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DONNE - GIORNATA INTERNAZIONALE DONNE E SCIENZA - GUARDANDO AL FUTURO DELLE RAGAZZE STEM. L'IMPEGNO DI AMGEN. IL RUOLO DELLA PIATTAFORMA LABXCHANGE SVILUPPATO DA HARVARD UNIVERSITY

(2021-02-11)

  Sempre più numerose e preparate, ma ancora troppo poche e non del tutto valorizzate. Il cammino delle ‘ragazze STEM’, cioè le studentesse iscritte alle facoltà di Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, continua a essere in salita e più complicato rispetto a quello dei colleghi, anche se negli ultimi anni lo scenario è senza dubbio migliorato e tanti sono stati i progressi per colmare questo gap di genere. 
È quindi importante celebrare l'11 febbraio la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, che è stata istituita dall’Onu nel 2015 con il preciso obiettivo di garantire alle donne pari opportunità nella carriera scientifica e di superare i pregiudizi e gli stereotipi che continuano a tenere lontane le ragazze dal mondo scientifico.

Per Amgen, che ha nella gender equity uno dei suoi valori fondanti e che è molto attiva nella promozione della cultura e della formazione scientifica tra i giovani senza alcuna distinzione di genere, questa giornata rappresenta uno stimolo ulteriore nell’impegno a ispirare i futuri innovatori, grazie ai programmi e ai progetti sviluppati dalla Fondazione Amgen che utilizzano gli strumenti più innovativi, come le piattaforme multimediali di ultima generazione.
“Grazie alla Fondazione Amgen siamo impegnati a migliorare la formazione scientifica e a ispirare i ricercatori di domani offrendo accesso a un’educazione gratuita e di alta qualità, perché siamo consapevoli che il futuro della scienza e della ricerca appartiene alle nuove generazioni e crediamo che tutti, donne e uomini, debbano avere la possibilità di coltivare il proprio talento a partire dalla scuola”, ha sottolineato Soren Giese, Presidente e Amministratore Delegato Amgen Italia.

STEM in Italia, dati alla mano:
Nonostante nel nostro sistema universitario le donne rappresentino oltre il 55% degli iscritti (dati biennio 2018/2019), superando così la percentuale degli iscritti uomini, nei corsi di laurea STEM la situazione si inverte. Su 100 ragazze iscritte all’università, soltanto 18 si dedicano allo studio delle discipline STEM, mentre per i maschi si sale a 39.
È il dato che si rileva dal Report 2020 stilato da Talents Venture e STEAMiamoci di Assolombarda sul Gender Gap nelle Facoltà STEM. Si conferma dunque una disparità di genere nell’accesso alle competenze STEM nel contesto universitario italiano, nonostante il mercato del lavoro sia sempre più orientato a premiare le competenze tecnologiche e scientifiche, una tendenza che appare destinata a consolidarsi con i cambiamenti strutturali causati dal COVID-19.

La situazione sta tuttavia migliorando e, sorprendentemente, l’Italia è tra i paesi più virtuosi d’Europa in questo senso. Dal biennio 2017-2018 la percentuale di studentesse STEM in Italia cresce infatti più della media europea. Le ragazze, inoltre, dimostrano di saper ottenere migliori risultati accademici: il 50% delle laureande, per esempio, completa gli studi in corso, contro una percentuale di maschi inferiore al 48%.

Queste migliori performance accademiche non vengono purtroppo premiate dal mercato del lavoro: a un anno dalla laurea, il tasso di occupazione dei maschi laureati nei corsi STEM (91.8%) è più elevato di quello delle donne (89.3%), e le neo-laureate sono penalizzate anche in termini retributivi.

Eppure, perseguire la parità di genere e sviluppare imprese e sistemi economici all’avanguardia, improntati anche alla sostenibilità e alla diversità, è un elemento cruciale per il progresso di una società e per l’ambito scientifico, in particolare. È in questo diverso contesto che si inserisce Amgen, con il suo impegno a valorizzare il talento di tutti i giovani del futuro, donne e uomini.

L’impegno della Fondazione Amgen
Sviluppando progetti e interventi volti alla diffusione della cultura scientifica, alla formazione degli insegnanti e al permettere l’ingresso degli studenti in strutture di ricerca d’eccellenza, nell’ultimo triennio la Fondazione Amgen ha destinato, in Italia, contributi per oltre 500 mila euro.

Tra le iniziative più rilevanti è da citare innanzitutto Amgen Biotech Experience, un programma rivolto ai giovani talenti delle università italiane che permette ai ragazzi di frequentare di frequentare, per il periodo estivo, alcune tra le Università più prestigiose del mondo lavorando su progetti di ricerca reali. È importante sottolineare come il 42% dei partecipanti sia rappresentato da donne: una percentuale nettamente superiore a quella della presenza femminile nelle facoltà STEM.

Altrettanto importante è la possibilità di accesso gratuito, offerta dalla Fondazione a studenti e docenti, alla piattaforma di e-learning LabXchange. Sviluppata dall’Università di Harvard, questa piattaforma offre un programma didattico individuale e personalizzato, che comprende attività simulate di laboratorio virtuali e interattive, video esplicativi e la possibilità di condividere a livello globale il proprio percorso di studi.

“Per noi la scienza non ha frontiere, né distinzione di genere ed età. Vogliamo contribuire a creare una società stimolante, ricca di invenzioni e scambi che accrescano le conoscenze e le competenze di tutti. E, in onore della Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, vogliamo rivolgerci alle future scienziate riprendendo le parole di Marie Curie, prima donna a ricevere un premio Nobel, che era solita affermare che nella vita niente deve essere temuto, ma solo capito. È tempo di capire di più, in modo da temere di meno”, ha concluso Soren Giese, Presidente e Amministratore Delegato Amgen Italia. (11/02/2021-ITL/ITNET)

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