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DONNE - DIRITTO AL VOTO - ITALIANE IN SVIZZERA : ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE SVIZZERA A BERNA MOSTRA "AL VOTO ! SUL DIRITTO AD AVERE UNA VOCE"

(2021-09-07)

Dal 9 settembre 2021 al 14 gennaio 2022 la Biblioteca nazionale svizzera BN presenta la mostra «Al voto! Sul diritto ad avere una voce». In occasione del 50° anniversario del suffragio femminile in Svizzera, la mostra è dedicata alla questione della partecipazione politica e culturale in Svizzera ed a chi non aveva, non ha o non esercita il diritto di voto: donne, persone senza passaporto svizzero, minorenni, persone interdette e astensionisti. Le collezioni della BN mostrano alcuni esempi di chi è riuscito a far sentire la propria voce, fornendo così spunti unici sulla storia della partecipazione politica in Svizzera. La mostra è incentrata su tre svizzere che, malgrado tutti gli ostacoli, sono riuscite a farsi sentire: la scrittrice Alice Ceresa, l’autrice Mariella Mehr e l’artista Doris Stauffer. Una videoinstallazione del duo di artiste di fama internazionale Gaw?da Kulbokait?, sviluppata appositamente per la mostra, crea un ponte tra le varie posizioni storiche e il presente.

50 anni fa, il numero di persone aventi diritto al voto in Svizzera è raddoppiato in un giorno. Con l’introduzione del suffragio femminile nel 1971, la democrazia federale ha vissuto il momento di massima crescita nella sua storia. Mezzo secolo dopo questo evento cruciale, la BN analizza a fondo la questione della partecipazione alla vita politica e culturale in Svizzera. Oggi le persone straniere, minorenni o sotto curatela restano escluse dal processo politico della Confederazione. Allo stesso tempo, circa metà dei cittadini e delle cittadine maggiorenni rinuncia volontariamente a esercitare il proprio diritto di voto e di elezione. Chi in Svizzera ha il diritto ad avere una voce? Quali cambiamenti ci sono stati in passato? E come si svilupperà in futuro la partecipazione politica? La mostra «Al voto!» cerca di rispondere a questi interrogativi.

Le collezioni della BN mostrano alcuni esempi di chi è riuscito a far sentire la propria voce, fornendo così spunti unici sulla storia della partecipazione politica in Svizzera. Domande come «Chi pubblica in Svizzera? Dove e quando?» trovano una risposta nel catalogo della BN, che comprende quasi tutte le pubblicazioni edite in Svizzera o che presentano un legame con il nostro Paese. Questa collezione unica nel suo genere la dice lunga su chi poteva e può esprimersi pubblicamente in terra elvetica. Per mettere in luce tali rapporti, il catalogo online della BN è stato sottoposto a un’analisi dei dati dal centro di ricerca Digital Humanities dell’Università di Berna (collegio Walter Benjamin). Tale metodo innovativo permette un nuovo approccio alla collezione della BN e di conseguenza alla cultura della memoria in Svizzera.

Oltre a offrire una panoramica generale sulla questione, la mostra «Al voto!» delinea anche la storia della lotta per il diritto ad avere una voce. È quindi incentrata su tre svizzere che, malgrado tutti gli ostacoli, sono riuscite a farsi sentire: Alice Ceresa, Mariella Mehr e Doris Stauffer.

Alice Ceresa (1923–2001) è una scrittrice italo-svizzera cresciuta tra Basilea e Bellinzona. Da giovane entra in contatto con circoli di fuoriusciti italiani a Zurigo. Dal 1945 è corrispondente estera in Italia e Francia per i giornali Weltwoche e NZZ, e cinque anni dopo si stabilisce definitivamente a Roma. Lavora come giornalista, traduttrice e lettrice editoriale per la casa editrice Longanesi e, insieme a Ignazio Silone, si occupa dell’Associazione italiana per la libertà della cultura. «L’unico argomento che mi interessa nello scrivere è la questione femminile», afferma. Questione che mette in relazione con la ricerca di una scrittura femminile innovativa. La sua opera prima sperimentale «La figlia prodiga» (1967) la fa affermare come autrice di riferimento del femminismo italiano. Nella Svizzera di lingua tedesca e francese diventa famosa, come donna che vive e scrive dall’estero, soltanto negli anni Novanta grazie alla traduzione del suo secondo e ultimo romanzo «Bambine». Alice Ceresa scrive per tutta la sua vita, ma pubblica poco. Come lei stessa afferma: «Non scrivo per scrivere, ma perché devo».

