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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - SETTIMANA CUCINA ITALIANA NEL MONDO- MIN.AGRICOLTURA LOLLO-BRIGIDA: "NOSTRO DOVERE CONTINUARE A GARANTIRE PRODUZIONI MADE IN ITALY ED I SALUTARI EFFETTI"

(2024-11-19)

La cucina 'ruspante'" così definita dal min.Tajani nel presentare la cucina dei borghi italiani,  molto simile a quella degli avi dei nostri emigrati all'estero, nel corso della Conferenza di presentazione della nona settimana della cucina italiana nel mondo, "è un prodotto di alta qualità "come quei prodotti, appunto, delle nostre nonne. Ebbene, "quella qualità alimentare dal valore ineludibile per il nostro modello di trasformazione più che in ogni altro settore" " si affretta a spiegare il responsabile della sovranità alimen- tare, il Ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida intervenendo alla Conferenza indetta dalla Farne-sina.

" Spesso nel mondo si ragiona di prezzo, solo di prezzo, stigmatizza Lollobrigida, senza dare un giusto peso al valore intrinseco del prodotto e di quello che c'è dietro in termini di lavoro, di rispetto dell'am-biente, di rispetto delle regole,.ma anche di una produzione che riesce a garantire benessere fisico. Quel benessere fisico che spesso riduce in prospettiva anche la spesa sanitaria.  L'Italia  ha oggi una età media molto più lunga della media del resto del pianeta, vorremmo che su questo record fossimo eguagliati da tutti gli altri cittadini del pianeta e che tutti abbiano accesso al cibo di qualità. Questa è la partita che cerchiamo di portare avanti e ringrazio anch'io le associazioni dei nostri agricoltori, le associazioni dei nostri cuochi, il personale di sala nei ristoranti che amano e vogliono cucinare cose italiane per fornire quel benessere del quale noi godiamo."

"Ebbene - ha proseguito - ritengo che la settimana della cucina italiana nel mondo sia un evento straordinario e che sia stata un'ottima intuizione, di cui rileviamo un crescendo, anche motivato dalle nostre ambasciate, dal nostro corpo diplomatico, dai comites dei luoghi nei quali gli italiani e gli amici della cultura italiana nel mondo spendono attenzione nell'organizzare eventi che divengono un momento di grande partecipazione.
E' questo  l'elemento che dimostra l'importanza di un evento che è parte dal nostro biglietto da visita insieme a quale si unisce l'arte, la poesia, e piu' in generale i beni culturali, con  la conoscenza del territorio e  di quelle indicazioni geografiche che legano indissolubilmente le nostre produzioni. Tutto ciò ha una storia di 3000 anni che ha permesso a noi italiani di recepire le culture di tutto il pianeta e di averne  conservato una piccola parte all'interno del nostro modello di vita" ha fatto presente il Ministro Lollobrigida.

Quanto alla nuova formulazione della Settimana della cucina italiana nel mondo, che entrerà in vigore nel 2025, il Ministro della sovranità nazionale si è detto soddisfatto  perchè da corpo all'esigenza dei cuochi di poter organizzare eventi nei diversi continenti nella stagione che permette una maggiore partecipazione, prevalentemente l'estate. Ovvero le scuole, gli esponenti dei Comites, delle comunità italiane nel mondo, delle autorità istituzionali . "E' straordinario l'interesse di coloro che sono lontani dalla loro patria insieme a coloro che vogliono approfondirne la conoscenza dei prodotti e delle nostre imprese che hanno la capacità di creare valore e di ripartirlo all'interno della filiera garantendo ai nostri Agricoltori e al settore primario il giusto reddito. Elemento fondamentale sul quale noi dobbiamo concentrare la nostra azione.

Il Ministro Lollobrigida ha, d'altra parte, segnalato come tale innovazione si vada a innestare in un anno decisivo per la campagna della candidatura della cucina italiana a patrimonio dell'UNESCO il 2025. Un avvenimento che vedrà a dicembre 2024 anche i rappresentanti di alcune Nazioni qui presenti votare  per definire se l'Italia come la Francia il Giappone la Corea e il Messico abbiano il diritto ad avere questo riconoscimento di carattere internazionale e una protezione del suo modello di convivialità."

Infine "Noi abbiamo avuto la fortuna di nascere qui, di avere dietro le nostre spalle tanta storia tanta cultura. Abbiamo però un grande dovere: quello di continuare a garantire che Made in Italy, riconosciuto come ben fatto bene e buono, continui ad essere tale e per per far questo dobbiamo proteggere anche i prodotti che realizziamo. Di qui la  differenza c'è tra un prodotto che viene definito
italiano ma italiano non è e un prodotto che invece viene fatto con disciplinari come quelli che i nostri produttori con grande attenzione con grandi e gravosi controlli.  In quest'ambito solo noi possiamo realizzare il contrasto all'italian sounding lo possiamo fare noi spiegandolo e raccontandolo ma abbiamo bisogno,  tanto bisogno degli amici all'estero, dei governi  delle altre nazioni non solo di  difendere i nostri imprenditori ma di difendere i loro cittadini da chi tenta di truffarli cercando di vendere loro una cosa che non produce quei benefici che loro si aspettano." ha concluso il Ministro dell'Agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida. (19/11/2024-ITL/ITNET)

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