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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - SFUMATURE D'AZZURRO - V.PREMIER E MIN.AFFARI ESTERI TAJANI PRESENTA MOSTRA ITINERANTE SULLA NAZIONALE DI CALCIO ITALIANA. "LO SPORT PARTE DELLA POLITICA ESTERA"
(2024-12-10)
Oggi alla Farnesina il Ministro degli Esteri Tajani ha inaugurato, insieme al Presidente Gravina e i vertici della FIGC la Mostra “Sfumature di Azzurro”, organizzata e curata dalla Federazione Italiana Gioco Calcio insieme al Museo del Calcio di Coverciano e visitabile fino al 20 dicembre.
Sin dall’inizio del suo mandato, Tajani ha impresso forte impulso all’azione di diplomazia sportiva del Ministero degli Esteri, che si inquadra nell’ambito della strategia di diplomazia della crescita. I grandi eventi sportivi, come quelli calcistici, sono vetrine internazionali per l’Italia, favoriscono lo sviluppo infrastrutturale, e sono al contempo opportunità importanti di posizionamento strategico internazionale.
La collaborazione tra Ministero degli Esteri e FIGC contribuirà alla promozione dell’immagine dell’Italia, attraverso iniziative realizzate dalla rete diplomatico-consolare all’estero volte ad accompagnare l’internazionalizzazione del comparto produttivo dello sport, attrarre investimenti e favorire flussi turistici in entrata, partendo da modelli valoriali rappresentati dai campioni sportivi.
"Non c'è un biglietto da visita migliore nel mondo del calcio della Nazionale di calcio che è un'eccellenza totale del made in Italy e la mostra allestita alla Farnesina ripercorre la storia della nostra nazionale di calcio: quattro stelle sul petto, due europei vinti, è la storia del nostro paese" così GianLuigi Buffon Direttore del Museo del Calcio, passando la parola al vice Premier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, sottolineando ai giovani presenti: "Lo sport e l'amore per la patria si uniscono, ha detto Tajani facendo riferimento ai connazionali all'estero, per i quali la Nazionale italiana è simbolo di riscatto a fronte dei tanti sacrifici fatti lontano dalla propria terra.
Il ministro ha, poi, chiarito "La scelta di ospitare la mostra in questa sede (Farnesina) è dettata dalla convinzione che lo sport sia parte della politica estera, tanto che ho deciso di istituire un ufficio, in questo ministero, che si dedichi alla diplomazia dello sport. Lo sport attira interesse verso il nostro Paese e invia messaggi importanti ai giovani. Il calcio è anche un modo per non perdere tempo davanti a un video-gioco, questo anche per impedire la dispersione scolastica e le dipendenze da alcool e droga. Dobbiamo continuare a puntare sullo sport come strumento di pace. Viviamo un periodo terribile e dobbiamo lavorare per la pace".
"Ogni volta che una delle nostre Nazionali scende in campo si rinnova il rito collettivo che accomuna milioni di italiani, con quelli all'estero che vogliono toccare con mano le loro origini."ha sottolineato il presidente della FIGC Gabriele Gravina - "Ringrazio Tajani, grande appassionato di calcio e ministro lungimirante. Un dipartimento come quello dedicato allo sport valorizza una dimensione proattiva che abbatte le barriere. La maglia azzurra indossata dai calciatori rappresenta memoria, orgoglio e futuro".
"Il rapporto degli italiani con il tricolore è lo stesso che vivo io - ha aggiunto Spalletti -. Qualcosa di forte, particolare, che per gli italiani che vivono all'estero è come un figlio che non vedono da tanto tempo. Questo abbraccio e questo affetto mi aiutano a lavorare nella maniera migliore. Vivo il mio ruolo di Ct come tutti i bambini quando rincorrevano un pallone, e posso dare un seguito a questo con i miei calciatori". A proposito di estero, l'obiettivo della Nazionale è quello di tornare negli Stati Uniti, sede del Mondiale 2026: "La carica dei tifosi è uno shock quotidiano che mi porto dietro, dobbiamo essere all'altezza della missione".
Della storia della Nazionale, raccontata dal presidente della Fondazione Museo del Calcio Matteo Marani, ha fatto parte anche Gianluigi Buffon, campione del mondo nel 2006, che ha ricordato l'incontro con una giovane mamma avvenuto a Iserlohn: quella stessa ragazza che 18 anni prima, quando l'Italia vinse il Mondiale proprio in Germania, era una bambina e gli chiese una foto. "Questo è stato uno dei momenti più toccanti della mia storia in azzurro - ha ammesso Buffon -. Perché mi ha fatto comprendere quanto gli italiani, soprattutto quelli all'estero, vedano in noi quel punto di riferimento che permette loro di rivivere l'italianità. La finale del 2006? La partita più importante della mia vita. Rappresentare l'Italia, indossare la maglia azzurra, sentirci così uniti dopo l'impresa di Dortmund, voleva dire: 'Regaliamoci questo trofeo, andiamo a prendercelo insieme'. Quella fu la vittoria della potenza dell'unione che l'Italia sa mettere in campo quando c'è da lottare".
Campione del mondo Buffon, campione del mondo nel 1982 anche Paolo Rossi, di cui ieri ricorreva il quarto anniversario della scomparsa. A ricordarlo, anche la moglie, Federica Cappelletti, presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica della FIGC: "Io posso solo ripetere quello che Paolo mi ha sempre detto: sarebbe voluto essere ricordato con la maglia della Nazionale addosso e con le braccia verso il cielo".
Con un impatto sul PIL di oltre 11,1 miliardi di euro e 126.000 posti di lavoro, il calcio rappresenta la prima disciplina sportiva in Italia. Attraverso di esso e di una fitta rete di iniziative realizzate dalla Farnesina e dai suoi 309 Uffici all’estero, vengono raccontate le eccellenze, i distretti e le industrie italiane di settore, per promuovere le nostre conoscenze, contribuire al posizionamento strategico e aumentare la forza attrattiva dell’Italia.
Le Nazionali azzurre e il calcio italiano nel suo complesso rappresentano un’eccellenza del made in Italy nel mondo e uno straordinario strumento di unità e di condivisione. La collaborazione tra Ministero degli Esteri e FIGC - afferma una nota della Farnesina - contribuirà alla promozione dell’immagine dell’Italia e al rafforzamento del sentimento di Comunità che interessa milioni di italiani all’estero.
All’evento sono intervenuti, oltre al Presidente Gabriele Gravina, anche il Presidente del Museo del Calcio di Coverciano Matteo Marani, il Commissario Tecnico della Nazionale Luciano Spalletti e il Capo Delega-zione della Nazionale maschile Gianluigi Buffon, alla presenza di rappresentanti delle Ambasciate UE e G7 accreditate a Roma, enti sportivi, associazioni di categoria, atleti, nonché due classi scolastiche di giovanissimi studenti di scuola media.(10/12/2024-ITL/ITNET)
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