Mariella Mehr – Una voce per le persone private dei loro diritti

Mariella Mehr nasce a Zurigo nel 1947 da una famiglia Jenisch e vive quindi in prima persona l’azione «Bambini della strada». Tra il 1926 e il 1973 questa sedicente opera assistenziale creata dalla fondazione Pro Juventute sottrae ai genitori circa 600 bambini in nome di una mal interpretata tutela dei minori. Nell’intento ingiustificato di eliminare lo stile di vita nomade viola profondamente i diritti della personalità delle famiglie coinvolte. Mariella Mehr cresce tra famiglie affidatarie, orfanotrofi e istituti. Da minorenne è più volte ricoverata in ospedali psichiatrici e a 18 anni viene sottoposta a «internamento amministrativo». Dal 1975 si occupa di questi gravi abusi delle autorità in qualità di giornalista e autrice. Nel 1981 pubblica il suo primo romanzo, «Steinzeit» («Silviasilviosilvana»). Traendo spunto dagli atti riguardanti il suo caso crea il «Kinder der Landstrasse Show», debuttato nel 1986. Pubblica inoltre numerosi testi di poesia, prosa e teatro. Mariella Mehr si è battuta per difendere i diritti dei Rom a livello politico, sociale e culturale. A causa dell’ostilità e degli attacchi ricevuti ha vissuto in Italia per un certo periodo. Per la sua attività letteraria e politica ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il dottorato onorario dell’Università di Basilea. L’autrice vive oggi nuovamente a Zurigo.

Doris Stauffer – Una voce per le donne

Doris Stauffer (1934–2017) si specializza in fotografia alla scuola di arti applicate di Zurigo. Tra il 1968 e il 1969 presenta una selezione delle sue prime opere al Club Bel Etage di Zurigo, alla Kunsthalle di Berna e alla Kunsthalle di Düsseldorf: i suoi «assemblaggi» o cosiddetti «Objektbilder» sono creati a partire da semplici oggetti immediatamente disponibili. Nel 1969 fonda insieme ad altre sette donne il Movimento di liberazione della donna (MLD). Il suo impegno femminista caratterizza anche le sue lezioni alla scuola di arti applicate di Zurigo: il corso «Teamwork» incontra l’ostilità della direzione e viene ben presto cancellato, con la conseguenza che l’intero corpo docente si dimette. Nel 1971 Doris Stauffer è cofondatrice della scuola d’arte privata «F + F Schule für experimentelle Gestaltung». L’analisi critica della quotidianità femminile e dei ruoli di genere predominanti influenzano sempre profondamente l’attività dell’artista. Nel 1977 propone il primo «corso di stregoneria» alla F + F e l’anno seguente apre la «Frauenwerkstatt» (laboratorio per le donne): «Tratteremo di femminismo e creatività, del concetto di cultura di stampo maschile, delle tendenze sessiste nell’arte. Scopriremo e realizzeremo le nostre idee di creatività, il nostro linguaggio, le nostre aspirazioni e ciò che come donne abbiamo da condividere».

Intervento delle artiste Gaw?da e Kulbokait? come ponte verso il presente

Il duo di artiste basilese di fama internazionale Gaw?da Kulbokait? (Dorota Gaw?da, nata nel 1986 in Polonia e Egl? Kulbokait?, nata nel 1987 in Lituania) ha sviluppato appositamente per la mostra una videoinstallazione che getta un ponte tra le varie posizioni storiche e il presente. Nel loro intervento sulla collezione, le due artiste si concentrano su Doris Stauffer e i suoi lavori sulle streghe. La loro installazione confronta il pubblico con i precari confini che delimitano passato e futuro, finzione e realtà, portando avanti il progetto «Mouthless», che le due artiste hanno presentato in anteprima a Friburgo nel 2020.

