Sponsor
|
AMBIENTE - ITALIA/GIAPPONE - FUKUSHIMA: NON SOLO ORIENTE. COLDIRETTI: RIPERCUSSIONI A LIVELLO GLOBALE. ANCHE L'ITALIA IMPORTA PRODOTTI ITTICI DAL GIAPPONE E DALL'AREA SUD ASIA-PACIFICO
(2021-04-14)
La decisione del Governo giapponese di sversare in mare le acque - 1,23 milioni di tonnellate- impiegate per raffreddare i reattori della centrale di Fukushima, danneggiati dall'incidente nucleare del 2011.
Versamento che inizierà tra due anni secondo quanto previsto dal Governo giapponese. A rendere non nocive le acque sarà - secondo quanto affermato dalla società che sta lavorando sullo smantellamento della Centrale , la Tokyo Electric Power, il filtraggio delle acque per eliminare gli isotopi nocivi. Ma la Commissione sull'energia nucleare ha raccomandato di "evitare di riversare il trizio, che non si riesce ad eliminare, nell'ambiente perché resta materiale radioattivo". Di qui l'allarme delle Cooperative di pesca del Giappone e di Greenpeace Giappone, della Corea del Sud e della stessa Cina.
La questione, pero', non interessa solo l'area dell'Asia Pacifico, ma riguarda anche tutti i Paesi che importano prodotti ittici dal Giappone. La Coldiretti ha reso noto che l'Italia importa "oltre 21 milioni di chili di pesci, crostacei e molluschi arrivano in Italia. E non solo sulla base dei dati Istat relativi al 2020, il report della Coldiretti avverte dell'arrivo in Italia di 18 milioni di chili di pesce dalla Cina e di 3,3 milioni di chili dalla Corea, che ha deciso di impugnare al Tribunale internazionale del diritto del mare la scelta nipponica.
Dunque, per Coldiretti la decisione del Giappone "ha pesanti ripercussioni dal punto di vista ambientale, economico e sanitario a livello globale sulla quale devono intervenire le istituzioni internazionali." (14/04/2021-ITL/ITNET)
|
Altri prodotti editoriali
Contatti
|