Direttore responsabile Maria Ferrante − giovedì 28 marzo 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

SICUREZZA SOCIALE - DA REDDITO CITTADINANZA A MIA - MIN. WELFARE CALDERONE: AL LAVORO PER APPROFONDITO CONFRONTO TECNICO CON ALTRI MINISTERI, REGIONI, COMUNI...NO PRIMO DRAFT TESTO NORMATIVO RIFORMA

(2023-03-07)

Il ministero del Lavoro, a fronte di articoli giornalistici che davano per gia' pronto il testo della riforma del reddito di cittadinanza - il MIA - si è affrettata a precisare che:

"che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è al lavoro per portare il provvedimento all’esame del Consiglio dei Ministri". Tuttavia, "Si tratta di una materia che necessita di un approfondito confronto tecnico con altri ministeri, le regioni, i comuni e gli enti competenti e che non permette, ad oggi, di considerare un primo draft dell’intervento normativo come valido testo di riferimento per la riforma". In sostanza, una bozza del provvedimento da sottoporre all'attenzione degli altri Ministeri, regioni....

Una bozza del MIA, ovvero Misura di Inclusione Sociale, che sostituirà il Reddito di Cittadinanza, definito in 12 punti:

BENEFICIARI:

Una stretta dovrebbe arrivare sul tetto Isee, che dovrebbe scendere a 7.200 eur. Con il reddito di cittadinanza il tetto previsto è di 9.360 euro.

- La residenza scenderà da dieci a cinque anni.

L'universo di riferimento verra' diviso in due categorie:

- le famiglie con over 60, minori o disabili e quelle povere tout court.

- nel nuovo sussidio tutti i componenti il nucleo familiare maggiorenni ovvero minorenni che abbiano adempiuto agli obblighi scolastici, e con almeno 16 anni saranno tenuti all'obbligo di partecipazione attiva, formazione e lavoro  se non impegnati in un percorso di studi.

- Dall'obbligo ne  sono esclusi i beneficiari della Mia over 60, nonché i componenti con disabilità grave.

- possono essere esonerati dall'obbligo i componenti con carichi di cura, ovvero con figli minori di tre anni di età o disabili in condizioni di gravità.

"Il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il primo componente adulto del nucleo familiare ed è incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne che non usufruisca dell'assegno unico e universale, fino a un massimo di 2,1 ed ulteriormente elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.
I componenti minorenni o maggiorenni che usufruiscono dell'assegno unico e universale non sono conteggiati nella scala di equivalenza e, per ciascuno di essi, è riconosciuto un importo mensile della Mia in misura fissa, pari ad euro 50.

Non sono conteggiati, altresì, nella scala di equivalenza i componenti per tutto il periodo in cui essi risiedono in strutture a totale carico pubblico".

La VARIABILE TEMPO:

Il reddito di cittadinanza potrà essere chiesto fino al 31 agosto 2023 e comunque potrà essere erogato al massimo solo fino a fine anno.

Si partirà, dunque, con la nuova normativa da Settembre 2023 con l'applicazione del MIA per le 440 mila famiglie che perderanno il Reddito di Cittadinanza come previsto dalla legge di Bilancio 2023 in quanto occupabili.

- Le famiglie senza persone occupabili dovrebbero beneficiare del MIA per 18 mesi, mentre per la seconda domanda dovrebbero poterne beneficiare per 12 mesi. E l'attuale contributo per l'affitto dovrebbe essere fissato in un massimo di 280 euro al mese

- Le famiglie con persone occupabili  potrebbero beneficiarne per un anno (ma si parla anche di 7 mesi) con una prima domanda e per 6 mesi per la seconda domanda. E per poterne beneficiare una terza volta dovrebbe passare un intervallo di un anno e mezzo.
Il sussidio potrebbe essere mantenuto solo a fronte  di retribuzioni di 3 mila euro l'anno per tutti i tipi di lavoro dipendente.

Il nuovo sistema dovrebbe essere pensato per spingere le persone quanto più possibile a cercarsi un lavoro estendendo la possibilità di mantenere l'assegno a fronte di retribuzioni fino a 3mila euro l'anno a tutti i tipi di lavoro dipendente.

QUANTUM:

L’importo dell’assegno cambierà:

- sarà pari a 500 euro al mese per i non occupabili, ovvero le famiglie con figli minori o disabili o con over 60 nel nucleo.

- sarà invece  pari a 375 euro per gli occupabili, ovvero single o nuclei senza figli o anziani.

- La quota per l’affitto, che oggi vale 280 euro, diventerà l’importo massimo ottenibile. Sarà, quindi scalabile.

In ogni caso, la bozza di legge potrebbe cambiare. Il prossimo 9 marzo si riunirà' il Consiglio dei Ministri ed in quella sede la bozza potrebbe subire modifiche, permettendo soprattutto, ulteriori valide precisazioni rispetto al quantum. (07/03/2023-ITL/ITNET)


Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07