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AMBIENTE - "SCAPIGLIATO ALBERI" - 245.000 ULIVI...E NON SOLO PER LA PIU' IMPORTANTE INIZIATIVA DI ECONOMIA CIRCOLARE A VANTAGGIO DEL TERRITORIO TOSCANO: 13 COMUNI DEL LIVORNESE
(2021-05-03)
E’ la più grande opera contemporanea di rinverdimento condotta in Toscana, e una fra le più rilevanti su piano nazionale. Stiamo parlando di un progetto dai numeri importanti che vede la compensazione di 1.195.000 tonnellate di CO2. Stiamo parlando di “Scapigliato Alberi”, così è denominato il progetto messo a punto dalla Fabbrica del Futuro di Scapigliato, a partire dall’autunno 2021 e per i prossimi 10 anni, tempo necessario al completamento del programma green, renderà attivo il programma anche attraverso il Protocollo di Intesa siglato con i Comuni dell’area geografica a sud di Livorno e comprendente 13 comuni per un’estensione territoriale pari a 74.716 ettari.
per un’estensione territoriale pari a 74.716 ettari. Qui saranno piantumate circa 245.000 piante produttive, nella quasi totalità di olivo (Olea europaea), oltre a 3.000 alberi e circa 36.000 arbusti di varie specie, per ciò che si può definire una grandiosa opera di valorizzazione ambientale del territorio.
In quest'area saranno piantumate circa 245.000 piante produttive, nella quasi totalità di olivo (Olea europaea), oltre a 3.000 alberi e circa 36.000 arbusti di varie specie, per ciò che si può definire una grandiosa opera di valorizzazione ambientale del territorio.
Protagonista di questo straordinario progetto è l’olivo, scelto con rigoroso criterio da Scapigliato poiché questa coltura arborea, la più importante della Toscana, si caratterizza per una serie di valori imprescindibili per l’economia e la tenuta ambientale del territorio in oggetto, oltre alla sua funzione di assorbimento della CO2 e alla sua prerogativa funzionale nell’equilibrio idrogeologico del territorio.
L’olivo per la Toscana costituisce, altresì, quell’elemento che determina la connotazione di una natura territoriale a forte valenza paesaggistica, ambientale e di stringente valenza economico-sociale.
Le aree interessate al progetto green della Fabbrica del Futuro di Scapigliato sono aree agricole, aree urbane o periurbane dei Comuni coinvolti dal Protocollo di Intesa e, non da ultimo, le aree di confine della proprietà di Scapigliato che ospita il Polo impiantistico, quest’ultima e specifica parte del progetto “Scapigliato Alberi” creerà un sistema di boschi – per una superficie totale di 30 ettari - che assumerà la forma di una "cintura verde" e contribuirà alla creazione di un nuovo paesaggio intorno alla “Fabbrica del Futuro”.
Scapigliato con questo progetto e per il proprio territorio contribuirà al Green Deal, il piano d’azione da 1.000 miliardi di euro promosso dalla Commissione Ue da realizzare entro il 2050, che punta a un obiettivo chiaro: un’Europa ad emissioni nette zero, dove le emissioni di gas serra antropiche (dagli uomini) vengano completamente compensate dalla capacità degli ecosistemi locali di assorbire CO2. Si tratta di un obiettivo imperativo per rispettare l’Accordo sul clima di Parigi che ogni territorio è chiamato a rispettare e, con “Scapigliato Alberi”, il Comune di Rosignano, così come parte del territorio della Costa degli Etruschi e della Bassa Val di Cecina, rispondono fin da ora a questa importante chiamata che è inserita, inoltre, nel contesto dell'Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030.
Dal punto di vista degli investimenti, per “Scapigliato Alberi” sono già stati stanziati 1.200.000,00 euro, mentre il progetto finito vedrà l’incremento a 3.000.000,00 di euro (stima suscettibile a valori superiori).
Scapigliato riceve e attua con il progetto “Scapigliato Alberi” la richiesta della Regione Toscana che impone di compensare le emissioni di gas serra prodotte dagli impianti dalla loro costituzione (1982) ad oggi. Questa specifica prescrizione è stata trasformata in un'opportunità per il territorio che vede un deciso miglioramento ambientale e paesaggistico, economico e sociale. Il progetto si avvale di un autorevole partner tecnico, la Cooperativa Terre dell’Etruria, che con circa 3500 aziende agricole associate, rappresenta la più importante realtà imprenditoriale del mondo agricolo toscano. La Cooperativa, che ha la sede sociale e amministrativa nel comune di Castagneto Carducci (LI), ha realizzato lo studio di fattibilità sulla piantumazione degli ulivi. Lo sviluppo del progetto, la predisposizione delle graduatorie per l’assegnazione degli olivi e quant’altro necessario, saranno regolati da bandi pubblici e da una specifica commissione tecnica composta da rappresentanti di CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), Confagricoltura e organizzazioni sindacali, oltre ovviamente a Scapigliato.