Di particolare interesse il programma collaterale vario per approfondire i contenuti

La BN propone tre visite guidate pubbliche della mostra: il 20 ottobre alle 17.30 la visita è incentrata su Mariella Mehr, il 9 novembre alle 12 su Alice Ceresa e il 9 dicembre alle 17.30 su Doris Stauffer. Inoltre, due formati digitali offrono approfondimenti tematici aprendo nuove prospettive. Si tratta dei colloqui in diretta su Instagram (@swissnationallibrary) e del podcast «Gegensprecher» (in tedesco), che presenta una serie di colloqui su vari argomenti: con la storica Rachel Huber dell’Università di Lucerna si parla della valorizzazione della storia delle donne mediante la storia digitale, con l’autrice Meral Kureyshi ci si interroga su chi possiede una voce letteraria, con Sophie Achermann, direttrice generale di alliance F (Alleanza delle società femminili svizzere), si affronta la questione della politica della parità e infine, con l’artista e storica dell’arte Mara Züst si parla delle linee di congiungimento tra arte e femminismo.

PROGRAMMA COLLATERALE

Vernice pubblica

8 settembre 2021, ore 18
Interventi di Damian Elsig, direttore della BN, e Miriam Rorato, imRaum I Furter Handschin Rorato, co-curatrice della mostra.
Per partecipare è necessario prenotare (email a marketing@nb.admin.ch) e presentare un certificato COVID.

Notte dei musei

17 settembre 2021, dalle 18 alle 24
Sono accessibili la mostra «Al voto! Sul diritto ad avere una voce» e il percorso sonoro «Lieve rumoreggiare», una passeggiata scenica attraverso la BN. Un certificato COVID è richiesto per la partecipazione.

Visite guidate pubbliche

20 ottobre 2021, ore 17.30, incentrata sull’autrice Mariella Mehr:

guidata da Nina Debrunner, musicologa e studiosa di letteratura che ha catalogato l’archivio di Mariella Mehr per conto dell’Archivio svizzero di letteratura della BN, e Hannes Mangold, curatore delle mostre della BN;

9 novembre 2021, ore 12, incentrata sulla scrittrice Alice Ceresa:

guidata da Annetta Ganzoni, collaboratrice scientifica dell’Archivio svizzero di letteratura della BN, e Hannes Mangold, curatore delle mostre della BN;

9 dicembre 2021, ore 17.30, incentrata sull’artista Doris Stauffer:

guidata da Kathrin Gurtner, responsabile supplente del Gabinetto delle stampe della BN, e Hannes Mangold, curatore delle mostre della BN.

Le visite guidate pubbliche sono gratuite. Vige l’obbligo della mascherina.

Colloqui «Library Live» in diretta Instagram su @swissnationallibrary

Tra settembre e dicembre 2021 verranno postati diversi colloqui sulla questione della partecipazione politica.

«Gegensprecher», il podcast (in tedesco) della BN

Tra settembre e dicembre 2021 verranno pubblicati colloqui con:

·        la storica Rachel Huber dell’Università di Lucerna, sulla valorizzazione della storia delle donne mediante la storia digitale;

·        l’autrice Meral Kureyshi, su chi possiede una voce letteraria;

·        la direttrice generale di alliance F (Alleanza delle società femminili svizzere) Sophie Achermann, sulla politica della parità;

·        l’artista e storica dell’arte Mara Züst, sulle linee di congiungimento tra arte e femminismo.

A causa della pandemia di coronavirus sono possibili cambiamenti: il programma attuale è disponibile su www.nb.admin.ch/voto. (07/09/2021-ITL/ITNET)

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