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IMPRENDITORIA FEMMINILE - ECCELLENZA DONNE - AL SENATO CONVEGNO SUL VALORE DELL'ARTIGIANATO FEMMINILE PROMOSSO DA "LE MANI DI NAPOLI" SU INIZIATIVA SEN.LUIGI NAVE (M5S)

(2025-10-17)

  Si è svolto oggi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il convegno ‘Il valore della presenza femminile nell’alto artigianato’, promosso dall’associazione Le Mani di Napoli, su iniziativa del senatore Luigi Nave e a cura di Patrizia Maggia, presidente dell’Agenzia Lane d’Italia.
L’incontro ha riunito rappresentanti istituzionali, esperte del settore, imprenditrici e protagoniste del mondo dell’artigianato artistico, per un confronto sul ruolo delle donne nella rigenerazione economica e culturale dei territori. informa una nota de "Le mani di Napoli e Agenzia Dire.

“Il valore della presenza femminile è un valore aggiunto ovunque – ha dichiarato il senatore Luigi Nave, promotore dell’iniziativa –. In questo caso parliamo di saperi e di saper fare che spesso, nel corso della storia, sono rimasti nascosti dietro le porte delle case.
Oggi finalmente hanno la possibilità di venire alla luce e hanno bisogno di grande sostegno, perché ovunque ci sono donne impegnate.
Nell’imprenditoria dell’alto artigianato si parla quasi sempre di eccellenza, qualità, rispetto, sostenibilità: un modo di fare impresa che è un fiore all’occhiello del Paese e della società.
È importante per la politica riuscire a dialogare con realtà associative come Le Mani di Napoli. Questo dovrebbe essere il cuore della politica: saper dialogare con chi innerva il territorio di conoscenza, compe-tenze e democrazia. Siamo lieti di averle qui oggi in Senato, la casa dei cittadini e delle cittadine, le cui porte sono sempre aperte”.

“Il valore della presenza femminile è un valore aggiunto ovunque – ha dichiarato la senatrice Alessandra Maiorino –. In questo caso parliamo di saperi e di saper fare che spesso, nel corso della storia, sono rimasti nascosti dietro le porte delle case. Oggi finalmente hanno la possibilità di venire alla luce e hanno bisogno di grande sostegno, perché ovunque ci sono donne impegnate.
Nell’imprenditoria dell’alto artigianato si parla quasi sempre di eccellenza, di qualità, di rispetto, di sostenibilità: un modo di fare impresa e artigianato che rappresenta davvero un fiore all’occhiello del Paese e della società.
È importante per la politica riuscire a dialogare con realtà associative come Le Mani di Napoli. Questo dovrebbe essere il cuore, la linfa della politica: sapere dialogare con una società che ha la capacità di innervare il territorio di conoscenza e, quindi, di democrazia.

Là dove si diffonde benessere, lavoro e competenze specializzate – ha concluso Maiorino – c’è un guadagno per tutti, per l’ambiente e per la collettività. Siamo lieti di aver ospitato oggi questo incontro in Senato, che è e deve restare la casa dei cittadini e delle cittadine, con le porte sempre aperte”.

Nel suo saluto, la senatrice del Partito Democratico Valeria Valente ha ricordato come “l’artigianato artisti-co significhi estro, fantasia, competenza, professionalità, dedizione. Caratteristiche che attraversano tante donne forti, resilienti, di cui ha bisogno sempre di più il mondo delle professioni e anche l’artigianato.
Valorizzare reti, presenze e protagonismo di queste donne è sicuramente un intento meritorio”.

