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LAVORO - LAVORO MINORILE - DALL'OIL : UNIRE LE FORZE PER PORRE FINE AL LAVORO MINORILE IN TUTTE LE SUE FORME. INIZIATIVA COLDIRETTI IN AMBITO UE

(2024-06-25)

Quest’anno, la Giornata mondiale contro il lavoro minorile è stata al centro della  celebrazione del 25° anniversario dell’adozione della Convenzione n. 182 (1999) dell’ILO sulle peggiori forme di lavoro minorile , che, nel 2020, è stata la prima convenzione dell’ILO ad essere ratificata universalmente. Invitando tutti gli Stati membri che non l'hanno ancora fatto a ratificare la Convenzione n. 138, la Giornata mondiale sarà anche l'occasione per ricordare a tutte le parti interessate che devono migliorare l'attuazione dei due principi fondamentali dell'ILO sul lavoro minorile, vale a dire la Convenzione n. 182  *** e la Convenzione n. 138 sull'età minima per l'ammissione all'impiego o al lavoro  (18 anni) del 1973 .

Sebbene nel corso degli anni siano stati compiuti molti progressi nella riduzione del lavoro minorile, negli ultimi anni le tendenze globali si sono invertite e, ora più che mai, è importante unire le forze per accelerare l’azione volta a porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme.   

Con l’adozione del Target 8.7 degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la comunità internazionale si è impegnata ad eliminare il lavoro minorile in tutte le sue forme entro il 2025. I governi di tutto il mondo hanno ratificato le convenzioni dell’ILO sul lavoro minorile (Convenzione n. 182 ratificata da tutti i 187 Stati membri dell’ILO Stati membri e Convenzione n. 138 ratificata da 176 Stati membri) e si sono impegnati ad attuarli. L’appello all’azione di Durban , adottato dai delegati alla quinta conferenza globale sull’eliminazione del lavoro minorile nel 2022, mostra la via da seguire. 

Ora è il momento di rendere l’eliminazione del lavoro minorile una realtà.

In quest'ambito segnaliamo l'iniziativa della Coldiretti :  https://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=78857

Non pochi prodotti  finiscono per essere spacciati per italiani dopo lavorazioni anche minime, grazie all’attuale codice doganale sull’origine dei cibi che permette questo vero e proprio furto d’identità. Uno scandalo contro il quale la Coldiretti ha avviato una mobilitazione per cambiare le regole e affermare in Europa il principio di reciprocità, assicurando che dietro ai cibi che arrivano sulle tavole ci sia un percorso di qualità che riguardi la tutela dei minori, oltre che del lavoro, dell’ambiente e della salute.

Una prima risposta alle richieste di Coldiretti è venuta dall’approvazione da parte del Parlamento Europeo del regolamento proposto dalla Commissione per vietare l’accesso al mercato comunitario alle merci ottenute dal lavoro forzato, che include anche quello minorile. L’accordo attende ora l’ok del Consiglio Ue.
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***Ai fini della presente Convenzione, l’espressione forme peggiori di lavoro minorile comprende:

(a) tutte le forme di schiavitù o pratiche simili, come la vendita e il traffico di bambini, la servitù per debiti, la servitù della gleba e il lavoro forzato o obbligatorio, compreso il reclutamento forzato o obbligatorio di bambini ai fini del loro utilizzo nei conflitti armati;

(b) l'utilizzo, il procacciamento o l'offerta di minori alla prostituzione, alla produzione di materiale pornografico o a rappresentazioni pornografiche;

(c) l'utilizzo, il procacciamento o l'offerta di minori per attività illecite, compresi la produzione e il traffico di droga, come definito nelle pertinenti convenzioni internazionali;

d) un lavoro che, per la sua natura o per le condizioni in cui viene svolto, potrebbe nuocere alla salute, alla sicurezza o alla morale del minore. (25/06/2024-ITL/ITNET)

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