ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - 50.mo SETTIMANA SOCIALE CATTOLICI - PRES.REP.MATTARELLA "NON E' DEMOCRAZIA SE NON C'E' TUTELA DIRITTI FONDAMENTALI....
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La “democrazia” è una “parola di uso comune, anche nella sua declinazione come aggettivo. È ampiamente diffusa. Suggerisce un valore. Le dittature del Novecento l’hanno identificata come un nemico da battere. Gli uomini liberi ne hanno fatto una bandiera. Insieme una conquista e una speranza che, a volte, si cerca, in modo spregiudicato, di mortificare ponendone il nome a sostegno di tesi di parte”. Lo ha affermato o il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, ospitata al GCC – Generali Convention Center di Trieste.
“Non vi è dibattito in cui non venga invocata a conforto della propria posizione. Un tessuto che gli avversari della democrazia pretenderebbero logoro”, ha osservato il Capo dello Stato, sottolineando che “la interpretazione che si dà di questo ordito essenziale della nostra vita appare talora strumentale, non assunto in misura sufficiente come base di reciproco rispetto”. “Si è persino giunti ad affermare che siano opponibili tra loro valori come libertà e democrazia, con quest’ultima artatamente utilizzabile come limitazione della prima”, ha rilevato Mattarella, secondo cui “non è fuor di luogo, allora, chiedersi se vi sia, e quale sia l’anima della democrazia”.
“La democrazia non si esaurisce nelle sue norme di funzionamento, ferma restando l’imprescindibilità della definizione e del rispetto delle ‘regole del gioco’”. “È la pratica della democrazia che la rende viva, concreta, trasparente, capace di coinvolgere”, ha proseguito il Capo dello Stato, ammonendo: “Non è democrazia senza la tutela dei diritti fonda - mentali di libertà, che rappresentano quel che dà senso allo Stato di diritto e alla democrazia stessa”.
“L’impegnativo tema che avete posto al centro della riflessione di questa Settimana sociale interpella, con forza, tutti”, ha proseguito rivolgendosi ai presenti. “La democrazia, infatti, si invera ogni giorno nella vita delle persone e nel mutuo rispetto delle relazioni sociali, in condizioni storiche mutevoli, senza che questo possa indurre ad atteggiamenti remissivi circa la sua qualità”, ha osservato il presidente, domandando: “Si può pensare di contentarsi che una democrazia sia imperfetta? Di contentarsi di una democrazia a ‘bassa intensità’? Si può pensare di arrendersi, ‘pragmaticamente’, al crescere di un assenteismo dei cittadini dai temi della ‘cosa pubblica’? Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori?”. “Per porre mente alla defezione/diserzione/rinuncia intervenuta da parte dei cittadini in recenti tornate elettorali”, ha spiegato Mattarella, “occorre attenzione per evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare". Ed ancora "Democrazie imperfette vulnerano le libertà: ove si manifesta una partecipazione elettorale modesta. Oppure ove il principio ‘un uomo-un voto’ venga distorto attraverso marchingegni che alterino la rappresentatività e la volontà degli elettori. Ancor più le libertà risulterebbero vulnerate ipotizzando democrazie affievolite, depotenziate da tratti illiberali”.
Per il Capo dello Stato, “occorre adoperarsi concretamente affinché ogni cittadino sia nelle condizioni di poter, appieno, prendere parte alla vita della Repubblica. I diritti si inverano attraverso l’esercizio democratico”. “Se questo si attenua, si riduce la garanzia della loro effettiva vigenza”, ha ammonito il presidente, secondo cui “una democrazia ‘della maggioranza’ sarebbe, per definizione, una insanabile contraddizione, per la confusione tra strumenti di governo e tutela della effettiva condizione di diritti e di libertà”.
“Al cuore della democrazia – ha osservato – ci sono le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, le espressioni civili, sociali, economiche che sono frutto della loro libertà, delle loro aspirazioni, della loro umanità: questo è il cardine della nostra Costituzione”. .... prosegue (03/07/2024-ITL/ITNET)