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LAVORO - EUROPA - ATTENZIONE COMMISSIONE UE PROPOSTA RETE EUROPEA SERVIZI COLLOCAMENTO (EURES), ACCESSO SERVIZI MOBILITA' E INTEGRAZIONE MERCATI LAVORO
(2015-06-22)
In Europa, mentre in alcuni stati i tassi di disoccupazione sono molto elevati, in altri le opportunità professionali non mancano, eppure la mobilità professionale all'interno dell'Unione europea è relativamente bassa. Martedì 23 giugno la commissione per l'Occupazione voterà il progetto di relazione sulla proposta di regolamento relativo a una rete europea di servizi per l'impiego (EURES), all'accesso dei lavoratori ai servizi di mobilità e ad una maggiore integrazione dei mercati del lavoro.
La mobilità interna all'Unione europea è relativamente bassa: 0.29%, mentre, in Australia: 1,5% (tra 8 stati); negli Stati Uniti: 2,4% (tra 50 stati) (Fonte: OCSE, marzo 2012). Il che vuol dire che solamente 7,4 milioni (3,1%) di lavoratori europei su un totale di circa 241 milioni sono professionalmente attivi in un altro Stato membro.
Quali sono le ragioni di questa assenza di mobilità? Una scarsa conoscenza delle lingue e la difficoltà a trovare un lavoro.
L'obiettivo del nuovo regolamento è quello di migliorare la rete EURES: Una più grande scelta di offerte di lavoro a livello europeo; Un migliore abbinamento tra offerte di lavoro e curriculum; Uno scambio più completo e aggiornato tra Stati membri per quanto riguarda le carenze e le eccedenze di manodopera; L'inserimento di stage e tirocini nelle offerte di lavoro.
EURES è stato istituito nel 1993 ed è una rete di cooperazione coordinata dalla Commissione che mira a facilitare la libera circolazione dei lavoratori all'interno dello Spazio economico europeo (Svizzera compresa). I suoi obiettivi principali sono quelli di informare e consigliare i lavoratori sulle opportunità di lavoro in altri Stati membri e aiutare i datori di lavoro che intendono assumere dei lavoratori in altri paesi dell'UE.
Così si è espresso sulla riforma il relatore del Parlamento, l'europarlamentare tedesco del centro-destra Heinz K. Becker: "Il successo di EURES dipenderà dall'integrazione nella rete di servizi di collocamento efficaci sia pubblici che privati in tutti gli Stati membri. Inoltre un'intensiva e mirata comunicazione degli Stati membri e della Commissione verso i cittadini europei garantirà una maggiore visibilità della rete. In questo senso gli Stati membri hanno una responsabilità particolare."
Infatti la politica del mercato del lavoro e tutte le misure di sostegno ad essa legate restano una competenza degli Stati membri.(22/06/2015-ITL/ITNET)
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