Questa imponente opera di rinverdimento si pone nel solco della logica di restituzione al territorio dei benefici che l’economia circolare è in grado di portare, l’operazione si delinea dunque come un grande intervento di valorizzazione ambientale unico nel suo genere, che migliorerà la qualità dell’aria, incrementerà sul territorio il verde ed i prodotti di qualità a favore di cittadini e agricoltori, ed entrerà in pieno nell’ideale di transizione ecologica indicato dall’Unione europea. Le oltre 200.000 piante che saranno acquistate da Scapigliato e collocate sul territorio serviranno a realizzare dai 600 ai 700 ettari di nuove olivete produttive, questo è il contributo concreto alla produzione locale di olio extra-vergine di oliva di qualità. Potranno beneficiare del progetto e ottenere le piante di ulivo offerte da Scapigliato, aziende agricole, conduttori di fondi agricoli e privati cittadini in possesso di terreni agricoli ubicati nei Comuni di Rosignano Marittimo, Orciano Pisano, Santa Luce, Castellina Marittima, Bibbona, Casale Marittimo, Cecina, Collesalvetti, Crespina Lorenzana, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella e Castagneto Carducci . Non da ultimo, Scapigliato Alberi, prevede la piantumazione di alberi ed arbusti nei Comuni firmatari per il rinverdimento delle aree verdi pubbliche.
--------------------------------------------------------------- Scapigliato: l’economia circolare per portare benefici concreti al territorio La scommessa di Scapigliato si chiama “Fabbrica del Futuro”, e nasce puntando sull’economia circolare: un programma di conversione del polo impiantistico in una Fabbrica dove i rifiuti vengono selezionati, trasformati, recuperati e rimessi sul mercato come nuova materia prima ed energia. Scapigliato, Società al 100% del Comune di Rosignano Marittimo, nata nel 1982 come impianto controllato per lo smaltimento di rifiuti della Bassa Val di Cecina, dal 2016 basandosi sui nuovi principi indicati dalla Ue, ha avviato una vera e propria rivoluzione finalizzata a risalire la gerarchia europea per la corretta gestione dei rifiuti e ottenendo, nel 2019, l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dalla Regione Toscana per il progetto “La Fabbrica del Futuro”.
Con uno straordinario impegno – che in termini economici si traduce in investimenti per oltre 70 milioni di euro in 10 anni – ed importanti incrementi occupazionali, così come rilevanti benefici economici per il territorio in cui il polo impiantistico è inserito, Scapigliato ha previsto un imponente piano che prevede la realizzazione di molteplici progetti, tutti inseriti in un unico impianto progettuale, quello della sostenibilità ambientale realizzata attraverso l’innovazione tecnologica.
Capo fila di questi progetti, con un investimento di circa 40 milioni di euro, la realizzazione di un biodigestore anaerobico in grado di gestire circa 90mila t/a di rifiuti organici, trasformati in compost e biometano, distribuito a tariffe agevolate ai residenti nelle zone limitrofe a Scapigliato.
La “Fabbrica dei materiali”, in fase di realizzazione, valorizzerà attraverso processi di selezione più evoluti i rifiuti in ingresso a Scapigliato che, ad oggi, non sono recuperabili. Mentre, la “Fabbrica del Futuro” promuoverà, inoltre, un incubatore green dedicato alla creazione di nuove start-up a vocazione agricola e tecnologica, in grado di sfruttare tutte le risorse che il polo di Scapigliato può mettere a disposizione (come energia, calore, compost e CO2). In particolar modo, sarà favorita la realizzazione di innovative serre che sfruttino la tecnologia idroponica per la produzione di ortaggi, con ritorni per il territorio in termini produttivi ed occupazionali particolarmente rilevanti.
La culla della sperimentazione di nuove soluzioni per trasformare rifiuti e scarti, con l’intento di portare nuovo valore economico, sorgerà nell’ex fattoria della Madonnina, già acquisita da Scapigliato: con la firma dell’accordo di collaborazione tra il Comune di Rosignano Marittimo, Scapigliato, la Scuola Superiore Sant’Anna, il Cnr di Pisa, Confservizi Cispel Toscana, Anci Toscana,la Camera di Commercio Industria Artigianato della Maremma e del Tirreno e il Polo Tecnologico della Magona, è stato già avviato il “Centro di Cooperazione regionale per lo sviluppo dell’economia circolare”, un polo di ricerca toscano nato per dare vita ad una piattaforma che crei prototipi, prodotti e nuove imprese.
