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DONNE - G7 ITALIA - MINISTERIALE SU PARITA' DI GENERE: LOTTA ALLA VIOLENZA ED EMPOWERMENT FEMMINILE. MIN.ROCCELLA: "ELEMENTO INNOVATIVO NELLO STATEMENT G7 "L'EQUITA' NELLO SPORT"

(2024-10-06)

  IL Ministro della famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Maria Roccella incontrando i giornalisti al termine della Ministeriale sulla parità di genere e l'empowerment dei Paesi del G7,  ospiti della città di Matera, ha riaffermato alcuni concetti ormai consolidati: la lotta alla violenza  e l'empowerment femminile. "due temi strettamente collegati - ha affermato l'esponente del Governo Meloni - "perchè lottare contro la violenza lo si fa attraverso sia strumenti specifici ma anche attraverso l'empowerment femminile quindi attraverso l'autonomia economica, il lavoro, la possibilità di scegliere di essere madri senza dover rinunciare alla realizzazione professionale . Motivo per cui abbiamo riaffermato anche la la connessione profonda fra la libertà delle donne e l'empowerment femminile perchè non c'è empowerment senza affermazione della Libertà delle donne. Libertà a tutto campo"

Inoltre, ha aggiunto la Min. Roccella, " abbiamo condannato ancora una volta le situazioni di violenza. Non soltanto  violenza domestica, violenza economica e psicologica, ma la violenza che purtroppo ormai vediamo anche troppo spesso nei conflitti armati, quella degli stupri di guerra . Violenze che si sono verificate nei conflitti in corso, in Ucraina come in Israele dalle caratteristiche  particolarmente dure e feroci". Rispondendo alle domande dei giornalisti, la Ministra ha sottolineato che il 7 ottobre è stato considerato dall'associazionismo femminista il culmine della violenza di guerra nei confronti delle donne tanto da definirlo come primo "femminicidio di massa" per la sua efferratezza." Ed  è questa "la dizione che abbiamo utilizzato". ha fatto presente Roccella stigmatizzando come il discorso si sia allargato a tutti i conflitti poiché la "violenza alle donne" è lo stigma che accompagna tutte le guerre.
In ogni caso - ha poi aggiunto la Min. Roccella " la violenza va sempre condannata, per cui dobbiamo avere e, forse, rafforzare  gli strumenti  internazionali per rilevare le situazioni di violenza contro le donne e poterne condannare i responsabili.
Per quanto riguarda la violenza piu' in generale  abbiamo riaffermato l'applicazione degli strumenti anche internazionali che abbiamo a disposizione: le famose 4P, ovvero Prevenzione, Repressione, Procedimento contro i colpevoli e Politiche integrate. "
Sul fronte Europeo una Direttiva europea è stata appena votata, dopo una lunga elaborazione.  In ambito italiano, ha precisato la Ministro della famiglia, natalità e pari opportunità, la protezione delle vittime è ormai una realtà alla luce dei nuovi strumenti".  La novità sta soprattutto per Roccella nell'aver considerato "la vittimizzazione secondaria, che segue alla violenza sulla donna, ovvero la violenza riflessa nei figli"

Tutta un'altra faccenda per  " la violenza economica è ancora abbastanza poco considerata," eppure - ha fatto presente Roccella -  è molto legata alla possibilità di fuoriuscire dalle situazioni di violenza  per riprendere in mano la propria vita grazie all'autonomia economica. Consente, ad esempio, di allontanarsi dalle  situazioni di violenza e di avere gli strumenti per ricominciare un nuovo percorso di vita."

Nella declinazione della violenza di genere al G7 Italia - Pari Opportunità  è stato affrontato anche il tema della "tratta", che, in generale, ha rilevato Roccella, "è presa poco in considerazione anche se riguarda sia le donne che i bambini, e, collegata allo sfruttamento sessuale,  dal quale è molto difficile uscire in quanto dipende per lo più dal mondo della criminalità. Un aspetto sul quale ogni Governo può fare qualcosa di concreto. Il nostro governo, in particolare, ha cominciato da subito a prendere iniziative molto concrete. Tant'è vero che l'occupazione femminile in Italia ha raggiunto un record storico e quindi abbiamo messo in cantiere tantissime iniziative."

