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ECONOMIA ITALIANA - IN ESPANSIONE - CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA: "CONSOLIDAMENTO E DIFFUSIONE RIPRESA MONDIALE PROSEGUONO OLTRE L'ESTATE: IN AGOSTO EXPORT ITALIANO +4,2%"

(2017-10-27)

Il consolidamento e la diffusione della ripresa mondiale proseguono oltre l’estate. I dati qualitativi di fiducia e ordini anticipano un autunno molto favorevole all’incremento della domanda e dell’attività produttiva. Gli impulsi espansivi vengono trasmessi da un paese all’altro attraverso il commercio internazionale di sistemi economici altamente integrati. E' l'analisi del Centro Studi Confindustria.

In agosto l’export italiano è salito, a prezzi costanti, del  4,2% su luglio (quando era sceso dell’1,0%). La variazione acquisita nel 3o trimestre è pari a +1,6% sul 2o (dopo +0,6%). In aumento le vendite italiane in tutte le principali macroaree di destinazione: Eurozona, altri paesi UE e mercati extra-UE. Tra i principali comparti la crescita più alta si registra nei prodotti intermedi (+3,3% acquisito nel 3o trimestre); seguono i beni di consumo (+1,7%) e quelli strumentali (+0,3%).

  L’ampliamento del numero di economie che si uniscono al coro delle dinamiche positive comporta, quindi,  un rafforzamento dell’intensità della crescita. Tra i mercati avanzati, continua l’espansione USA a ritmi moderati (con ormai 100 mesi consecutivi è tra le più lunghe del dopoguerra), accelera ancora l’Area euro e il Giappone procede a un passo superiore alla media pre-crisi. Nei mercati emergenti i dati puntano tutti verso l’alto, a partire dai BRIC. In questo contesto molto positivo, il segnale di allerta viene dagli anomali bassi tassi di interesse che BCE e FED stanno con cautela puntando a normalizzare. E dagli alti debiti, pubblici e privati. Il quadro delineato dal CSC a settembre viene, comunque, confermato. Per l’Italia i rischi restano sbilanciati verso una revisione all’insù delle stime di aumento del PIL. La produzione industriale sale più dell’atteso e la forbice tra i dati qualitativi e quelli quantitativi si chiude verso l’alto. Anche l’occupazione aumenta più del previsto e, diffondendo ottimismo e potere di acquisto, sostiene i consumi. Le condizioni per investire e le commesse di beni strumentali migliorano.

Il credito bancario alle imprese ha smesso di cadere, ma non sostiene il rilancio del Paese; la stretta regolatoria, di recente accentuatasulle sofferenze, fa danni. La Legge di bilancio, nella composizione e nella dimensione, agisce, invece, da supporto, mentre avrebbe potuto (ed era attesa) essere restrittiva. Gli esiti elettorali in Germania, Austria e Repubblica
Ceca ricordano che è concreto il pericolo di politiche nazionalistiche in risposta al profondo disagio sociale e alle paure in vasti strati di popolazione; in Europa ci sono evidenze aneddotiche di strisciante erosione del mercato unico. Il voto politico italiano nel 2018 sarà un banco di prova decisivo.(27/10/2017-ITL/ITNET)

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