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CULTURA ITALIANA NEL MONDO...e non solo - WEEKEND ITALIA - 128 SCATTI DI UNO DEI PIU' APPREZZATI FOTOGRAFI INTERNAZIONALI STEVE McCURRY A BIELLA "CITTA' CREATIVA UNESCO.
(2024-09-26)
Biella Città Creativa Unesco accoglie dal 6 dicembre 2024 la mostra UPLANDS&ICONS dedicata a Steve McCurry, tra i più famosi e apprezzati fotografi del nostro tempo. I 128 scatti allestiti a Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero,fino al 18 maggio 2025, sono raccolti in due sezioni: nella prima, le fotografie realizzate nelle così dette “Terre Alte” - le UPLANDS - dal Tibet all’Afghanistan, dalla Mongolia al Giappone, dall’Etiopia alla Birmania, dal Nepal al Brasile; nella seconda, le foto più rappresentative di McCurry - le ICONS: tra queste, il famoso ritratto della ragazza afgana dagli occhi verdi, scattato del 1984 in un campo profughi di Peshawar, che ritrae Sharbat Gula. La foto diventata simbolo globale della condizione dei rifugiati colpisce per lo sguardo intenso e penetrante della giovane, alla quale poi McCurry non ha mai fatto mancare il sostegno, aiutando lei e la sua famiglia nel 2021 a scappare dall’Afghanistan. Il progetto espositivo, a cura di Biba Giacchetti, racconta l’essenza incontrastata delle montagne, la vita che oscilla tra pericolo e risorsa, i luoghi distanti accomunati da una struggente bellezza; e poi porta il visitatore tra i ritratti dei guerriglieri afgani, dei pastori tibetani, delle tribù africane e dei volti assorti delle giovani donne in terre lontane e sconfinate. Organizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Palazzo Gromo Losa srl, Creation (con Rjma partner di progettazione e Promos partner per la comunicazione) in collaborazione con il Comune di Biella, Città Creativa Unesco, Polo Culturale di Biella Piazzo e Palazzo Ferrero Miscele culturali, grazie al sostegno di Banca di Asti, da un progetto di Orion57, la mostra è una nuova occasione per far conoscere al grande pubblico la città di Biella, ricca di bellezza e di proposte culturali. La straordinaria carriera di Steve McCurry decolla con un reportage sull’invasione sovietica dell’Afghanistan. Ancora giovane, il fotografo partì travestito in abiti locali, senza documenti, armato solo di un coltellino svizzero e delle sue macchine fotografiche, nascoste in un sacco di tela, per unirsi a un gruppo di Mujaheddin per settimane, valicando montagne, in estenuanti marce con i climi più estremi, per raggiungere le alture dove i guerriglieri resistevano grazie alla conoscenza dei territori.
Tornato a casa con i rullini cuciti negli abiti, il reportage narrò per primo al resto del mondo la situazione in Afghanistan, e la missione gli valse il premio Robert Capa Gold Medal e la fama mondiale: nei suoi scatti il popolo afgano emerge dotato di una determinazione incrollabile, eppure sempre gentile e saldo. Anche nella sua indagine sul Buddismo, sono di nuovo le altitudini asiatiche che accompagnano McCurry nelle sue indagini. Il rapporto con il popolo tibetano, con quei volti “che hanno proporzioni diverse, colori, misure - ricorda il grande fotografo - ma soprattutto la capacità di raccontare un’esistenza, una condizione di vita”, è un’esperienza fisica che narra una storia di dedizione e spiritualità?, un contrasto profondo con la vita moderna e il mondo esterno, che McCurry restituisce sapientemente in alcuni scatti tra i più belli e impressionanti. È a questo spirito della montagna, alla sua sacralità, ai suoi paesaggi e abitanti che la mostra è dedicata, attraverso la narrazione dei viaggi di McCurry, dall'Afghanistan al Tibet, dalla Mongolia al Giappone, dal Brasile alla Birmania e poi ancora nelle Filippine, in Marocco e nello Yemen; a Palazzo Gromo Losa oltre 100 immagini che spaziano dalle prime missioni fino alle più recenti tappe della sua instancabile esplorazione del mondo. Un resoconto attraverso paesaggi sconfinati, volti segnati, sguardi intensi, simbiosi tra popoli e animali che assumono ruoli determinanti per garantire l’umana sopravvivenza. Alle sue foto più conosciute, alle sue Icons è poi dedicata la sezione allestita a Palazzo Ferrero, con oltre 20 scatti straordinari, corredati da una ampia documentazione biografica e da una serie di video in cui il fotografo racconta le massime alla base della sua straordinaria carriera. La mostra è infine arricchita da una audioguida in italiano e in inglese e da un catalogo, a cura di Biba Giacchetti, realizzato per la mostra biellese da Orion57, Creation, Palazzo Gromo Losa srl. In occasione della mostra "Steve McCurry. Uplands&Icons", Palazzo Gromo Losa e Creation lanciano il contest fotografico "In Montagna", aperto a fotografi professionisti e amatori.
Dal 6 novembre 2024 al 6 marzo 2025 ciascun partecipante potrà condividere i propri scatti che abbiano come tema le “Persone”, i “Paesaggi” e i “Viaggi” della montagna. La giuria, che sarà presieduta eccezionalmente da McCurry e conterà membri esperti tra cui la curatrice Biba Giacchetti, avrà la possibilità di selezionare e premiare un’ulteriore fotografia che si contraddistingua per la capacità di raccontare in modo significativo il territorio biellese, dai suoi abitanti ai suoi paesaggi, dai sapori alle tradizioni. I vincitori vedranno le proprie fotografie esposte dal 18 aprile al 18 maggio 2025 presso una delle due sedi, riceveranno il catalogo della mostra autografato da McCurry e due biglietti d'ingresso. (26/09/2024-ITL/ITNET)
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