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ECONOMIA ITALIANA - MEZZOGIORNO - MIN.LEZZI (PER IL SUD) INCONTRA SINDACATI . AL CENTRO IMPLEMENTAZIONE ZES PER SISTEMA SVILUPPO, LAVORO, INNOVAZIONE , AMBIENTE, PORTUALITA'.

(2019-02-27)

  Il Ministro per il Sud Barbara Lezzi ha incontrato oggi i sindacati  che hanno chiesto, innanzitutto di partecipare alla  Cabina di Regia nazionale sulle Zone Economiche Speciali (ZES) e di un coinvolgimento effettivo nei Comitati di indirizzo delle singole ZES, acquisendo un positivo impegno da parte del Ministro”. È quanto riferiscono Gianna Fracassi, segretaria confederale Cgil, Angelo Colombini, segretario confederale Cisl e Ignazio Ganga e Ivana Veronese, segretari confederali Uil, che oggi hanno partecipato all’incontro con la Ministra per il Sud Barbara Lezzi.

Sull'argomento, nei giorni scorsi, la Ministra aveva incontrato  i rappresentanti delle Regioni del Sud e i presidenti delle autorità portuali del Mezzogiorno per costruire una strategia comune sulle Zes, Zone economiche speciali, che rappresentano un’importante occasione di crescita per il Sud, sia dal punto di vista imprenditoriale e degli investimenti che dell’occupazione.

“Al termine dell’’incontro – ha commentato il ministro - ho stabilito di raccogliere le principali istanze, al fine di avere un quadro omogeneo e condiviso degli interventi migliorativi da realizzare nella cabina di regia sulle Zes, che convocherò prossimamente. Scopo della cabina sarà anche quello di promuovere l’omogeneità di alcune tipologie di interventi, come ad esempio i requisiti per l’accesso delle imprese ad agevolazioni e incentivi.
Il mio auspicio e obiettivo è che le Zone economiche speciali del Mezzogiorno agiscano in armonia, e non in conflitto tra loro: ciascun territorio può investire nelle proprie specificità e valorizzare le singole caratteristiche. Dobbiamo fare squadra di più e meglio. Sono convinta – ha concluso Lezzi - che la concorrenza debba essere rivolta al mercato estero, non a quello interno. Da soli non si va lontano, per crescere davvero servono condivisione e unità d’intenti.”

I tre dirigenti sindacali oggi hanno sottolineato, infatti,  “la necessità di una piena e rapida implementazione di tutte le ZES previste, che, a quasi due anni dalla loro istituzione, si trovano a livelli di attuazione molto diversificati tra loro. Si tratta – spiegano – di definire un progetto di sviluppo collegato che guardi alla creazione di buona occupazione, all’innovazione delle filiere produttive, all’ambiente e a un coordinamento di sistema delle politiche sulla portualità per tutto il Mezzogiorno in grado di rispondere all’incremento del traffico marittimo di merci nel Mediterraneo. Questa rappresenta una precondizione affinché le ZES possano dispiegare le proprie potenzialità e non limitarsi ad un mero contenitore di incentivi, tra l’altro limitati, e semplificazioni”. “Da questo punto di vista – proseguono i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil – è stata segnalata alla Ministra l’urgenza di trovare soluzioni positive alla grave situazione del porto di Gioia Tauro di cui deve farsi carico tutto il Governo e che va affrontata in un’ottica di sviluppo dell’intera area, in considerazione delle pesanti ricadute sociali ed economiche che un esito negativo della vicenda avrebbe per il Mezzogiorno e per l’intero Paese”.

“Successivamente – aggiungono Fracassi, Colombini, Ganga e Veronese – ci si è confrontati sui principali strumenti per le politiche di coesione e per lo sviluppo. È stata condivisa con la Ministra l’esigenza prioritaria di un’accelerazione nell’impiego delle risorse disponibili, a partire dal Fondo Sviluppo e Coesione e di un incremento delle capacità progettuali e di spesa delle Amministrazioni, tanto a livello centrale che regionale e territoriale. Alla capacità di spesa, pur fondamentale, deve affiancarsi però un’idea complessiva di sviluppo sostenibile per il Mezzogiorno, che orienti gli investimenti pubblici. Un tema, questo, che riguarda l’uso efficace dei Fondi Europei, anche in prospettiva dell’imminente avvio del nuovo ciclo di programmazione settennale e della definizione del nuovo Accordo di Partenariato”.

“Abbiamo apprezzato la disponibilità della Ministra nel voler dare seguito all’interlocuzione con le organizzazioni sindacali. Nelle prossime settimane, verificheremo gli impegni effettivi, nell’ottica di una maggiore condivisione degli obiettivi e degli strumenti di cui dotarsi per potenziare la coesione territoriale, quantomai necessaria in un Paese sempre più diviso in termini economici, occupazionali e sociali. Saranno banco di prova per verificare nel concreto gli impegni per un percorso di condivisione di politiche mirate allo sviluppo del Mezzogiorno e con esso dell’intero Paese, ulteriori riunioni prima dell’approvazione del Documento di Economia e Finanze (DEF) e del Piano Nazionale di Riforma”, concludono i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil. (27/02/2019-ITL/ITNET)

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