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ITALIANI ALL'ESTERO - CHIUSO A MONACO DI BAVIERA IL SEMINARIO EZA/ACLI "DEMOCRAZIA E MOBILITA' EUROPEA: IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI"

(2023-11-20)

  Oggi si è chiusa a Monaco di Baviera l'iniziativa internazionale  organizzata da EZA -  (Europäische Zentrum für Arbeitnehmerfragen), la piattaforma che raccoglie 70 organizzazioni europee e sostiene il dialogo e la ricerca sociale, e promossa dalla Federazione Internazionale delle ACLI. Un incontro  di studio si dibattiti, confronti e lavori di gruppo  sul tema della “Democrazia e mobilità europea: il ruolo delle organizzazioni dei lavoratori”, sul tema della giustizia sociale e sul ruolo dell’Europa nel costruire un futuro di pace. 

Iniziata il 18 novembre con la visita al Campo di concentramento di Dachau a cura del Dachau Concentration Memorial Site, è proseguita con l'apertura del Seminario da parte del Presidente delle ACLI Germania Pino Tabbi' :  #Solidarietà ai lavoratori, #lavoro dignitoso,# giustizia: queste le tre colonne dell' evento, tre elementi fondanti che ci guideranno nei nostri lavori. Lavori che anche quest’anno hanno abbracciato una dimensione fortemente internazionale di condivisione e costruzione." in serata con l'intervento di Matteo Bracciali, Vicepresidente Federazione ACLI Internazionali, che ha dato il via al seminario con una riflessione sul tema “Bilancio e prospettiva: L’Europa alla prova della storia”. 

"Ogni volta che rievochiamo il sogno europeo, quello del secolo di pace, quello della libera circolazione delle persone, quello degli scambi giovanili, quello della condivisione tra paesi dobbiamo sempre ricordare la fatica dei nostri padri fondatori. La fatica di andare oltre all’interesse nazionale perché diventi interesse comunitario, l’andare oltre l’indifferenza nei confronti di chi soffre trova in Europa riparo e speranza, andare oltre la mera logica politica degli eventi ma coltivare l’ambizione di essere capaci a guidare il cambiamento del mondo." così il Vicepresidente della FAI, Matteo Bracciali.

"Internazionalismo non è la somma di molti nazionalismi diversi, ma l’opposto: il superamento di ogni nazionalismo. Gli scambi internazionali, i percorsi che ci portano a costruire le nostre dimore in luoghi diversi, la cooperazione fianco a fianco con altri cittadini europei sono la leva e la garanzia della pace." Così Daniela #DiBenedetto, Presidente – Com.It.Es di Monaco di Baviera

Oggi è fondamentale l'indipendenza delle donne e il ruolo delle associazioni nell’emancipazione femminile: per questo dobbiamo continuare a condividere le buone pratiche a livello internazionale, con un'apertura all’innovazione, visto il contesto internazionale e europeo di EZA,  nelle politiche sociali." ha aggiunto Sabine #Slawik  di nitiative for Europe (IXE)

"Dobbiamo riscoprire la partecipazione collettiva nei processi europei. - ha detto Norbert #Kreuzkamp, membro della presidenza delle Acli di Germania -  Spesso crediamo che le cose non siano mai state complesse quanto oggi. Invece, l’Europa ha visto molto e ha sofferto molto. Ciononostante, l’Europa ha sempre trovato la forza di aprirsi, di affrontare le difficoltà geopolitiche globali, in maniera attiva e partecipativa. E anche oggi, come nel passato, l’Europa può superare queste complessità

Incentrata su “L’Europa sociale, della pace e della mobilità: il ruolo delle organizzazioni dei lavoratori”, il dibattito  al quale hanno  partecipato Cinzia Del Rio, Presidente SOC, Comitato Sociale Economico Europeo e Reiner Braun, Co-Presidente International Peace Bureau.
  "Come istituzioni europee dobbiamo mettere in atto un meccanismo sanzionatorio che spinga gli stati verso questi investimenti, in tutte quelle situazioni dove la loro implementazione sia carente. " ha dichiarato nel suo intervento Cinzia #DelRio, Presidente – SOC (Comitato Sociale Economico Europeo)

Ma perché molti fondi europei devono essere spesi in armamenti e ricerche militari? Perché altre voci nei bilanci nazionali e europei non ricevono la stessa attenzione? - ha aggiunto  Reiner #Braun,  Co President International Peace Bureau - Abbiamo bisogno di un nuovo dibattito rispetto al come vogliamo creare una struttura sociale e democratica in Europa, dopo che quella tradizionale è caduta. Siamo noi che dobbiamo farlo come cittadini, chiesa, sindacati, associazioni, perché le elite non lo fanno."

