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DONNE E SINDACATO - CONGRESSO UILP : BARBAGALLO (SEGR. GEN.) "CONDIZIONE ANZIANE NON PIENAMENTE COMPRESA, NE' ADEGUATE AZIONI INTRAPRESE PER COLMARE I TANTI DIVARI"

(2022-07-11)

  "La Uil e la Uilp sono impegnate per costruire una organizzazione sempre più a misura di donne e di uomini." Così il Segretario Generale della UILP, Carmelo Barbagallo, che ha presentato al 12° Congresso della UILP i risultati dell'impegno sulla rappresentanza sindacale "Oggi, dopo lo svolgimento di tutti i Congressi regionali Uilp, abbiamo 9 Segretarie su 21 Strutture regionali e delle Province autonome. Un buon risultato, ma dobbiamo proseguire. Dobbiamo accrescere la rappresentanza delle donne negli organismi sub regionali e la partecipazione delle donne alle attività nei territori."

E Barbagallo ha spiegato "Le motivazioni e le modalità di adesione alla Uilp possono essere diverse per uomini e donne. Gli uomini che si iscrivono alla Uilp, spesso sono stati lavoratori iscritti alla Uil. Più frequentemente, inoltre, vivono l’età della pensione come età ‘vuota’. Per le donne è invece più frequente iscriversi alla Uilp senza un passato di iscrizione o di militanza sindacale alle spalle. 
Vorrebbero inoltre vivere l’età della pensione come momento in cui poter finalmente disporre di maggior tempo libero, mentre è spesso ancora piena di impegni familiari e di cura nei confronti di giovani e anziani.
Per promuovere una presenza attiva delle donne nella Uilp, dobbiamo quindi rendere la nostra organizzazione più aperta e proporre modalità di partecipazione all’attività sindacale più adeguate alle loro esigenze. Dobbiamo anche valorizzare meglio nell’azione quotidiana del nostro Sindacato il grande patrimonio di sapere e di memoria delle donne anziane.

Abbiamo fatto significativi passi avanti nel portare una ottica di genere nelle nostre analisi e nelle nostre piattaforme rivendicative, nella nostra contrattazione territoriale. Oggi, le nostre proposte, elaborate anche insieme alla Uil, sono pensate per le donne e per gli uomini e sono rivolte alle donne e agli uomini.
Abbiamo dedicato attenzione anche al linguaggio. Così come abbiamo scelto di mettere la ‘scevà’ (?) nel titolo di questo Congresso, analogamente all’interno del nostro Statuto e del nostro Regolamento, le cariche sono tutte declinate al maschile e al femminile. Seguendo questa impostazione,  proponiamo ora alla Uil la modifica del termine ‘Collegio dei probiviri’ in ‘Collegio di garanzia’ nei documenti statutari e regolamentari dell’Organizzazione. Sono cambiamenti apparentemente di forma ma che evidenziano che il nostro Sindacato è un Sindacato a misura di donne, uomini, a misura di persone. Questo lo stiamo facendo in un momento in cui in tutto il mondo i diritti civili conquistati vengono attaccati. Come negli Stati Uniti, dove questo attacco è sfociato nell’eliminazione del diritto federale all’aborto.
C’è infatti ancora molto da fare, all’interno e all’esterno della nostra organizzazione, per ottenere risultati concreti e migliori politiche sovranazionali, nazionali e locali. Il cammino verso una vera democrazia paritaria, verso una vera uguaglianza di opportunità per donne e uomini, è ancora lungo.

La specificità femminile della condizione anziana non è ancora pienamente compresa dalle istituzioni, dalla politica, dai media, né sono adeguate le azioni intraprese per colmare i tanti divari ancora esistenti, per contrastare i pregiudizi e la doppia discriminazione che colpisce le donne anziane, in quanto donne e in quanto anziane .
Le donne anziane vivono più a lungo degli uomini, ma hanno maggiori probabilità di vivere gli ultimi anni di vita in condizioni di salute non buona.
Hanno maggiori probabilità di restare sole. Sono a maggior rischio di esclusione digitale. Hanno redditi e trattamenti pensionistici mediamente più bassi degli uomini" ha fatto presente il Segretario Generale della UILP.

Il divario pensionistico tra donne e uomini è infatti ancora molto significativo e vale praticamente per tutte le gestioni, per tutte le tipologie di pensioni e per tutte le classi di età.
Gli uomini rappresentano il 48% del totale dei pensionati, ma percepiscono il 56% dei redditi pensionistici. I trattamenti pensionistici delle donne sono più bassi di quelli degli uomini del 30% circa: 16.233 euro annuo lordi contro 22.351 (dati Istat 2020).
Più le pensioni sono di importo elevato, minore è il numero delle donne che le percepiscono. Nelle fasce di reddito oltre i 1.500 euro mensili lordi, le pensionate rappresentano il 34,8% del totale delle donne, mentre i pensionati rappresentano il 56,4% del totale degli uomini.
Superare questo gap è obiettivo primario della Uil e della Uilp.

In primo luogo, il divario va affrontato a monte, a partire dal divario  retributivo e occupazionale, ancora molto consistente, e dai tanti aspetti economici, culturali, sociali e politici che lo determinano. A definire il futuro importo della pensione sono infatti il numero di anni di lavoro, il numero di contributi, l’entità delle retribuzioni.
È quindi indispensabile partire dal lavoro e trattare il tema nel suo complesso.

Per questo, serve anche un significativo potenziamento dei servizi e dei sostegni per la cura di bambini e anziani. Il Pnrr può essere una opportunità, da sfruttare e da monitorare nel modo migliore. E serve una più equa distribuzione del lavoro domestico e di cura tra donne e uomini, attuando un cambio culturale profondo.

"Il sistema previdenziale italiano non è amico delle donne" ha sottolineato Barbagallo, sottolineando " La legge Monti Fornero ha introdotto per le donne un vero scalone e molte delle misure di flessibilità introdotte negli anni successivi (Quota 100, Quota 102 o la stessa Ape sociale) sono state utilizzate in maggioranza da uomini, perché le donne fanno più fatica a raggiungere i requisiti contributivi richiesti, che implicano carriere lunghe e continue. Parallelamente, utilizzare Opzione donna ha comportato penalizzazioni negli importi di pensione".

Infine, ha fatto presente Barbagallo:
"Nelle proposte di riforma del sistema pensionistico che stiamo portando avanti come Uil e Uilp teniamo conto di questi elementi e chiediamo di introdurre correttivi per quanto riguarda la contribuzione durante la vita lavorativa, con un maggiore riconoscimento anche ai fini previdenziali dei periodi di maternità, dei periodi di congedo parentale, del lavoro di cura, sia nei confronti dei bambini, sia nei confronti delle persone anziane, che, come già detto, continua a ricadere essenzialmente sulle donne."

E, d'altra parte, ha aggiunto, "La Quattordicesima, inoltre, misura fortemente voluta dalla Uil e dalla Uilp, grazie alle sue caratteristiche e in particolare grazie al requisito del reddito individuale, ha interessato moltissime donne, circa due terzi del totale dei beneficiari, contribuendo quindi anche a ridurre in parte il divario pensionistico." (11/07/2022-ITL/ITNET)

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