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DONNE - EUROPA - MESSAGGIO COMMISSIONE UE 8 MARZO DEDICATO A CONTRIBUTO DONNE LOTTA AL COVID- 19 - PARITA' DI GENERE BASE RIPRESA

(2021-03-08)

Adempiendo gli impegni assunti dalla Presidente Ursula von der Leyen, prima donna a capo della Commissione europea, la Vicepresidente Vera Jourová e la Commissaria Helena Dalli hanno presentato l'anno scorso la strategia per la parità di genere 2020-2025, che stabilisce una serie di azioni ambiziose volte a promuovere la parità di genere in Europa e nel mondo.
Quest'anno, in vista della Giornata internazionale della donna, la Commissione europea ha pubblicato la sua relazione annuale sulla parità tra donne e uomini, (vedi: https://ec.europa.eu/info/files/2021-report-on-gender-equality-in-the-eu_en)  in cui sottolinea, in particolare:

"L'anno scorso è stato un anno difficile. La pandemia di COVID-19 non ha risparmiato nessuno e si è rivelata particolarmente gravosa per le donne nel mondo intero. In settori come quello medico, infermieristico, dell'insegnamento o della vendita, le donne – che occupano la maggior parte dei posti di lavoro – si sono trovate in prima linea di fronte alla pandemia. Nel frattempo, in casa le attendevano responsabilità più pesanti.

E'  donna la maggioranza dei lavoratori in prima linea nell'assistenza sanitaria: il 76% degli operatori sanitari e sociali, l'86% degli operatori sanitari nei servizi sanitari. Con la pandemia, le donne in questi settori hanno assistito a un aumento senza precedenti del carico di lavoro, dei rischi per la salute e delle sfide all'equilibrio tra lavoro e vita privata. Ma le donne sono  scarsamente rappresentate nei processi decisionali riguardanti la pandemia. Ad esempio, delle 115 task force nazionali dedicate alla COVID-19 in 87 paesi, tra cui 17 Stati membri dell'UE, l'85,2 % nel 2020 era diretto da uomini,  l'11,4% comprendeva principalmente donne e solo il 3,5% aveva la parità di genere.
A livello politico, solo il 30% dei ministri della salute nell'UE sono donne. La task force della Commissione per la crisi COVID-19 è, invece, guidata dal presidente von der Leyen e comprende altri cinque Commissari, tre dei quali sono donne.

Durante la pandemia, gli Stati membri hanno registrato un aumento della violenza domestica: ad esempio, il numero di segnalazioni di violenza domestica in Francia è aumentato del 32% durante la prima settimana del blocco, in Lituania del 20% nelle prime tre settimane. L'Irlanda ha registrato un aumento di cinque volte degli ordini di violenza domestica e le autorità spagnole hanno segnalato un aumento del 18% delle chiamate durante le prime due settimane di reclusione.

Le donne nel mercato del lavoro sono state duramente colpite dalla pandemia: le donne sono sovrarappresentate nei settori più colpiti dalla crisi (vendita al dettaglio, ospitalità, cura e lavoro domestico), perché questi lavori non possono essere svolti a distanza. Anche le donne hanno avuto maggiori difficoltà a rientrare nel mercato del lavoro durante la parziale ripresa della scorsa estate 2020 con tassi di occupazione in aumento dell'1,4% per gli
uomini ma solo dello 0,8% per le donne tra il secondo e il terzo trimestre 2020.
I blocchi hanno un impatto significativo sull'assistenza non retribuita e l'equilibrio tra lavoro e vita privata : le donne trascorrono, in media, 62 ore settimanali a prendersi cura dei bambini (rispetto a 36 ore per gli uomini) e 23 ore settimanali a fare i lavori domestici (15 ore per gli uomini).

La parità di genere deve costituire la base della ripresa all'indomani della pandemia. Il regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza stabilisce che la parità di genere e le pari opportunità per tutti siano prese in considerazione e promosse in tutte le fasi della preparazione e dell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza. Le donne devono inoltre essere maggiormente rappresentate nelle posizioni di leadership, sia in politica che nei consigli di amministrazione delle imprese: obiettivo, questo, per cui non cesseremo di lottare.

La Commissione non ha risparmiato sforzi nel perseguire una maggiore parità tra donne e uomini in Europa e nel mondo. Realizzando uno degli elementi chiave della strategia dell'UE per la parità di genere, la Commissione ha presentato una proposta comprendente nuove misure volte ad attuare il principio della parità di retribuzione. La parità di genere è uno dei principi fondamentali del pilastro europeo dei diritti sociali, così come l'ambizioso piano d'azione di questa settimana per l'attuazione del pilastro. La parità di genere è anche al centro dell'azione esterna dell'UE. Il piano d'azione dell'UE sulla parità di genere (GAP III) traccia un programma coraggioso e operativo per promuovere la parità e garantire che le donne di tutte le età abbiano la possibilità, ovunque nel mondo, di partecipare alla definizione della democrazia, della giustizia, della pace e della sicurezza.

