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ITALIANI ALL'ESTERO - ASSEMBLEA CGIE - ON. MERLO(MAIE-GRUPPO MISTO):"NO RIFORMA COMITES CGIE. VOTO ITALIANI ALL'ESTERO CI SARA'. OPZIONE INVERSA E VOTO IN CONSOLATO. PESIFICATION PROBLEMA GRAVISSIMO"
Nel confronto fra gli ultimi Governi, il Governo del Presidente Letta ne esce meglio degli altri, secondo il Presidente del MAIE, on. Ricardo Merlo intervenuto all'Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, che afferma "almeno si vede un cambio di atteggiamento". Il Parlamentare del MAIE dichiara, d'altra parte, di condividere - assieme agli altri 20 rappresentanti del Movimento - la maggioranza delle cose che ha detto il Segretario Carrozza (ndr: nella relazione di apertura) Soprattutto - aggiunge il deputato della Circoscrizione Estero - per quanto riguarda la metodologia del voto, noi siamo d'accordissimo che l'inversione dell'opzione (ndr: richiesta di partecipazione alle elezioni) potrebbe essere la soluzione definitiva per evitare tutto quello che è successo. Come MAIE, inoltre Merlo ventila anche un'altra ipotesi: la possibilità di votare in Consolato in città come Rosario, Buenos Aires, San Paulo, Toronto, dove ci sono tanti italiani. Costoro pur non avendo presentato la richiesta all'ultimo momento potrebbero decidere di andare a votare in Consolato.
Quanto alle elezioni di Comites e CGIE: dice Merlo "I consiglieri dei comites non ce la fanno più! Sono già 10 anni che questi organismi importantissimi per la collettività italiana, perchè a noi servono come raccordo con tutti gli italiani che vivono in tutto il continente. ....Il parlamentare che si scaglia contro "alcuni, soprattutto alcuni eletti all'estero anche nella legislatura precedente che hanno fatto proposte di legge per eliminare istituzioni così importanti come CGIE e COMITES"
Per quanto riguarda le elezioni politiche, poi, io sono praticamente d'accordo con tutte le criticità (ndr: del voto all'estero), con tutte le cose che dobbiamo cambiare". Anche se sostiene "veramente queste elezioni sono state diverse da quelle del 2008. Nel 2008 è stata veramente una vergogna. Iio parlo del caso dell'Argentina e qua voglio sottolineare il lavoro che ha fatto l'Ambasciatore Latella in Argentina per garantire la trasparenza dell'elezione."
Circa le riforme "non sono d'accordo con l'amico Micheloni che ho sentito molto pessimista...."Ho parlato anche con alcuni colleghi che hanno presentato proposte per eliminare la circoscrizione estero, nessuno ha, però, detto di voler eliminare il voto all'estero".
Infine, uno sguardo ai problemi dei pensionati in Argentina: "Signor Vice Ministro... dal 2011 a oggi i nostri pensionati, quasi 33.000 italiani che percepiscono una pensione di 200-300 euro, ed alcuni vermante non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese - prendono per la politica dei cambi che ha deciso il governo argentino, il 50% in meno delle pensioni. Cioè l'euro arriva in Argentina, il governo fa un cambio che dice che il valore della moneta e questi pensionati non solo non possono ricomprare gli euro, devono ricorrere a un mercato nero praticamaente ufficiale in Argentina, dove l'euro costa il doppio di quello che loro percepiscono. Quindi oggi i 33.000 pensionati italiani in Argentina percepiscono di 200-300 euro, la metà del loro valore." (VEDI: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=14491)."(02/07/2013-ITL/ITNET)