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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - EUROPA/ INAUGURAZIONE CORTE CENTRALE DI MILANO DEL TRIBUNALE UNIFICATO BREVETTI. COMPOSIZIONE, ACCESSO, PATROCINIO. A BREVE ANCHE CENTRO DI MEDIAZIONE E ARBITRATO

(2024-07-01)

Oggi I° luglio 2024 Cerimonia di inaugurazione della Corte Centrale di Milano del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB) nel Palazzo di via San Barnaba 50.

Il TUB è suddiviso in più sedi per garantire una copertura efficace su tutto il territorio dell'Unione Europea. La struttura comprende tre Divisioni Centrali situate a Parigi, Monaco di Baviera e, da giugno 2024, quella di Milano. Sedi centrali che gestiscono le cause principali e più complesse. Ad esempio le problematiche dell'ILVA di Taranto, come ha sottolineato, nel corso dell'inaugurazione ufficiale il Presidente del Tribunale Unificato, Fabio Roia.
Al contempo sono numerose  le Divisioni Locali e Regionali distribuite negli Stati membri che gestiscono le contro-versie relative ai brevetti che coinvolgono principalmente imprese e individui di ciascun Paese.

Tribunale Unificato dei Brevetti

Tornando al TUB: è composto da giudici provenienti da vari Stati membri dell'UE, riflettendo così la diversità giuridica e culturale dell'Unione. Ma per quanto riguarda il diritto applicabile, il tribunale utilizza sia il diritto europeo che il diritto nazionale degli Stati membri, garantendo un approccio armonizzato e coerente nella risoluzione delle contro- versie brevettuali.

Nel tribunale operano sia giudici togati che giudicii tecnici, ovvero esperti legali con una profonda conoscenza del diritto brevettuale,  esperti nelle varie aree tecniche e scientifiche pertinenti ai brevetti. Il che garantisce che le decisioni del tribunale siano basate non solo su una solida interpretazione del diritto, ma anche su una comprensione approfondita degli aspetti tecnici dei brevetti in esame.

Tra i giudici, un numero significativo è di nazionalità italiana sia nelle Divisioni Locali che in quelle Centrali per garantire  la comprensione delle specificità locali, contribuendo così alla coerenza delle decisioni a livello europeo.
Operativamente, il TUB opera principalmente in tre lingue: inglese, francese e tedesco. Tuttavia, per le Divisioni Locali, è possibile utilizzare la lingua ufficiale del Paese in cui si trova la divisione.

A patrocinare i ricorsi al TUB sono avvocati e consulenti in proprietà industriale (sezione brevetti) europei certificati, a seguito di uno specifico corso, European Patent Litigator, garantendo così che solo professionisti qualificati e con un alto livello di competenza e professionalità nei procedimenti possano partecipare alla risoluzione delle controversie brevettuali.

Secondo fonti giudiziarie, attualmente, la durata media dei processi presso il TUB è di circa 12-18 mesi, tempo relativamente breve rispetto ai tribunali nazionali. Ad oggi, il tribunale ha emesso diverse centinaia di sentenze, con una crescente attenzione alle controversie più complesse e significative.

Il contributo di giustizia per avviare un procedimento presso il TUB varia a seconda della complessità e del valore della causa. In generale, le tariffe possono oscillare tra i 12.000 e i 20.000 euro per le cause di valore più elevato.
Mentre i compensi medi per gli avvocati varierebbero notevolmente in base alla complessità del caso, alla durata del procedimento e alla reputazione del legale, tenendo conto del fatto che  la competizione fra studi legali internazio-nali di alto livello richiede un costante aggiornamento professionale e un investimento significativo in formazione e risorse.
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Oltre al TUB, verrà presto attivato un Centro di Mediazione e Arbitrato con sedi a Lubiana e Lisbona, che offrirà alle parti la possibilità di risolvere le controversie brevettuali in modo alternativo e potenzialmente più rapido ed economico rispetto ai procedimenti giudiziari.

La mediazione e l'arbitrato rappresentano strumenti efficaci per la risoluzione delle dispute, consentendo alle parti di trovare soluzioni consensuali o decisioni vincolanti attraverso mediatori e arbitri specializzati.

L'esperienza delle Camere di commercio italiane in materia commerciale:
In ciascuna delle Camere di commercio italiane è attivo un servizio di mediazione (conciliazione) che, basandosi su una procedura unica a livello nazionale, semplice, rapida ed economica offre assistenza a cittadini e imprese per intraprendere con sicurezza la risoluzione stragiudiziale delle controversie.

Da oltre venti anni le Camere di commercio, insieme ad Unioncamere, sono impegnate nella promozione degli strumenti della giustizia alternativa. Uno sforzo che è stato valorizzato dalla legge sulla mediazione civile e commerciale, in base alla quale a partire da marzo 2011 per numerose fattispecie di controversie (in materia di: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione a mezzo stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari) sarà obbligatorio rivolgersi in prima battuta ad uno degli organismi di conciliazione accreditati, tra cui ovviamente le Camere di commercio.

In molti enti camerali è anche presente una Camera arbitrale. L’arbitrato è uno strumento di risoluzione delle controversie di tipo paragiurisdizionale, paragonabile al primo grado della giustizia ordinaria. È regolato dal Codice di Procedura Civile e consiste nell’affidare una decisione (il lodo arbitrale) ad un soggetto privato e neutrale (arbitro) scelto dalle parti in lite. (01/07/2024-ITL/ITNET)

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