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ITALIANI ALL'ESTERO - COMITES - DENTAMARO(COMITES BRUXELLES) : "TORNARE A FUNZIONE ORIGINARIA RAPPRESENTANZA. COINVOLGERE ASSOCIAZIONI, CREARE NETWORK COMITES AREA E LASCIARE UN 'LEGATO' ALLA COMUNITA' "

l dibattito sulle prossime elezioni dei Comites - l’ultima comunicazione individua il 3 dicembre come data utile - è ormai pressante, anche se l’alea della pandemia ancora pesantemente presente in alcune aree del mondo, dove vivono consistenti comunità italiane, potrebbe interrompere i preparativi e rinviare ancora una volta la data delle elezioni. La richiesta è giunta dallo stesso Consiglio Generale degli italiani all’Estero, che ritiene prioritario, per una maggiore incisività politica ed una migliore esperienza gestionale dei Comites, il varo della Legge di riforma dei Comitati, per il quale il Governo attuale, come per la verità’  i due precedenti, afferma di essere intenzionato a procedere celermente nell'iter parlamentare.
I preparativi vanno in ogni caso  avanti, secondo la tabella di marcia prefissata dalla normativa, sia da parte dell’amministrazione centrale e della rete estera del MAECI, sia sul fronte della predisposizione delle liste elettorali. A tal proposito giova ricordare che nell’ultima campagna elettorale, del 2015, due elementi, tra gli altri, hanno caratterizzato la scelta dei candidati: un’età che rispondesse all’esigenza di una transizione generazionale ed una molteplicità di figure professionali che avrebbero permesso il varo di una rappresentanza maggiormente aderente a composizione, interessi ed esigenze delle attuali comunità italiane all’estero.
C'è, tuttavia, da domandarsi se gli auspici abbiano corrisposto alle aspettative in tutte le realtà territoriali e quali miglioramenti siano stati ottenuti rispetto alle precedenti  consiliature sia sul piano della rappresentanza che sugli aspetti organizzativi e funzionali...  ITALIANNETWORK/ Italialavorotv lo ha chiesto alla Segretaria Generale del Comites di Bruxelles, Avv. Benedetta Dentamaro, esponente di una comunità italiana estremamente variegata, da ogni punto di vista, anche se risultano consistenti i legami professionali con le istituzioni europee, che nella capitale belga hanno sede.

"Un'esperienza personale molto positiva" per una più approfondita conoscenza della comunità italiana a Bruxelles... e non solo,  così l'avv. Benedetta Dentamaro,  Segretario Generale del Comites di Bruxelles, si esprime riguardo all'esperienza vissuta nell'ambito dell'attuale consiliatura del Comitato degli Italiani all'Estero della capitale belga.
mi sono resa conto che gli italiani all'estero non possono essere etichettati sotto un'unica categoria. Anche perchè in Belgio ci sono state più  ondate migratorie. Quest'anno ricorre, ad esempio,  il 75° anniversario degli accordi italo/belgi che hanno portato alla prima ondata di emigrazione italiana, a cui se ne sono aggiunte altre, stratificandosi nel tempo.  Da questo punto di vista, quindi,  la mia esperienza è stata sicuramente positiva, e per il futuro penso, però,  si possa fare di più. Innanzitutto per lavorare in modo sinergico con gli altri Comites del Paese. In Belgio ce ne sono cinque, e penso che sia importante lavorare ad iniziative comuni, soprattutto in un Paese relativamente piccolo  ma con un'importante comunità italiana. Infatti, mi ero permessa di suggerire al CGIE di proporre al MAECI l'istituzione di  "fondi Paese", che agevolerebbero le iniziative congiunte.

Penso, inoltre, che sia necessario lavorare di più  con le associazioni italiane operanti sul territorio, qualcosa che forse poteva essere sviluppato meglio anche  nel corso di questo mandato, perchè il Comites è un organismo che non si sostituisce né agli istituti di cultura, né alle associazioni, è un organismo che in realtà fa da ponte e quindi è necessario ascoltare  tutte le varie voci per rispondere ai bisogni della comunità. Io vedo questo impegno come elemento da migliorare, oltre alla necessità di un  coinvolgimento corale dei componenti del Comitato, che è organo collegiale, ed una serie di iniziative in rete tra i Comites di una certa area geografica. Mi spiego: noi siamo molto vicini al Lussemburgo ed  all'Olanda, quindi è possibile sviluppare delle iniziative integrate e lavorare a più stretto contatto con le associazioni, che poi sono i nostri portatori d'interesse".......continua (testo integrale: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=66570

Un'intervista densa di considerazioni, spunti ed ipotesi di lavoro, quella dell'esponente del Comites di Bruxelles. Un invito ad una riflessione sul significato della rappresentanza in tutti i suoi aspetti e modalità nell'ambito dell'architettura istituzionale italiana e del ben piu' ampio sistema sistema Italia nel mondo, che prefigura nuove sinergie e collaborazioni innovative.  (03/08/2021-ITL/ITNET)



(Data di inserimento online 2021-08-03 00:08)

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