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LAVORO - DIPLOMATICI FARNESINA - DAL SNDMAE: "AMBASCIATORI RAPPRESENTANO LA REPUBBLICA E LE ISTITUZIONI DEL PAESE, NON SEMPLICEMENTE IL GOVERNO"

(2017-03-16)

  "Gli Ambasciatori che servono l’Italia all’estero rappresentano la Repubblica e tutte le istituzioni del Paese, non semplicemente il Governo. Le funzioni di rappresentanza dell’Italia che essi svolgono sono il frutto di una lunga esperienza professionale ed il mandato che esercitano non può dipendere dal cambio di maggioranza politica nei Paesi di accreditamento." Così una nota del Sindacato dei Diplomatici, il più rappresentativo fra i sindacati dei dirigenti della Farnesina stigmatizzano il ruolo dei diplomatici a fronte dei piu' recenti articoli della stampa nazionale. 

E la nota prosegue "Il SNDMAE, sindacato rappresentativo della carriera diplomatica italiana, ha letto con una certa sorpresa le ricostruzioni giornalistiche che vorrebbero l’Ambasciatore Varricchio in procinto di essere sostituito alla sede di Washington, perché “sgradito a Trump”, in virtù di una sua presunta eccessiva vicinanza al partito democratico della “candidata sconfitta Hillary Clinton”.

Ebbene, "Il SNDMAE respinge la logica intrinseca a tali ricostruzioni di una assoluta dipendenza dalla politica, che svilisce la funzione diplomatica. Essa è altresì un servizio speso nell’interesse supremo del Paese, frutto di un bagaglio di conoscenze e di  varie specializzazioni sul piano geografico e settoriale, che non si può improvvisare, acquisito dai nostri Diplomatici e dai nostri Ambasciatori in lunghi anni di carriera, spesso a costo di gravi sacrifici personali e familiari.

Allo stesso tempo, il sindacato maggioritario della carriera diplomatica respinge la sola ipotesi di nomine di “Ambasciatori politici”, riservandosi ogni consentita azione a tutela degli interessi del gruppo professionale. Così come non sarebbe opportuno attribuire il comando di un contingente militare all’estero ad un civile o ad un uomo politico, così sarebbe fuori luogo attribuire la conduzione di una missione diplomatica all’estero ad un non diplomatico. Si tratterebbe di una contraddizione che svilirebbe il senso di una professione fondamentale  per lo Stato italiano e per la sicurezza dei suoi cittadini. " conclude la nota del Sndmae.(16/03/2017-ITL/ITNET)

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