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LAVORO -ACCORDO INTERISTITUZIONALE CNEL E INAPP. FINLITA': PROMUOVERE ED OTTIMIZZARE SISTEMATICAMENTE AZIONI E COMPETENZE SU POLITICHE LAVORO, ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, DIVARIO DI GENERE...
(2024-07-18)
Il CNEL e l’INAPP hanno sottoscritto un accordo interistituzionale per promuovere e ottimizzare in maniera sistematica le rispettive azioni e competenze, con particolare riferimento alle politiche del lavoro, all’istruzione e formazione professionale, al superamento del divario di genere, al contrasto dell’esclusione sociale di specifici target svantaggiati e delle persone con disabilità, alla promozione della formazione e del lavoro in carcere.
La collaborazione, inoltre, ricomprende gli ambiti di attività delle Commissioni e degli altri organismi del CNEL relativamente a: gli andamenti del mercato del lavoro e gli assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva; i flussi migratori e le problematiche connesse all’integrazione degli stranieri; l’inclusione sociale e le pari opportunità; i livelli e la qualità dei servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni.
“L’intesa siglata oggi con l’INAPP – ha dichiarato il presidente del CNEL Renato Brunetta – è un passaggio importante nel processo di attuazione del programma che il CNEL si è dato per la XI Consiliatura. L’Istituto guidato da Natale Forlani, a cui va il mio ringraziamento per la disponibilità, è una realtà di grande rilevanza nella ricerca dedicata ai temi del lavoro, della formazione, dell’inclusione sociale. Sono i temi del CNEL. Il potere di iniziativa legislativa che la Costituzione ci attribuisce, così come il ruolo di ausilio e di consulenza al Governo e al Parlamento nella messa a punto di politiche pubbliche efficaci richiedono una capacità di analisi, di monitoraggio e di valutazione che indubbiamente l’INAPP potrà aiutarci a implementare e a migliorare”.
Il presidente di INAPP Natale Forlani ha evidenziato come la cooperazione tra le istituzioni pubbliche e il ruolo dei corpi intermedi sia fondamentale nel coinvolgimento della programmazione degli interventi strategici che definiscono le politiche attive del lavoro. “L’impatto delle innovazioni tecnologiche sulle organizzazioni del lavoro e sui profili professionali – ha affermato Forlani – richiede un aggiornamento delle analisi dei comportamenti degli attori istituzionali e sociali, nonché delle politiche di riforma per utilizzare le nuove opportunità di crescita della produttività e per offrire risposte originali alle criticità del mercato del lavoro, tenendo conto anche delle problematiche demografiche e dell’invecchiamento della popolazione attiva”. (18/07/2024-ITL/ITNET)
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