Quanto al tema del lavoro, nello specifico, "lo statement tocca un po' tutti i temi del lavoro ed anche della Salute.  Temi
del lavoro di cura, per esempio, e lo fa in continuità rispetto ai precedenti G7. Chiaramente ci siamo confrontati mettendo in rilievo le buone pratiche e sottolineare le priorità che ogni governo ha messo in campo" partendo "da diverse impostazioni: dalle quote di alcuni governi alla propensione verso meccanismi di premialità da parte di altri, dal problema di condividere il lavoro di cura che in Italia è ancora molto poco condiviso alla promozione attraverso proprio i più classici degli strumenti del lavoro femminile".

Dal punto di vista dell'empowerment "è emersa la necessità della conciliazione fra tempi di vita e di lavoro", ill famoso "work life balance". Una chiave di lettura valida in Italia quanto nei Paesi del G7" ha fatto presente la Ministra, aggiun-gendo "ognuno ha le sue soluzioni"  ma sta di fatto che "il tema rimane comunque  una priorità,  perché  le donne devono essere libere di essere madri, se lo vogliono, senza dover rinunciare alla carriera ed alle progressioni di carriera,  alle scelte di vita con cui possono esprimere i propri talenti, le proprie aspirazioni, i propri sogni."
Ciò vale, in particolare, "per le nuove generazioni e proprio per questo  motivo i membri del G7 hanno focalizzato  due obiettivi promuovere l'accesso delle ragazze  alla materie Stem che  aprono la porta alle carriere del futuro e garantiscono un'occupazione qualificata e più remunerativa, superando l'attuale divaricazione.  Una condizione dovuta ancora alla diffusione di stereotipi che incidono precocemente sulle giovani donne  ovunque, in Italia come in Giappone od in  Canada".
Per tentare di sradicare il problema la priorità sta, per Roccella," nell'intervenire precocemente nell'ambito della scuola elementare, ovvero verso i 6 anni, non quando si arriva alla decisione sugli studi universitari.. E'', infatti, in quell'età che si determina una sorta di autolimitazione delle bambine nei confronti degli studi scientifici"

Altra questione di cui si è parlato "è proprio l'intelligenza artificiale e quindi l'uso che se ne può fare per aiutare invece per
sollecitare lo sviluppo  e contenere i rischi che sono connessi e di cui  si comincia a parlare e per i quali occorre un'omogeneità di regolamentazione, a partire dall'Europa ed in primo luogo dai Paesi del G7" ha dichiarato la Ministro della Famiglia, Natalità e Pari Opportunità.

Infine, nel documento finale "abbiamo anche inserito un altro  passaggio importante.- forse il più innovativo dello statement odierno - sull'equità nello sport.  Siamo in una situazione in cui da una parte abbiamo un problema di accesso allo sport ed anche alla valorizzazione dello sport femminile, coesistendo ancora una notevole differenza fra lo sport al maschile e quello femminile. Ad esempio, nei premi che vengono dati nelle gare sportive c'è una differenza molto forte.  Ma - ha aggiunto - c'è anche una ingiustizia che può essere consumata sul piano dell'equità delle gare , di cui abbiamo visto gli effetti negli ultimi mesi, anche alle Olimpiadi" che coinvolge "anche le  persone con caratteristiche trans o persone con caratteristiche sessuali diciamo incerte" ha dichiaro Roccella passando alla traduzione letterale del relativo paragrafo dello statement "We Commit  che recita "Vogliamo assicurare uguale opportunità fra uomini e donne. Anzi, vogliamo assicurare uguali opportunità per le donne e le ragazze nell'accesso alle attività sportive in tutte le aree:  nel training, nel coaching, nella competizione, nella remunerazione e vogliamo riconoscere l'importanza delle competizioni sportive per tutte le donne e le ragazze, basate su evidenze trasparenti e scientificamente rilevanti, condivise da istituzioni sportive indipen-denti per evitare ogni discriminazione e avanzare nell'uguaglianza di genere".  "Direi -ha sottolineato la Ministra per le Pari Opportunità - che questa è forse la prima volta negli statement del G7 che ci si occupa di competizioni sportive e di uguali opportunità negli sport tra uomini e donne ." (06/10/2024-ITL/ITNET)

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