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DONNE - LAVORO - I° RAPPORTO COMMISSIONE NAZ. P.O. EBITEMP SULLA SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO IN UNA PROSPETTIVA DI GENERE

(2020-02-14)

  La presentazione del I° Rapporto della Commissione per le Pari Opportunità di EBITEMP presso il CNEL, giovedì 13 febbraio, è stata l’occasione di discussione e di approfondimento, tra i vari attori interessati, sull’andamento dell’occupazione femminile nel settore della Somministrazione di Lavoro.

Una dimensione interessante: stante il fatto che nel 2018 circa 189 mila donne hanno lavorato con un contratto di  lavoro in somministrazione  su un totale di circa 486 mila lavoratori (pari al 38,8%). La quota di lavoratrici in somministrazione è diminuita costantemente negli anni successivi alla recessione economica del 2009.

In apertura, dopo il saluto del Presidente del CNEL, Tiziano Treu, che ha  sottolineanto come, rispetto al passato, il mondo della somministrazione abbia guadagnato in termini di reputazione e competitività nel mondo del lavoro... e  “Questo comporta un aumento di responsabilità anche nei confronti delle disuguaglianze di genere”, l’intervento di Lucia Anile, Vice Presidente Ebitemp, che ha sottolineato la volontà di “ consegnare, oltre che alle Parti Sociali, anche alle Istituzioni un primo lavoro di analisi e di studio per sviluppare una sempre più attenta politica che guardi ai bisogni di chi lavora nel Settore, in una prospettiva di genere.

La Bilateralità – ha proseguito Anile - è oggi chiamata a una prova di responsabilità, di rispetto dei princìpi costituzionali, etici e di comportamento: base fondamentale per poter essere affidabili nei confronti dei lavoratori e delle imprese. Se la Bilateralità sarà in grado di superare queste sfide, potrà essere non solo utile ma perfino avere un ruolo strategico e diventare un’arma in più per tutti. Basterebbe che dall’essere considerata semplicemente erogatrice di servizi diventi vera e propria interprete dell’esigenze poste dalle Parti.

Credo però che queste tematiche vadano estese e discusse anche nei territori, attraverso un vero sistema partecipativo, democratico e paritario. Per questo, la Bilateralità – ha proseguito Anile - deve essere rafforzata sia a livello nazionale che territoriale.

L’intervento della Vicepresidente Ebitemp ha poi scandagliato le principali evidenze del Rapporto, da cui emerge che 189mila donne hanno lavorato nel 2018 con un contratto di lavoro in somministrazione su un totale di circa 486mila lavoratori (38,8%), con una diminuzione costante negli anni successivi alla recessione economica del 2009. Le donne hanno la massima incidenza nei rapporti di lavoro brevi (meno di 90 giorni); in media hanno lavorato solo 45,4 giornate per trimestre nel periodo 2008-2018 e sono sottoposte a un maggior turn-over rispetto ai colleghi maschi.

Rispetto alla media europea, il tasso di occupazione femminile è di 13,9 punti indietro: 49,5% per le donne italiane contro il 63,4% della media UE e retribuzioni medie inferiori per le donne del 16% rispetto a quelle maschili. Superiore il divario nelle qualifiche di dirigenti e impiegati, che guadagnano retribuzioni superiori del 25%, nonostante il livello di istruzione superiore delle donne (30% di laureate contro il 18% di laureati). Riguardo al tasso di disoccupazione, l’Italia si colloca al terzo posto in Europa, con una differenza in punti percentuali tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile, pari al 18,1%. Altro dato importante, quello relativo al part-time: il lavoro femminile è soprattutto a tempo parziale: la componente femminile ha costituito il 76,6% del totale nel 2018.

Nel 2018 solo il 33,8% delle donne ha lavorato 40 ore settimanali. Il dato è in lieve crescita rispetto al 2014, dove la percentuale era ferma al 32%. “Particolarmente significativo il dato relativo al part-time involontario, che colpisce essenzialmente le donne, – ha sottolineato Anile – Il numero di lavoratrici e lavoratori in part-time involontario è raddoppiato nel 2018 rispetto al periodo precedente la recessione del 2009, portando la quota delle donne in questa condizione a 1 milione e 560mila, contro 620mila uomini”.

Dal report emerge la diversa distribuzione settoriale delle assunzioni fra uomini e donne. Il 42% del totale sono le assunzioni di uomini nel lavoro in somministrazione nell’industria, settore più sensibile al ciclo economico, contro il 22% delle assunzioni di donne. Per tipo di professione, le donne svolgono più attività tecniche, lavori esecutivi di ufficio, e professioni qualificate nel settore del commercio e nei servizi. Il lavoro femminile in somministrazione prevale nel settore alberghiero – dove le lavoratrici superano l’87%, mentre nell’industria non superano il 38,8% – soprattutto al Nord Ovest (40,5%), meno al Sud e nelle Isole (34,1%).

Ultima menzione per le prestazioni di Ebitemp: il welfare dell’Ente Bilaterale è stato potenziato dal rinnovo del CCNL di settore del 15 ottobre 2019, mirando al miglioramento delle condizioni di genere in ottica trasversale.

Ed in quest'ambito è intervenuto il Presidente di Ebitemp Giuseppe Biazzo,  che sottolineando come Ebitemp sia  considerata una best practice a livello europeo, ha precisato " Nessuno ha un welfare così completo: abbiamo 14 prestazioni a cui lavoratrici e lavoratori possono accedere direttamente o tramite la rete di sportelli territoriali sindacali che abbiamo predisposto”.(14/02/2020-ITL/ITNET)

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