"Oggi è necessario che, sulle più importanti tematiche del nostro presente, come la pace e la giustizia sociale, ci sia un contributo diretto - ha aggiunto Carmine #Macaluso, Presidente Acli Baviera. - Sono giorni che ci richiedono una forte azione comunitaria: ed è qui, oggi, che possiamo crearla assieme."

"Sempre bello vedere come il richiamo aclista sia capace di attrarre persone da tutto il mondo e per noi è un onore essere parte di questa iniziativa internazionale" ha detto Mauro #Sansone del Circolo locale Acli Karlsberg

"Per avere un impatto reale nel mondo del lavoro, - ha aggiunto Stefan #Riediger della Pastorale del Lavoro Diocesi di Stoccarda e Rothenburg -  è necessario che le associazioni e le organizzazioni lavorino insieme. Lavorare per e con i lavoratori necessità di solidarietà e impegno comune.

Nella giornata odierna i gruppi di lavori si sono confrontati sul tema “Mobilitiamoci per una Europa più giusta” con la partecipazione di  Monica Di Sisto, Giornalista, Vicepresidente Fairwatch, Osservatorio italiano su Clima e Commercio internazionale; Maria Cristina Pisani, Presidente Consiglio nazionale Giovani Italia (Ente Coordinatore Dialogo Strutturato Ue-Italia).

"Credete nel potere dell’attivismo civico come giovani. Oggi è fondamentale considerare il tema della complessità: il nostro mondo è basato su una quantità sempre più grande di informazioni. Non dobbiamo quindi limitare le nostre decisioni sulla base di informazioni e affermazioni semplici." ha detto Virgilio #Falco, Presidente Studicentro

"Quattro anni fa siamo nati, come associazione, per portare avanti il sogno europeo di Antonio Megalizzi. - ha detto Luana #Moresco, Presidente della Fondazione Antonio Megalizzi  - Oggi, e dalla fondazione della nostra associazione, non portiamo solo avanti il sogno di Antonio ma cerchiamo con costanza e impegno di portare avanti il sogno, le aspirazioni, le idee di moltissimi giovani cittadini europei."

A trarre le conclusioni il presidente della Acli Emiliano Manfredonia, Presidente ACLI Italia "qui abbiamo provato a mettere assieme persone di provenienza diversa, in parte lingua diversa, sicuramente età diversa ed identità associativa anche diversa. Per ragionare assieme su un tema (l'Europa)"
E "l'abbiamo fatto chiedendo a ciascuno di metterci del proprio. Facendo la fatica di non essere solo passivi, di seguire un metodo, persino (come hanno detto "gli svizzeri") su qualcosa che, una volta deciso, diventa un "impegno a fare" per tutti.
E l'abbiamo fatto anche valorizzando il punto di vista di chi vede l'Europa da fuori, come i nostalgici amici UK ma anche come chi ci ha fatto una doccia di realtà guardandoci dal Venezuela e dal Brasile.  E condividendo una modalità di fare rete tra associazioni giovanili che é già di per sé un contenuto.
E sperimentando un metodo mutuato dal Sinodo, condiviso in un gruppetto di facilitatori che arrivano da esperienze diverse e si sono messi generosamente  servizio.
Adesso abbiamo pagine di materiali da riprendere e sintesi condivise da cui partire, che comprendono anche tante azioni concrete da fare. L'importante é tradurli in qualcosa prima di farci riassorbire dalla quotidianità. Ma in ogni caso, il seme è piantato. " i commenti " commenta Bracciali  su Facebook.(20/11/2023-ITL/ITNET)

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