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FINANZA - EUROPA DELLE REGIONI E DELLE CITTA' : 13 OOTTOBRE VI EDIZ. RELAZIONE ANNUALE. AL CENTRO: RISPOSTE CRISI CLIMATICA, ABITATIVA, TRANSIZIONE DEMOGRAFICA, INVESTIMENTI, COMPETITIVITA'..
(2025-09-22)
Il 13 ottobre 2025, il Comitato europeo delle regioni pubblicherà la sesta edizione della sua Relazione annuale dell'UE sullo stato delle regioni e delle città. Questa relazione offre una panoramica completa delle sfide più urgenti che i territori europei devono affrontare, insieme a soluzioni locali che orientino le decisioni politiche per il futuro dell'Unione.
La Presidente del Comitato europeo delle regioni, Kata TÜTT', terrà il discorso "Lo stato delle regioni e delle città" durante l'apertura della Settimana europea delle regioni e delle città, basandosi sui risultati della relazione annuale.
In linea con le nuove priorità politiche del CdR per il periodo 2025-2030, la relazione annuale 2025 farà il punto su come le regioni e le città percepiscono e rispondono alla crisi climatica ed energetica, alla transizione demografica, alle esigenze di investimento, alla loro futura competitività e alla preparazione alle crisi future. Sottolineerà inoltre il ruolo fondamentale degli enti locali e regionali nel realizzare le trasformazioni a lungo termine dell'Europa e nel costruire un'Unione più coesa, resiliente e più unita.
Tra le sfide emergenti, quest'anno l'edilizia abitativa si distingue come una preoccupazione crescente per i cittadini, sia per le città che per le regioni. Come mostrerà la relazione annuale, la sfida abitativa è strutturale e incide sulla coesione territoriale, sulla competitività economica e sul benessere di milioni di cittadini europei.
Inoltre, quest'anno la pubblicazione della relazione annuale coincide con il dibattito sul Quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2028-2034. In questo contesto, il CdR è pronto a sostenere un bilancio che dia potere alle regioni e alle città, rafforzi la solidarietà territoriale e garantisca che nessun luogo o persona venga lasciato indietro. Allo stesso tempo, il Comitato sottolinea anche il rischio di rinazionalizzazione e centralizzazione delle politiche dell'UE, in particolare per quanto riguarda i finanziamenti per la coesione, e invoca un'Unione costruita dal basso, in cui gli enti locali e regionali non siano solo attuatori, ma anche co-creatori del futuro dell'Europa.. (22/09/2025-ITL/ITNET)
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