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UNIVERSITA' ITALIANE NEL MONDO - COOPERAZIONE E TERZO SETTORE - AL VIA AL POLITECNICO DI TORINO EXECUTIVE MASTER PER PROGETTISTI E MANAGER DI SISTEMI DI SVILUPPO LOCALE

(2024-02-20)

Al via l’Executive Master per la formazione di progettisti e manager di sistemi di Sviluppo Locale al Politecnico di Torino. Innovazione sociale e tecnologica per la cooperazione e il terzo settore al centro del percorso didattico promosso dalla Scuola Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino

Sarà multi-disciplinare e professionalizzante il percorso dell’Executive Master “Innovazione Sociale e Tecnologica per la Cooperazione e il Terzo Settore” promosso dalla Scuola Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino per l’Anno Accademico 2023/2024 coordinato dalla professoressa Francesca Montagna del Dipartimento di Inge-gneria Gestionale e della Produzione-DIGEP.

Fondazione CRT ha sostenuto l’iniziativa, ideata e programmata nel suo percorso formativo insieme a Fondazione Terzjus, Legacoop Piemonte, Confcooperative, e Forum Terzo Settore.

Venerdì 9 febbraio, presso il Salone d’Onore del Castello del Valentino, si è svolto l’Opening Day con i saluti istituzionali del Rettore Guido Saracco e del Direttore della Scuola Master e Formazione permanente dell’Ateneo Paolo Neirotti. Sono seguiti una tavola rotonda, a cui hanno preso parte Anna Di Mascio del Forum Terzo Settore, Antonio Fici, Direttore Scientifico per Terzius, Luigi Bobba, Presidente Terzius, e Dimitri Buzio, Presidente Legacoop Piemonte,
l’introduzione al corso a cura della professoressa Francesca Montagna e le conclusive presentazioni dei nuovi iscritti al Master.

Nel suo discorso di apertura il Rettore Guido Saracco ha dichiarato: “Crediamo molto nell’importanza di una adeguata offerta formativa di alto livello per il terzo settore, che secondo le nostre valutazioni è ancora carente e poco diffusa. Il settore no profit continua ad aumentare la sua presenza e il suo peso specifico sul mercato, oltre ad essere porta-tore di valori che si differenziano da quelli propri della cultura d’impresa e che invece sono più affini alle missioni dell’università. È per questo che vogliamo contribuire alla crescita di questo settore mettendo in campo tutto il know
how di cui disponiamo per formare le figure chiave che ancora mancano alla sua maturazione ed evoluzione”.

Pensato per chi intende progettare sistemi di sviluppo locale, il corso di studi dedica particolare attenzione ai temi dell’accessibilità, inclusività e sostenibilità, investendo quindi sulle nuove tecnologie e sugli strumenti per il mana- gement e l’imprenditorialità.

Obiettivo della proposta didattica, formare una figura necessaria, ma ancora poco diffusa, che unisca competenze tecniche, di progettazione e tecnologiche, sociologiche e antropologiche, di diritto, economiche e gestionali. Una figura che accompagni, co-progetti e co-gestisca prodotti, servizi, processi organizzativi e business model scalabili a servizio del territorio e con rilevante impatto sociale.
La sfida professionale sarà quella di comprendere i processi operativi del contesto organizzativo, della catena del valore e dell’ambiente competitivo e di settore, e di conoscere i paradigmi di innovazione per confrontarsi con l’impatto delle tecnologie emergenti sulla società e il territorio.

Si tratta di un’opportunità importante di crescita, personale, per aziende e organizzazioni: ogni discente, una volta acquisite le competenze tecnologiche e di analisi di base, potrà condurre le attività in sinergia con il territorio, facendo leva sui processi decisionali, operativi e i bisogni associati al sistema di sviluppo locale. Un’attenta comprensione del contesto economico, giuridico e sociale di riferimento permette infatti di inquadrare i problemi decisionali che si verificano in ambienti organizzativi complessi, multi-stakeholder e partecipati, quanto la comprensione degli elementi organizzativi, di operation e trasformativi consente di definire i processi di Governance e Capacity Building necessari all’evoluzione e sviluppo delle organizzazioni cooperative, sociali e del Terzo Settore.