La pandemia di COVID-19 ha esacerbato le disuguaglianze esistenti nella nostra società e ha messo le donne in situazioni di grave pericolo, talvolta persino nelle loro case. Nel corso di quest'anno la Commissione presenterà una nuova proposta per combattere la violenza di genere nell'UE. Nei nostri paesi partner l'iniziativa Spotlight, varata congiuntamente dall'UE e dall'ONU, ha adattato alle esigenze più pressanti le azioni prioritarie sull'eliminazione di tutte le forme di violenza di genere.

I progressi si conquistano faticosamente, ma si perdono con facilità. Dobbiamo adoperarci affinché l'Europa rimanga un precursore in materia di diritti delle donne. Indietreggiare non è concepibile: continueremo ad avanzare."

La Commissione ha adottato una proposta legislativa in merito al Gender Pay  La Commissione continuerà inoltre ad insistere per l'adozione della proposta di direttiva, presentata nel 2012, riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione.

La Commissione sta inoltre lavorando a una nuova iniziativa legislativa per combattere la violenza di genere. In febbraio è stata avviata una consultazione pubblica in merito a tale iniziativa. Parallelamente, l'adesione dell'UE alla convenzione di Istanbul del Consiglio d'Europa rimane una priorità fondamentale per la Commissione. Nel giugno 2020 la Commissione ha adottato la prima strategia dell'UE sui diritti delle vittime, intensificando ulteriormente la lotta contro la violenza di genere.

Fronteggiare la violenza online contro le donne è un altro elemento importante della strategia per la parità di genere. Una legge sui servizi digitali, proposta dalla Commissione nel dicembre 2020, costituisce la base della strategia e mira ad armonizzare e ad aggiornare ulteriormente le norme che si applicano ai fornitori di servizi digitali, affrontando al tempo stesso i contenuti illeciti diffusi dagli utenti e fornendo garanzie per la tutela dei diritti fondamentali. Nel piano d'azione per l'istruzione digitale e nell'agenda per le competenze per l'Europa la Commissione ha annunciato una serie di azioni volte a promuovere la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle professioni connesse alle TIC e allo sviluppo delle competenze digitali. La garanzia per i giovani rafforzata sostiene misure volte ad affrontare i pregiudizi di genere e la discriminazione nei servizi di consulenza e di orientamento professionale.

In linea con gli obiettivi fissati dal piano d'azione per i media e l'audiovisivo, la Commissione avvierà presto una campagna di sensibilizzazione alla parità di genere e alla diversità, incentrata su modelli autorevoli cui ispirarsi nei settori dell'audiovisivo e dei mezzi di informazione. Ciò rientra in un più ampio sforzo finalizzato a promuovere l'equilibrio di genere e la diversità nei settori creativi e culturali, nel quale rientrano anche le azioni svolte nell'ambito del programma MEDIA di Europa creativa.

La dimensione di genere è pienamente integrata nel programma Orizzonte Europa e in un nuovo SER per la ricerca e l'innovazione. L'inclusione e l'uguaglianza sono anche principi fondamentali del programma Erasmus+, che sostiene le imprenditrici sociali o le donne appartenenti al mondo accademico e contribuisce ad aprire nuovi ambiti di ricerca sulla parità di genere, sulla sostenibilità e sull'emancipazione femminile. Per mettere in evidenza i risultati conseguiti dalle donne europee nella ricerca, nell'innovazione, nell'istruzione, nella cultura e nello sport, Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, ha lanciato una campagna sui social media: EUwomen4future.

Il Centro comune di ricerca della Commissione e l'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE) hanno avviato un progetto congiunto e collaborativo: il portale di monitoraggio della strategia per la parità di genere nell'ambito della strategia per la parità di genere 2020-2025.

Il nuovo quadro finanziario pluriennale 2021-2027 rafforza l'integrazione della dimensione di genere nella spesa a titolo del bilancio dell'UE, in particolare mediante i fondi strutturali dell'UE. Anche Next Generation EU presta particolare attenzione alla parità di genere. In particolare, i piani nazionali per la ripresa e la resilienza dovrebbero stabilire in che modo gli investimenti e le riforme che saranno finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza dovrebbero contribuire a promuovere la parità di genere e le pari opportunità per tutti.

Al di fuori dell'UE, l'Alto rappresentante e Vicepresidente Josep Borrell e la Commissaria Jutta Urpilainen hanno presentato un pacchetto di azioni per rafforzare la parità di genere e l'emancipazione femminile mediante il nuovo piano d'azione sulla parità di genere (GAP III) per il periodo 2021-2025. L'iniziativa Spotlight, varata dalla Commissione europea in collaborazione con le Nazioni Unite, affronta specificamente il problema della violenza di genere a livello mondiale. 

Partecipa alla consultazione sulla Lotta alla violenza di genere: protezione delle vittime e punizione dei delinquenti:  collegamento alla pagina : https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12682-Preventing-and-combatting-gender-based-violence/public-consultation . (08/03/2021-ITL/ITNET)

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