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ECONOMIA ITALIANA / EUROPA - COMM.GENTILONI: "GRADO DI RISCHIO RESTA ECCEZIONALMENTE ELEVATO"

(2020-11-05)

Paolo Gentiloni, Commissario per l'Economia, in merito alle previsioni economiche d'autunno tracciate dalla UE (http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=63838  , ECONOMIA ITALIANA - EUROPA/IIa FASE COVID-19 - COMMISSIONE UE: PREVISIONI ECONOMICHE D'AUTUNNO -7,8% 2020. NEL 2021 +4,1%. DISOCCUPAZIONE + 8,3% QUADRO-PAESE DIFFERENZIATO) ha dichiarato: "Dopo la più grave recessione della storia dell'UE, che ci ha colpito durante la prima metà di quest'anno, e il forte recupero registrato in estate, la ripresa dell'Europa è stata interrotta a causa della recrudescenza dei casi di COVID-19. La crescita tornerà nel 2021, ma ci vorranno due anni prima che l'economia europea possa raggiungere un livello vicino a quello precedente alla pandemia. Nell'attuale contesto contrassegnato da un elevatissimo grado di incertezza, le politiche economiche e di bilancio nazionali devono continuare a sostenere la ripresa, mentre lo strumento NextGenerationEU deve essere messo a punto entro quest'anno e attuato in maniera efficace nel primo semestre del 2021."

Il grado di incertezza e di rischio che caratterizza le previsioni economiche dell'autunno 2020 resta eccezionalmente elevato. Il rischio principale deriva dal peggioramento della pandemia, che richiede misure più rigorose in materia di sanità pubblica e comporta dunque un impatto più grave e duraturo sull'economia. Queste circostanze hanno suggerito un'analisi di scenario basata su due percorsi alternativi di evoluzione della pandemia - uno più favorevole e uno negativo - e sul relativo impatto economico. Vi è inoltre il rischio che le ferite inferte dalla pandemia all'economia (quali i fallimenti, la disoccupazione di lunga durata e le interruzioni dell'approvvigionamento) lascino tracce più profonde e a più vasto raggio. L'economia europea potrebbe subire un impatto negativo anche se l'economia globale e il commercio mondiale migliorassero meno del previsto o se le tensioni commerciali dovessero aumentare. La possibilità di tensioni nei mercati finanziari rappresenta un altro rischio di evoluzione negativa.

Sul fronte positivo va detto che NextGenerationEU, il programma di ripresa economica dell'UE, compreso il dispositivo per la ripresa e la resilienza, fornirà probabilmente all'economia dell'UE un impulso maggiore del previsto. Infatti nelle previsioni si è potuto tenere conto olo in parte dei probabili benefici di queste iniziative, visto che in questa fase le informazioni disponibili sui piani nazionali sono ancora limitate. Un accordo commerciale tra l'UE e il Regno Unito avrebbe inoltre un impatto positivo sull'economia dell'UE a partire dal 2021 rispetto allo scenario di base delle previsioni relative agli scambi tra Regno Unito e UE basati sulle norme della nazione più favorita (NPF) dell'OMC.
Contesto

Le previsioni sono state preparate in un contesto di grave incertezza, mentre, durante la seconda metà di ottobre 2020, gli Stati membri annunciavano nuove importanti misure di sanità pubblica volte a limitare la diffusione del virus.

Le previsioni si basano sulla consueta serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 22 ottobre 2020. Per tutti gli altri dati, comprese le informazioni relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 22 ottobre incluso. A meno che le politiche non siano sufficientemente dettagliate e annunciate in modo credibile, le proiezioni presuppongono che restino invariate.

Le previsioni si basano su due importanti ipotesi tecniche.

In primo luogo, si presume che le misure di sanità pubblica restino in vigore in una certa misura durante tutto il periodo oggetto delle previsioni. Tuttavia, dopo il significativo inasprimento nel quarto trimestre del 2020, si prevede che il rigore delle misure subisca un graduale allentamento nel 2021. Si ipotizza inoltre che l'impatto economico di un determinato livello di restrizioni diminuisca col tempo, man mano che il sistema sanitario e gli operatori economici si adeguano alle circostanze imposte dal coronavirus.

In secondo luogo, dato che le future relazioni tra l'UE e il Regno Unito non sono ancora chiare, le proiezioni per il 2021 e il 2022 si fondano sull'ipotesi tecnica in base alla quale, a partire dal 1º gennaio 2021, l'UE e il Regno Unito baseranno i propri scambi sulle norme della nazione più favorita (NPF) dell'OMC. Si tratta di un'ipotesi formulata unicamente a fini di previsione, che non anticipa né prospetta l'esito dei negoziati tra l'UE e il Regno Unito sulle loro future relazioni." (05/11/2020-ITL/ITNET)

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