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ITALIANI ALL'ESTERO - 8 AGOSTO /MARCINELLE - FEDERAZ.ACLI INTERNAZIONALI PROMUOVE INCONTRO DI RIFLESSIONE SULLA STORIA DELL''EMIGRAZIONE ITALIANA PARTENDO DALLE TESTIMONIANZE DEI PROTAGONISTI"
(2024-07-25)
In occasione della ricorrenza della tragedia di Marcinelle dell'8 agosto 1956, la Federazione ACLI Internazionali è lieta di comunicare che giovedì 8 agosto alle ore 14,30 al Bois du Cazier avrà luogo la presentazione della nuova edizione del libro "Per un sacco di carbone - Ieri e oggi" a cura di Maria Laura Franciosi, edito da San Paolo Editore.
All'incontro, insieme all'autrice, interverranno: lo storico Jean Louis Delaet già Direttore del Bois du Cazier, il Presidente delle ACLI Belgio Michele Ottati, l'On. Toni Ricciardi e il Presidente Nazionale delle ACLI Emiliano Manfredonia.
Introduce il Vice Presidente della Federazione ACLI Internazionali Matteo Bracciali.
"Attraverso le testimonianze dei protagonisti, il libro ripercorre un momento della storia del nostro Paese che non dobbiamo dimenticare e raccoglie nuovi contributi su ciò che si è fatto per dare un giusto riconoscimento a chi ha lasciato la propria vita nelle viscere della terra per lavorare." afferma il Vice Presidente FAI, Matteo Bracciali,
Le storie della emigrazione italiana costituiscono un patrimonio inestimabile e, purtroppo, poco conosciuto per comprendere la storia del nostro Paese. Il contributo dei lavoratori italiani emigrati in Europa e nel mondo è stato fondamentale per lo sviluppo economico di quei paesi ed è necessario valorizzarlo nella nostra memoria collettiva per saper comprendere anche il contesto sociale di oggi. Le ACLI - spiega Bracciali - hanno sostenuto l'emigrazione italiana attraverso l'opera delle nostre associazioni e del Patronato dando un impulso decisivo a trasformare la domanda di socialità e diritti di quei lavoratori in realtà."
PER UN SACCO DI CARBONE. IERI E OGGI - FRANCIOSI L. M. (Curatore) - SAN PAOLO
"8 agosto 1956: nell'aria si diffonde il suono angosciante delle sirene che annunciano un incidente alla miniera Bois du Cazier, a Marcinelle. In quel momento non si sa ancora, ma è una strage: 262 morti, di cui 136 italiani. La tragedia innesca una serie di riflessioni sulla sicurezza e accende i riflettori sulle condizioni lavorative e di vita dei minatori: sono in prevalenza stranieri che hanno lasciato i loro Paesi per fuggire dalla povertà. Qui in Belgio si sono ritrovati a svolgere un lavoro pericoloso e per cui spesso non erano qualificati, e che avrebbe poi portato tanti di loro alla morte per silicosi.
A distanza di molti anni, Maria Laura Franciosi intervista i sopravvissuti e le loro famiglie, ma anche tanti altri minatori emigrati in seguito all'accordo uomo-carbone con l'Italia, e confeziona un volume prezioso che parla di miniere e lavoro, certo, ma anche di sacrificio, amore, integrazione, razzismo, malattia, speranze, passato e presente.
Le vicende narrate in questo libro si intrecciano a più riprese con la storia delle Acli, le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani che, prima e dopo la tragedia, da oltre ottant'anni sono state sempre al fianco degli italiani emigrati, sostenendoli in ogni aspetto della vita professionale e quotidiana.(25/07/2024-ITL/ITNET)
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