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LAVORO - ALBANESI IN ITALIA - NUOVE PROCEDURE PER VISTO LAVORO SUBORDINATO IN ITALIA - PRECISAZIONI AMBASCIATA D'ITALIA IN ALBANIA
(2018-03-02)
L’Ambasciata d’Italia in Albania segnala l’adozione di una nuova procedura di richiesta del visto per lavoro subordinato in Italia.
La documentazione necessaria : formulario di richiesta del visto (si deve utilizzare un formulario per ciascun richiedente il visto, compilato in ogni sua parte e firmato);
passaporto in corso di validità (la scadenza del passaporto dev’essere di almeno tre mesi successiva alla scadenza del visto che si intenda richiedere); una fotocopia del passaporto;
due fotografie recenti formato tessera;
fotocopia del Nulla Osta rilasciato dallo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI), emesso da non più di 6 mesi;
certificato personale con apostille e traduzione in italiano (solo in caso di prima domanda di visto, per verificare la competenza territoriale della Cancelleria Consolare dell’Ambasciata di Tirana);
copia del contratto di lavoro stipulato con datore di lavoro in Italia, che riporta data di inizio e fine del rapporto di lavoro;
assicurazione sanitaria con validità di una settimana dall’arrivo in Italia;
copia della prenotazione del biglietto di viaggio.
Le domande possono essere presentate a partire da tre mesi dall’inizio del viaggio previsto;
il visto verrà rilasciato con decorrenza alla data di inizio del rapporto di lavoro. Si raccomanda di fissare l’appuntamento con un congruo anticipo sulla data di partenza. I formulari di richiesta di visto e i moduli in uso sono scaricabili dal sito dell’Ambasciata di Tirana, nella sezioni “visti” – “modulistica”, e distribuiti gratuitamente all’entrata della Cancelleria consolare.
Tutti i documenti e le dichiarazioni redatte in lingua albanese delle autorità locali dovranno essere tradotti in lingua italiana e apostillati dal Ministero degli Esteri albanese.
I certificati di stato civile devono essere rilasciati da non più di sei mesi.
La Rappresentanza diplomatica o consolare si riserva di richiedere ulteriore documentazione in caso di necessità.
La nota precisa, comunque, che la presentazione della documentazione richiesta non comporta necessariamente il rilascio di visto. (02/03/2018-ITL/ITNET)
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