“L’artigianato femminile rappresenta un patrimonio di competenze, valori e visioni che contribuisce in modo significativo alla crescita economica e culturale del Paese – ha spiegato Patrizia Maggia, presidente dell’Agenzia Lane d’Italia –. Le donne artigiane sono sempre più protagoniste di un settore che coniuga tradizione e innovazione, identità e ibridazione, storia e futuro. Anche gli stakeholder del settore, a livello nazionale e internazionale, sono sempre più rappresentati da professioniste preparate e appassionate, con una grande vocazione alla condivisione delle esperienze.
Come Agenzia Lane d’Italia, siamo impegnati a valorizzare il patrimonio dell’artigianato al femminile, sostenendo percorsi di formazione, innovazione e internazionalizzazione che rafforzino la presenza delle donne – con grande attenzione alle giovani – nei mestieri d’arte e promuovano un modello di sviluppo fondato sulla qualità, sulla sostenibilità e sulla cultura del saper fare”.

“La presenza femminile è sempre preziosa – ha sottolineato Giancarlo Maresca, presidente de Le Mani di Napoli –. L’aspetto migliore della civiltà moderna ha portato al riconoscimento delle donne, che oggi hanno grande possibilità di espressione. Subito si riconosce la mano femminile: nella donna c’è qualcosa di speciale, che è lo stile. E noi non vogliamo rinunciare a questo patrimonio dell’umanità”.

Raccogliere l’eredità di suo padre, maestro dell’alta sartoria, non è stato per Cristina Dalcuore soltanto un gesto di continuità familiare, ma un atto di responsabilità e di visione.
Nel suo percorso, ha dovuto superare pregiudizi e barriere culturali, affermandosi in un mondo ancora profondamente maschile, dove la fiducia e il riconoscimento si conquistano con impegno, competenza e autenticità.
“L’eccellenza non ha genere – ha sottolineato Dalcuore –. Ogni donna che entra in un laboratorio porta con sé una promessa: che il sapere artigiano non si estingue, ma si rinnova attraverso passione, dedizione e coraggio”.

“L’artigianato femminile rappresenta un patrimonio di competenze, valori e visioni che contribuisce in modo significativo alla crescita economica e culturale del Paese – ha spiegato Elisa Guidi, coordinatrice di Artex – Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana –.
Le donne artigiane sono sempre più protagoniste di un settore che coniuga tradizione e innovazione, identità e ibridazione, storia e futuro. Anche gli stakeholder del settore, a livello nazionale e nternazionale, sono sempre più rappresentati da professioniste preparate e appassionate, con una grande vocazione alla condivisione delle esperienze.

Come Artex siamo impegnati a valorizzare il patrimonio dell’artigianato al femminile, sostenendo percorsi di formazione, innovazione e internazionalizzazione che rafforzino la presenza delle donne – con grande
attenzione alle giovani – nei mestieri d’arte e promuovano un modello di sviluppo fondato sulla qualità, sulla sostenibilità e sulla cultura del saper fare”.

In chiusura, il direttore generale dell’associazione Le Mani di Napoli, Damiano Annunziato, ha ricordato che “oggi non abbiamo solo parlato di artigianato: abbiamo parlato di donne, di identità, di futuro.
Abbiamo ascoltato storie di coraggio, di creatività, di imprenditoria autentica. Le Mani di Napoli non sono soltanto mani che creano, ma menti che pensano, cuori che guidano, persone che costruiscono”.
“Il valore dell’artigianato femminile – ha aggiunto – non è una nicchia da proteggere, ma una risorsa strategica per lo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro territorio.
Oggi abbiamo acceso una luce: domani tocca a noi far sì che continui a brillare, per Napoli, per il Sud, per tutte le donne che fanno dell’artigianato non solo un mestiere, ma una forma di libertà”.

Erano presenti inoltre Lucia Cimmino, imprenditrice del settore moda; Raffaella Auriemma, giornalista e coordinatrice dei lavori; Alessia Bianchi, curatrice e designer; Elisa Giovannetti, docente ed esperta di
politiche culturali; Daniela Albano, esperta di artigianato artistico; Barbara Cornitel, stilista e designer; Rossella Morigi, docente e storica delle arti applicate; Michela Turri, maestra orafa; Tiziana Mignona,
imprenditrice e consulente di settore. (17/10/2025-ITL/ITNET)

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