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DONNE - LAVORO - VERSO ASSEMBLEA NAZ.DONNE CISL - MASCARELLO (PIEMONTE): "CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO PIU' EFFICACE DETTAMI CONTRATTUALI E LEGGE"

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“La contrattazione di secondo livello riesce, in molte realtà, a superare i dettami contrattuali ed andare oltre i diritti previsti dalla legge ordinaria”. E' quanto ha affermato Tiziana Mascarello, Cisl Regione Piemonte, commentando con ItaliaLavoroTV/ItalianNetwork l'incontro, a Torino, dal titolo : “Tempo diviso Tempo condiviso. Parità e conciliazione nei luoghi di lavoro. La contrattazione di genere di 2° secondo livello” .

    “Come sindacato- ha rilevato- abbiamo un ruolo contrattuale e un ruolo di tutela di quelle categorie ancora non sufficientemente tutelate nel mondo del lavoro: è necessario migliorare il più possibile la qualità di vita di queste persone, che è ciò che la contrattazione di primo livello stenta a raggiungere e invece adoperarsi per una migliore equità lavorativa tra i soggetti”. “Le donne – ha proseguito- e soprattutte le giovani e le immigrate-  sono categorie altamente disagiate che spesso soffrono di disparità salariali  e fanno orari che non consentono di conciliare i tempi di vita e i tempi di lavoro. E' auspicabile che la contrattazione di secondo livello faccia da ponte tra  istituzioni  locali e aziende in modo da tutelare queste categorie spesso non abbastanza tutelate dai contratti di primo livello e talvolta neanche attraverso le leggi”.

    E proprio sulla contrattazione di secondo livello e sui risultati raggiunti a livello territoriale la Cisl Piemonte ha realizzato una ricerca  su problematiche e buone prassi che la contrattazione di secondo livello ha portato all'interno delle maggiori realtà industriali. Ciò che ne è emerso è che il secondo livello  consente di migliorare  anche le strutture, porta maggiori  tutele ed una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro”.  Gli esempi, ha spiegato la sindacalista, sono diversi...“Molti accordi hanno  previsto l'istituzione di tre giorni di congedo parentale per i papà nei primi giorni della nascita del bimbo. Ricordo il disegno europeo di legge non passato che obbligava il papà a prendersi 15 giorni di congedo. Il secondo livello è andato dunque oltre la legislazione e i dettami contrattuali ”.

  “In particolare- ha evidenziato infine Mascarelli- la ricerca è un documento che raccoglie linee guida dalle quali prendere spunto per fare le piattaforme aziendale cerca di mettere i  contrattualisti in ottica di visione delle necessità delle problematiche di genere  e alle pari opportunità che colpiscono il sociale”. (20/09/2011-ITL/ITNET)

(Data di inserimento online 2011-09-21 00:09)

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