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RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA NEL MONDO - V.MIN.CIRIELLI (MAECI) IN FRIULI ": A TRIESTE LA SCIENZA SI TRADUCE IN SVILUPPO E TECNOLOGIE GRAZIE A PARCHI COME AREA SCIENCE". I TEMI AMBIENTALI TRANS-FRONTALIERI

(2023-11-15)

  Il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, ha partecipato, insieme al Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, all’evento “Trieste: la scienza per l’Agenda 2030” organizzato nel quadro della campagna #InsiemepergliSDG a Trieste in programma dal 15 al 18 novembre 2023.

All’evento hanno preso parte il Presidente di Area Science Park e del Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia, Caterina Petrillo, l’Assessore regionale all’Ambiente, all’Energia e allo Sviluppo Sostenibile Fabio Scoccimarro, oltre che i Direttori delle organizzazioni internazionali del Polo scientifico di Trieste: ICTP, TWAS, ICGEB, IAP e OWSD.

Nel suo intervento di chiusura, il Vice Ministro Cirielli ha dichiarato che “Trieste è città della scienza e della cooperazione scientifica che, anche grazie alla presenza del Polo scientifico internazionale, mette a disposizione ricerca e formazione a sostegno dei paesi più vulnerabili, a partire dall’Africa dove l’Italia è impegnata con iniziative per garantire crescita, stabilità e sviluppo nella prospettiva del Piano Mattei”.

Trieste è espressione di un territorio che integra ricerca, innovazione e industria all’interno di una regione dinamica in cui la scienza si traduce in sviluppo e tecnologie grazie a parchi industriali come l’Area Science Park. È in questa ottica che il Ministero degli Esteri, insieme al Ministero dell’Università e della Ricerca, sostiene il Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli-Venezia Giulia quale rete per valorizzare il territorio favorendo il collegamento tra le realtà scientifiche e quelle economiche”.

Nel pomeriggio, il Vice Ministro Cirielli ha visitato le sedi del Polo scientifico internazionale di Trieste, che riceve finanziamenti dal Governo italiano per 35 milioni di Euro, di cui quasi 15 dal MAECI, per la realizzazione di importanti attività di formazione scientifica e di ricerca a favore dei Paesi del Sud Globale.

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SCOPO DELL'INIZIATIVA: la campagna è  nata per valorizzare le esperienze locali che le città realizzano per l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Da ottobre 2020, l’iniziativa propone attività di formazione e didattica, politica partecipativa, cittadinanza attiva, gioco e creatività per promuovere i messaggi della campagna e partecipazione sul territorio. In tre anni, #InsiemepergliSDG ha toccato Bari, Teramo, Roma, Prato, Cremona, Milano, Siena, Brescia e Bergamo. Nel 2023, oltre a Trieste, la campagna farà tappa anche a Napoli per accendere i riflettori sul ruolo delle città portuali italiane quale finestra sul Mediterraneo.

La tappa di Trieste è dedicata all’importante contributo che la città offre agli SDG grazie alla presenza del suo polo scientifico internazionale, che raccoglie prestigiose istituzioni di ricerca e di formazione che garantiscono a ricercatori provenienti dai Paesi del Sud Globale l’accesso alle migliori conoscenze scientifiche e alle tecnologie che hanno un impatto importante sulla salute, l’ambiente e la sicurezza alimentare dei Paesi di origine.

L’Italia è da sempre il principale sostenitore di un modello multilaterale di diplomazia scientifica e Trieste è luogo protagonista di questa tradizione di dialogo e inclusione..

Alla fine dell’incontro:  l’inaugurazione dell’installazione*.  *La campagna #InsiemepergliSDG prevede una serie di installazioni itineranti che hanno l’obiettivo di informare e responsabilizzare i visitatori sugli obiettivi di sviluppo sostenibile e sul ruolo che individuo può svolgere per il loro raggiungimento. A Trieste le installazioni saranno ospitate dal 15 al 18 novembre presso il Salone degli Incanti, dove i volontari di Save the Children Italia organizzeranno anche attività didattiche e laboratori. L’accesso è gratuito.

La tappa triestina dell’iniziativa si concluderà il 18 novembre con un incontro dal titolo “Le città portuali italiane: finestra sul Mediterraneo” in programma presso la Sala Luttazzi, Magazzino 26 di Porto vecchio.
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La proficua collaborazione tra Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia in particolare per lo sviluppo delle tecnologie legate all'idrogeno green, la firma della Carte di Trieste nell'ambito degli Stati generali dello sviluppo sostenibile dell'Alto Adriatico e dell'Europa centrale, la cui prossima edizione è prevista a marzo del 2024 e le nuove prospettive legate alla cooperazione internazionale per la tutela dell'ambiente.
Sono questi i principali temi ambientali transfrontalieri affrontati dall'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente ed energia Fabio Scoccimarro e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, nell'incontro avvenuto dopo la loro partecipazione al convegno "Trieste: la scienza per l'agenda 2030".

"Si tratta di temi per i quali è fondamentale che vi sia una forte collaborazione con gli Stati vicini, in modo da rendere più efficaci le strategie per affrontare i cambiamenti climatici e i loro effetti - ha spiegato Scoccimarro -. L'ambiente non ha infatti confini e anche se il Friuli Venezia Giulia punta ad essere la prima regione a raggiungere gli obiettivi previsti dal green deal europeo, è fondamentale la condivisione di buone pratiche con gli Stati limitrofi".

Per quanto riguarda le nuove prospettive di collaborazione transfrontaliera, Scoccimarro ha chiesto e ottenuto da Cirielli "il supporto del Ministero degli affari esteri per il progetto comunitario North Adriatic maritime incident response system (Namirs), coordinato dall'Iniziativa centro europea (Ince-Cei), che punta a prevenire i disastri marittimi nel mare Adriatico settentrionale attraverso una migliore preparazione e una maggiore capacità di risposta a livello transnazionale. Una progettualità che si inserisce nel conteso del sistema di Protezione civile europeo e che prevede, proprio tra pochi giorni, un'esercitazione congiunta interforze alla quale parteciperà anche il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare Nello Musumeci".

Il viceministro e l'assessore hanno infine affrontato il tema della creazione di una Fondazione transnazionale per la tutela dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile della macroregione Alpino-Adriatica. "Un organismo che avrà come obiettivo la protezione e valorizzazione delle risorse naturali, lo sviluppo di attività produttive a basso impatto ambientale in tutti i settori, la mobilità sostenibile, la conservazione dell'ambiente marino con la promozione della "bleu economy" e la difesa dei territori dagli eventi climatici estremi, anche attraverso lo sviluppo dell'economia circolare".
(15/11/2023-ITL/ITNET)

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