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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO -RUSSIA/UCRAINA - EUROPARL APPROVA RISOLUZIONE RIBADENDO POSIZIONI SU INDIPENDENZA, SOVRANITA' E INTEGRITA' TERRITORIALE UCRAINA. ORBAN DA PUTIN NON HA RAPPRSENTATO UE

(2024-07-17)

  Manfred Weber, Andrzej Halicki, Siegfried Mure?an, Tomas Tobé, Željana Zovko, David McAllister, Michael Gahler, Sandra Kalniete, Borys Budka, Seán Kelly, Ewa Kopacz, Andrey Kovatchev, Andrius Kubilius, Adam Jarubas, Rasa Juknevi?ien?, Miriam Lexmann, Miros?awa Nykiel, Virgil-Daniel Popescu, Jacek Protas, Paulius Saudargas, Oliver Schenk, Hélder Sousa Silva, Micha? Szczerba, Alice Teodorescu Måwe, Pekka Toveri, Henna Virkkunen, Micha? Wawrykiewicz, Marta Wcis?o, Bogdan Zdrojewski, Wouter Beke a nome del gruppo PPE;
Iratxe García Pérez, Tonino Picula a nome del gruppo S&D;
Nicola Procaccini, Aurelijus Veryga a nome del gruppo ECR;
Valérie Hayer, Petras Auštrevi?ius, Malik Azmani, Dan Barna, Helmut Brandstätter, Ilhan Kyuchyuk, Nathalie Loiseau, Urmas Paet, Hilde Vautmans, Lucia Yar a nome del gruppo Renew;
Sergey Lagodinsky a nome del gruppo Verts/ALE;
E Merja Kyllönen, Jussi Saramo, Li Andersson, Per Clausen, Hanna Gedin, Jonas Sjöstedt:
hanno approvato una Risoluzione del Parlamento europeo sulla necessità di un sostegno continuo dell'UE all'Ucraina

Il Parlamento europeo,

– viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina e sulla Russia, in particolare quelle approvate a seguito dell'annessione della penisola di Crimea il 19 febbraio 2014 e dell'escalation della guerra russa contro l'Ucraina nel febbraio 2022,

– visto l'articolo 167, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che la Russia porta avanti una guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata su vasta scala contro l'Ucraina dal 24 febbraio 2022, proseguendo quella iniziata nel 2014 con l'annessione della Crimea e la successiva occupazione di parti delle regioni di Donetsk e Luhansk;

B. considerando che l'Ucraina e i suoi cittadini hanno dato prova di ferma determinazione nel difendere con successo il loro paese, nonostante il costo elevato in termini di vittime civili e militari; che la Russia ha intenzionalmente perpetrato atrocità sistematiche e su larga scala nei territori occupati e ha inoltre attaccato indiscriminatamente zone residenziali e infrastrutture civili, il cui esempio più recente è il bombardamento dell'ospedale pediatrico Okhmatdyt; che milioni di ucraini, nel tentativo di sfuggire all'aggressione russa, continuano ad essere sfollati all'interno dell'Ucraina e in altri paesi; che questi comportamenti disumani da parte delle forze russe e dei loro mandatari costituiscono crimini di guerra e crimini contro l'umanità;

C. considerando che l'UE e i suoi Stati membri hanno finora fornito all'Ucraina un contributo di circa 95 miliardi di EUR per l'assistenza finanziaria, umanitaria, ai rifugiati e militare, di cui circa 32 miliardi di EUR di aiuti militari, a cui si aggiungono altri 21 miliardi di EUR che dovrebbero essere assegnati fino al 2025; che la missione di assistenza militare dell'UE (EUMAM) a sostegno dell'Ucraina ha formato oltre 52 000 membri delle forze armate ucraine in materia di formazione interarma e formazione specializzata; che la NATO garantirà all'Ucraina un contributo finanziario annuo di 40 miliardi di USD;

D. considerando che l'UE ha ufficialmente avviato i negoziati di adesione e ha tenuto le sue prime conferenze intergovernative con l'Ucraina e la Moldova il 25 giugno 2024;

E. considerando che Viktor Orbán, primo ministro dell'Ungheria, paese che detiene la presidenza di turno del Consiglio, si è recato in visita in maniera non coordinata e inaspettata nella Federazione russa e nella Repubblica popolare cinese, rispettivamente il 5 e l'8 luglio 2024; che tali incontri non erano stati approvati da alcuna istituzione dell'UE o dagli Stati membri;

1. ribadisce le sue posizioni sul costante sostegno a favore dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e sul fermo impegno dell'UE a fornire sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico per tutto il tempo necessario a garantire la vittoria dell'Ucraina; invita l'UE e i suoi Stati membri ad adoperarsi attivamente per mantenere e conseguire il più ampio sostegno internazionale possibile all'Ucraina;

2. ribadisce che l'Ucraina, in quanto vittima di aggressione, ha il diritto legittimo di autodifendersi conformemente all'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite; ricorda che l'assistenza militare cospicua, seppur ancora insufficiente, fornita dall'UE, dagli Stati Uniti e dai partner che condividono gli stessi principi è pensata per consentire all'Ucraina di difendersi efficacemente da uno Stato aggressore e di ripristinare il pieno controllo su tutto il suo territorio riconosciuto a livello internazionale;

