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				ECONOMIA - RICETTIVITA' NON ALBERGHIERA - CONFINDUSTRIA PUGLIA PLAUDE AL PROVVEDIMENTO REGIONALE SUL REGISTRO STRUTTURE NON ALBERGHIERE NELL'INTERESSE DEL CONSUMATORE(2020-01-14) Il Gruppo Tecnico Turismo di Confindustria Puglia elogia il provvedimento n. 22 del 13.01.2020 della Giunta regionale che ha
 finalmente disciplinato le modalità attuative e di gestione del Registro
 Regionale delle strutture ricettive non alberghiere. La pubblicità, la
 promozione e la commercializzazione dell’offerta delle strutture non
 alberghiere, con scritti, stampati o supporti digitali e con qualsiasi
 altro mezzo utilizzato, dovranno indicare il Codice Identificativo di
 Struttura (CIS) di ogni singola unità ricettiva. I soggetti che
 esercitano l’attività di intermediazione immobiliare, nonché quelli che
 gestiscono portali telematici e che pubblicizzano, promuovono o
 commercializzano le attività dei predetti soggetti, sono tenuti a
 pubblicare il CIS sugli strumenti utilizzati. I soggetti che non
 ottempereranno correttamente a questo obbligo, ovvero che
 contravverranno all’obbligo di pubblicare il CIS o che lo riporteranno
 in maniera errata o ingannevole, saranno soggetti alla sanzione
 pecuniaria da euro 250 a euro 1.500 per ogni attività pubblicizzata,
 promossa o commercializzata.
 
 “Da molto tempo - dichiara Massimo Salomone, coordinatore del Gruppo
 Tecnico Turismo di Confindustria Puglia - i nostri associati, operatori
 dell’hotellerie, richiedevano un intervento specifico a livello
 regionale: il codice identificativo e quindi l’iscrizione ad una banca
 dati. In quest’ottica l’adozione di un codice identificativo diventa uno
 strumento di particolare importanza poiché consentirà di monitorare
 l’attività delle piattaforme digitali e degli OTA nell’esclusivo
 interesse del consumatore interessato ad un soggiorno presso un alloggio
 che non sia direttamente riconducibile all’offerta alberghiera.
 
 L’attenzione della Regione Puglia verso il turismo evidenzia quanto si
 stia lavorando, in collaborazione con il partenariato, per consentire ai
 tanti attori dell’ospitalità presenti di operare in un’ottica di
 assoluta e sana concorrenza, con l’obiettivo di evitare distorsioni del
 mercato, nel rispetto di quanto già applicato alle imprese alberghiere
 sul fronte dei numerosi controlli e dei conseguenti obblighi fiscali. Un
 doveroso ringraziamento all’assessorato al turismo ed alla struttura
 tecnica per le tante iniziative messe in campo nell’esclusivo interesse
 della crescita del pil del territorio”. (14/01/2020-ITL/ITNET)
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