Direttore responsabile Maria Ferrante − mercoledì 23 ottobre 2024 o consulta la mappa del sito
italialavorotv.it

Sponsor

ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - EMERGENZA GIOVANI - PRES. CNEL BRUNETTA: "SIAMO IN FASE CRITICA CHE PRODUCE MOLTEPLICI EFFETTI NEGATIVI. DOMANI SI INSEDIA OSSERVATORIO CNEL"

(2024-10-23)

“La scarsa attrattività dell’Italia per i giovani è una vera e propria emergenza nazionale, economica e sociale." Lo ha affermato questa mattina il Presidente del CNEL, Renato Brunetta, nel corso della presentazione del Rapporto “I giovani e la scelta di trasferirsi all’estero”, realizzato dalla Fondazione Nord Est e presentato oggi a Villa Lubin.

Il presidente del CNEL ha evidenziato come si sia "entrati in una fase critica di carenza e fuga di giovani dal Paese. I giovani scarseggiano per le imprese, mancano nel sistema della PA e mancheranno sempre di più in ogni ganglio vitale della vita civile ed economica dell’Italia. Insensibilità e immobilismo sono scandalosamente inaccettabili”. E Brunetta ha annunciato il lancio dell'Osservatorio sull'attrattività per i giovani: “Vogliamo accendere un faro su una questione cruciale. Chiameremo a partecipare tutte le istituzioni coinvolte e sarà aperto ai contributi del mondo accademico e dei centri di ricerca”.

Brunetta ha quindi spiegato “L’emigrazione dei giovani italiani ha grandi impatti sulla crescita potenziale dell’Italia e quindi sulla sostenibilità del debito. A cascata, produce effetti anche sulla tenuta del welfare e sui servizi sanitari. Senza dimenticare la difficoltà per le imprese di trovare lavoratori e la riduzione della natalità delle imprese stesse. L’intensità del fenomeno, inoltre, accelera i processi di invecchiamento della popolazione, visto che i giovani che vanno via fanno famiglia all’estero, con ricadute sul livello e la composizione dei consumi”.

“Tra gli effetti negativi dell’emigrazione dei giovani italiani - segnalati dal Presidente del CNEL sulla base dello studio presentato oggi - vi è la maggiore difficoltà a realizzare le transizioni gemelle digitale e verde, perché i giovani sono nativi digitali e più sensibili alle questioni ambientali.
Inoltre, va considerato l’elevato grado di istruzione di chi emigra, superiore a quello di chi resta, con effetti su ricerca, innovazione e capacità di adattamento. Di conseguenza, c’è una minore dinamica della produttività e delle retribuzioni reali. Senza contare la minore attrattività degli investimenti dall’estero, per rarefazione del capitale umano”.

“I nodi che determinano la bassa attrattività del Paese sono gli stessi che rendono difficile fare impresa, che complicano la vita dei cittadini, che hanno contribuito in modo decisivo alla grave perdita di terreno in termini di PIL pro capite rispetto alle altre nazioni avanzate.
Affrontare la questione dell’attrattività significa quindi sciogliere finalmente quei nodi, come in parte il PNRR e l’impostazione su sette anni del Piano Strutturale di bilancio si propongono di fare. Fondamentale è il monitoraggio costante delle condizioni di attrattività e dei flussi verso l’estero e dall’estero, anche per misurare il successo delle riforme e degli investimenti che stiamo realizzando”.
“Il miglioramento dell’attrattività dell’Italia riguarda e investe direttamente le stesse imprese. Occorre un salto culturale del sistema imprenditoriale italiano per creare dentro le imprese l’organizzazione che rende attrattivo per i giovani il lavoro da loro offerto. Se vogliamo condensare questi cambiamenti in un solo slogan possiamo dire: le persone al centro”. ha dichiarato il presidente del CNEL Renato Brunetta alla presentazione del Rapporto “I giovani e la scelta di trasferirsi all’estero”, realizzato dalla Fondazione Nord Est. (23/10/2024-ITL/ITNET)

Altri prodotti editoriali

Contatti

Contatti

Borsa italiana
Borsa italiana

© copyright 1996-2007 Italian Network
Edizioni Gesim SRL − Registrazione Tribunale di Roma n.87/96 − ItaliaLavoroTv iscrizione Tribunale di Roma n.147/07