3. accoglie con favore i negoziati di adesione all'UE recentemente avviati con l'Ucraina e la Repubblica di Moldova; ritiene che la loro costante integrazione nell'UE rappresenti un'opportunità geostrategica e democratica e un investimento per un'Europa unita e forte; ricorda che l'adesione all'UE è un processo strettamente meritocratico che implica il rispetto dei criteri per l'adesione all'UE, compresi quelli relativi alla democrazia, allo Stato di diritto, ai valori fondamentali e alla lotta contro la corruzione; rammenta che il processo di adesione richiede un'adeguata assistenza finanziaria e tecnica da parte dell'UE;

4. condanna la recente visita del primo ministro ungherese Viktor Orbán alla Federazione russa; sottolinea che durante tale visita Orbán non ha rappresentato l'UE e ritiene che la visita costituisca una palese violazione dei trattati e della politica estera comune dell'UE, compreso il principio di leale cooperazione; pone l'accento sul fatto che il primo ministro ungherese non può pretendere di rappresentare l'UE quando ne viola le posizioni comuni; ritiene che a tale violazione dovrebbero seguire ripercussioni per l'Ungheria; ricorda che, all'indomani della cosiddetta missione di pace del primo ministro ungherese, la Russia ha attaccato l'ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev, il che ha dimostrato l'irrilevanza dei presunti sforzi di Orbán, che sono stati recepiti con scetticismo dalla leadership ucraina; ribadisce il proprio sostegno al piano di pace presentato dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy; deplora il fatto che l'Ungheria abbia abusato del suo potere di veto in seno al Consiglio al fine di impedire la concessione di aiuti essenziali all'Ucraina; esorta l'Ungheria a revocare il blocco dei finanziamenti a favore dell'Ucraina nell'ambito dello strumento europeo per la pace, compreso il rimborso concordato agli Stati membri per l'assistenza militare già fornita;

5. ricorda che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina fa parte di una più ampia serie di obiettivi contro l'Occidente, la nostra democrazia e i nostri valori; accoglie con favore l'esito del vertice NATO e ribadisce la sua convinzione che l'Ucraina stia seguendo un percorso irreversibile verso l'adesione alla NATO; invita l'UE e i suoi Stati membri ad aumentare il loro sostegno militare all'Ucraina per tutto il tempo necessario e in qualsiasi forma richiesta; ribadisce la sua precedente posizione secondo cui tutti gli Stati membri dell'UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a sostenere l'Ucraina militarmente con almeno lo 0,25 % del loro PIL annuo; invita gli Stati membri ad ampliare ulteriormente le operazioni di formazione per le forze armate ucraine, come l'EUMAM Ucraina, al fine di aumentare ulteriormente le loro capacità operative; sottolinea che la fornitura insufficiente o tardiva di armi e munizioni rischia di annullare gli sforzi compiuti finora ed esorta pertanto gli Stati membri ad aumentare in misura sostanziale e accelerare in modo significativo il loro sostegno militare nonché a rafforzare la capacità delle loro industrie militari; sostiene fermamente l'eliminazione delle restrizioni all'uso dei sistemi di armi occidentali forniti all'Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo; accoglie con favore la decisione della NATO di garantire forniture militari per un valore di almeno 40 miliardi di USD nel futuro prossimo;

6. condanna il recente barbaro attacco all'ospedale pediatrico Okhmatdyt a Kiev; esprime la massima solidarietà e la sue condoglianze alle famiglie delle vittime; ricorda i casi documentati di tortura, stupro e rapimento di minori; invita l'UE e i suoi Stati membri a sostenere attivamente gli sforzi volti a garantire la determinazione della responsabilità per i crimini di guerra nell'ambito dei tribunali e delle istituzioni internazionali esistenti, come pure per il crimine di aggressione, anche attraverso l'istituzione di un tribunale internazionale speciale; ribadisce la sua ferma convinzione secondo cui la Russia dovrebbe fornire un risarcimento finanziario per gli ingenti danni che ha provocato in Ucraina; accoglie pertanto con favore la recente decisione del Consiglio di destinare entrate straordinarie derivanti da beni russi immobilizzati per sostenere lo sforzo bellico ucraino, come pure la decisione del G7 di erogare all'Ucraina un prestito di 50 miliardi di USD garantito mediante beni statali russi immobilizzati; invita l'UE a istituire un solido regime giuridico per la confisca dei beni di proprietà dello Stato russo congelati dall'UE;

7. condanna il crescente numero di attacchi ibridi perpetrati dalla Russia contro l'UE e i suoi Stati membri con l'obiettivo di indebolire il sostegno europeo all'Ucraina attraverso la manipolazione delle informazioni, tentativi dissimulati di destabilizzazione e la corruzione di personaggi politici; esprime sgomento per le notizie secondo le quali la Russia avrebbe tramato il tentato omicidio dell'amministratore delegato di una società europea del settore della difesa;

8. invita la Commissione a proporre un'assistenza finanziaria a lungo termine per la ricostruzione dell'Ucraina, sulla base dell'esperienza dello strumento per l'Ucraina di recente istituzione;

9. invita il Consiglio a mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni nei confronti della Russia e della Bielorussia, monitorando, rivedendo e rafforzando nel contempo la sua efficacia e il suo impatto; invita il Consiglio ad affrontare sistematicamente la questione dell'elusione delle sanzioni da parte di società stabilite nell'UE, di terzi e di paesi terzi e ad adottare e attuare rigorosamente misure restrittive nei confronti di tutte le entità che agevolano l'elusione delle sanzioni e forniscono al complesso militare russo tecnologie e attrezzature militari e a duplice uso;

10. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione / alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al presidente, al governo e alla Verchovna Rada dell'Ucraina, al presidente, al governo e al parlamento della Moldova, al Segretario generale delle Nazioni Unite nonché alle autorità russe." (17/07/2024-ITL/ITNET)

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