L’avvio del Centro è garantito anche dall’ottenimento di un finanziamento ottenuto dal ministero per lo Sviluppo economico (Mise) come parte del progetto Beyond the landfill 4.0, che l’azienda sta sviluppando d’intesa con Sei Toscana e Acea per un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro. In questo contesto, Scapigliato e i suoi partner portano avanti molteplici attività di ricerca industriale che hanno lo scopo di porre le basi per lo sviluppo di nuovi impianti per l’economia circolare. Tra queste attività vi sono la valorizzazione dei rifiuti ingombranti attraverso lo sviluppo di un innovativo impianto di riconoscimento e cernita automatica dei rifiuti e la sperimentazione di robot collaborativi per il loro disassemblaggio, da realizzarsi insieme all’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Da questo primo livello di collaborazione è nata anche l’iniziativa che ha portato alla costituzione del contratto di rete “Aires”, cui partecipano i più importanti player toscani e nazionali del mondo ambientale e dei rifiuti; parallelamente, per promuovere forme d’innovazione compatibili con la sostenibilità, Scapigliato è anche tra i soci fondatori di Artes 4.0, il Centro di competenza focalizzato sulla robotica avanzata e l’intelligenza artificiale individuato dal Mise.
Nel presente, Scapigliato distribuisce già a tariffe agevolate l’energia elettrica prodotta attraverso il biogas emesso naturalmente dai rifiuti organici interrati in discarica – un’energia dunque da fonte rinnovabile –, così come distribuisce gratuitamente ogni anno ad ogni famiglia del territorio il “terriccio buono” prodotto dalla lavorazione degli sfalci e potature raccolti dalla cittadinanza, utilizzato come ottimo ammendante per orti e giardini.
Scapigliato Alberi per l'Agenda Onu 2030 L’assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato nel 2015 la risoluzione Transforming our world: the Agenda 2030 for sustainable development, con la quale l’Italia e altri 192 Paesi si sono assunti l’impegno di perseguire un obiettivo comune di sviluppo sostenibile, declinato in 17 Sustainable development goals (Sdgs) e 169 relativi target, da raggiungere ormai entro nove anni.
Questi obiettivi fanno riferimento ad un insieme di temi di primaria importanza per la sostenibilità, che prendono in considerazione in maniera equilibrata tutte e tre le dimensioni dello sviluppo sostenibile – ambientale, sociale ed economica – e mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro le disuguaglianze, ad affrontare i cambiamenti climatici e il consumo di risorse naturali, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.
Si tratta di una sfida globale in cui tutti sono chiamati a fare la propria parte. Ogni Paese infatti è chiamato a impegnarsi per definire una propria strategia di sviluppo sostenibile, che consenta di raggiungere gli obiettivi fissati, comunicando i risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’Onu. In particolare, in Italia è stata istituita la Cabina di regia “Benessere Italia”, l’organo della Presidenza del Consiglio cui spetta il compito di “coordinare, monitorare, misurare e migliorare le politiche di tutti i ministeri nel segno del benessere dei cittadini”.
All’interno di quest’organo è rappresentata anche l’ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che ogni anno produce un rapporto sull’avanzamento del nostro Paese verso gli obiettivi previsti al 2030.
L’ultimo bilancio evidenzia in modo chiaro quanta strada resti da fare: i dati provvisori disponibili per il 2020 mostrano un arretramento per nove goals – 1, 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 17, con temi che spaziano dalla lotta alla povertà, alla fame, alla parità di genere, alle diseguaglianze –, un miglioramento per tre (12, 13,16, tra questi da segnalare in particolare l’aumentato uso dell’energia da fonti rinnovabili), mentre per i cinque rimanenti non è stato possibile valutare l’effetto della crisi.
In quest’ottica, il progetto Scapigliato Alberi promuove il raggiungimento di almeno 4 degli obiettivi promossi dall’Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030: Goal 8: lavoro dignitoso e crescita economica Target 8.3: Promuovere politiche orientate allo sviluppo che supportino le attività produttive, la creazione di lavoro dignitoso, l'imprenditorialità, la creatività e l'innovazione, e favorire la formalizzazione e la crescita delle micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l'accesso ai servizi finanziari Goal 11: città e comunità sostenibili Target 11.6: Entro il 2030, ridurre l’impatto ambientale negativo pro capite delle città, in particolare riguardo alla qualità dell'aria e alla gestione dei rifiuti Target 11.a: Sostenere rapporti economici, sociali e ambientali positivi tra le zone urbane, periurbane e rurali, rafforzando la pianificazione dello sviluppo nazionale e regionale Goal 13: lotta contro il cambiamento climatico Target 13.1: Rafforzare la resilienza e la capacità di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali in tutti i paesi Goal 15: vita sulla terra Target 15.a: Mobilitare ed aumentare sensibilmente le risorse finanziarie da tutte le fonti per conservare e utilizzare in modo durevole biodiversità ed ecosistemi (03/05/2021-ITL/ITNET)
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