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ECONOMIA ITALIANA - REPORT CENSIS: FLUSSI TURISTICI ED EXPORT DUE CAPISALDI DELL'ECONOMIA ITALIANA. MA L'IMPATTO DEL TURISMO SU REALTA' URBANISTICHE MAGGIORI CITTA' E' FORTE
(2023-12-01)
FLUSSI TURISTICI ED EXPORT: due ambiti analizzati dal Report del CENSIS che rappresentano un elemento forte dell'economia italiana.
TURISMO: La spesa complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata dai 21,3 miliardi di euro del 2021 ai 44,3 miliardi del 2022 (+108,1%), quella specificamente per le vacanze è salita da 10,4 a 26,6 miliardi di euro (+155,9%), quella del turismo per motivi culturali e verso le città d’arte è lievitata da 3,3 a 12,4 miliardi di euro (+274,9%).
A fonte di questi imponenti flussi turistici, è avvenuta una ricomposizione dell’industria ricettiva italiana. Nel giro di dieci anni, tra il 2012 e il 2022, il numero dei posti letto disponibili nelle strutture di ospitalità è aumentato complessivamente del 9,2%, fino a superare i 5,2 milioni. Si osserva un'espansione significativa della ricettività nelle strutture a 5 stelle e 5 stelle di lusso (+45,2%), e in misura più contenuta in quelle a 4 stelle (+13,9%).
Gli esercizi extra-alberghieri registrano una variazione positiva del 17,8%. In particolare, l’incremento del numero dei posti letto negli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale è stato del 52,9%. Un fenomeno che riguarda soprat-tutto i centri storici delle città d’arte, tenuto conto che il 45,8% dei viaggiatori stranieri venuti in Italia per le vacanze nel 2022 lo ha fatto per ragioni culturali o per visitare appunto una città d’arte.
EXPORT: Nei primi otto mesi di quest’anno il valore delle esportazioni italiane ha già superato i 400 miliardi di euro, segnando un incremento del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. A fine anno potrebbe essere superato il livello dello scorso anno (615 miliardi di euro). Più della metà del valore dell’export è realizzato all’interno dell’Unione europea (216 miliardi di euro nei primi otto mesi), ma l’incremento delle esportazioni dirette verso i Paesi extra-Ue nel periodo considerato è superiore alla media: +5,2%.
Nei confronti degli Stati Uniti l’incremento è del 5,6%, il valore esportato in Cina è cresciuto del 30,0%, per i Paesi Opec l’aumento è del 10,2%. In questa fase non si è ridimensionato il protagonismo dei territori e delle città nell’economia dei flussi, dunque. Tuttavia, il patto faustiano tra le città e il turismo (e i suoi ritorni economici) ha assunto ormai un profilo critico.
Nel 2022 gli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri hanno registrato 25,8 milioni di arrivi, di cui 9,5 milioni da parte di viaggiatori nazionali e 16,3 milioni da parte di viaggiatori esteri. Roma ne ha accolti oltre 7 milioni, Milano e Venezia più di 4 milioni ciascuna. Il totale dei pernottamenti che si riferiscono ai maggiori dieci comuni ha raggiunto nel 2022 i 72 milioni, in progressivo avvicinamento agli 82 milioni registrati nel 2019, prima della pandemia.
In termini di pressione sul perimetro delle dieci città, è come se ci si confrontasse, nel caso degli arrivi, con una popolazione insistente pari a tre volte la popolazione residente e, nel caso delle presenze, con una popolazione insistente pari a otto volte quella residente. Città porose, dunque, senza però la capacità di esprimere reali processi di innovazione urbanistica. Con il rischio di diventare frequentemente teatro di fenomeni di inselvatichimento e degrado. (01/12/2023-ITL/ITNET)
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