Sono questi percorsi che implicano creatività, innovazione e imprenditorialità: il Master, con la sua offerta didattica, assicura ai partecipanti competenze utili per interpretare e gestire il cambiamento, generare nuove soluzioni e definire una profonda trasformazione culturale.

Francesca Montagna – Coordinatrice dell’Executive Master ha sottolineato “Il Terzo settore ha nel tempo acquisito un ruolo fondamentale in diversi ambiti, con un valore percentuale sul PIL del nostro paese non trascurabile. Le dimen-sioni e il portato valoriale del Terzo Settore e dell’esperienza cooperativa italiana costituiscono una forza su cui imperniare azioni future per la trasformazione e lo sviluppo di territori e sistemi locali. D’altro canto l’imprenditorialità
no-profit e cooperativa presenta caratteristiche di fragilità di fronte a un contesto e un momento di mutamento profondo, in virtù della Riforma del Terzo Settore, ma anche in relazione alle tecnologie che stanno permeando l’intero tessuto economico sociale. Questo percorso di Master, unico in Italia, per mutli-disciplinarietà nei contenuti e approccio progettuale, può contribuire a fornire le competenze per interpretare il contesto economico, sociale e normativo, interpretare e gestire il cambiamento, generare nuove soluzioni, dare avvio a una profonda trasforma-zione culturale a cui tutti siamo chiamati”.

Luigi Bobba – Presidente Fondazione Terzjus partecipante alla ideazione e progettazione di questo Executive master del Politecnico di Torino., ha evidenziato  "La novità di questa offerta formativa consiste proprio nella interazione virtuosa tra innovazione sociale e innovazione tecnologica come originale risorsa per la messa in opera di servizi per lo sviluppo locale attraverso l'azione di manager e quadri del Terzo settore e della cooperazione. Questa caratteristica distintiva - unica nel suo genere in Italia - fa di questo Executive Master una proposta formativa finalizzata a svilup-pare le competenze necessarie per ideare soluzioni efficaci nel rispondere in modo più personalizzato ai crescenti bisogni di inclusione ed equità sociale, coinvolgendo pienamente le comunità di riferimento”. 

Infine, Dimitri Buzio – Presidente di Legacoop Piemonte ha stigmatizzato “L’economia sociale, di cui la cooperazione e il terzo settore costituiscono un’ampia fetta, ha dimostrato in questi anni di essere un soggetto importante che ha favorito la crescita economica ed occupazionale. Un ruolo che l’Action Plan proposto dalla Commissione Europa conferma dando pieno riconoscimento a questo modello che ora è chiamato a rafforzare se stesso e il proprio ruolo
nel mercato. In questo senso l’Executive Master rappresenta una importante opportunità di accrescimento delle competenze professionali e sviluppo di capacità manageriale per i soci delle nostre imprese. Come Legacoop Piemonte inoltre abbiamo voluto mettere a disposizione borse di studio rivolte alle cooperatrici per favorire un protagonismo di genere che si esprima non solo nell’acquisizione di nuove competenze ma anche in una maggior partecipazione alla governance aziendale”.

“Speriamo di poter trasmettere ai partecipanti, e futuri dirigenti di enti del terzo settore e cooperativi l’idea del diritto come opportunità piuttosto che come limite. Gli istituti giuridici, quali gli enti del terzo settore e cooperativi, dovrebbero essere intesi come efficaci strumenti di progettazione di attività di interesse generale ed utili veicoli di perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Mettere insieme competenze giuridiche e tecnico-organizzative aiuta a comprendere questo messaggio. Da qui l’unicità di questo Master”. L'auspicio di Antonio Fici, membro del Comitato Scientifico dell’Executive Master

Anna Di Mascio – Forum Terzo Settore ha, poi, fatto presente “Come rilevato dai dati Istat – Strutture e profili del TS 2022, il Terzo Settore in Piemonte occupa quasi 73.000 persone che rappresentano un patrimonio di impegno civico e di economia sociale attraverso capacità professionali che non sempre hanno goduto di un equo riconoscimento sociale ed economico. Il Forum si auspica che questo percorso formativo di impronta multidisciplinare possa valorizzare le competenze relazionali e i processi di inclusione sociale del Terzo Settore aumentando le capacità tecnologiche e di management”.(20/02/2024-ITL/ITNET)

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