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ITALIANI.ITALIANI ALL'ESTERO - CONGRESSO NAZ. ACLI - IIa GIORNATA: DA CONTE (VOTO ELETTRONICO PER FUORI SEDE) A LANDINI, A BELLUCCI (TERZO SETTORE: UNICUM ITALIANO. PROROGA SULL'IVA), A NEOPRES.UMBRIA PROIETTI: "INSIEME PER SOCIETA' PIU' INCLUSIVA"

(2024-11-30)

  Prosegue a Roma il Congresso Nazionale delle ACLI, un’occasione di confronto sui temi più urgenti del nostro tempo. Nella giornata di oggi sono intervenuti Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria. 

Conte ha aperto il suo intervento con una riflessione sul cambiamento del contesto globale, segnato da conflitti e divisioni. "Due anni fa davamo per scontata la pace, oggi siamo immersi in una logica di guerra che rischia di diventare permanente," ha dichiarato.
Ha criticato duramente il sistema mediatico occidentale, che spesso etichetta come “filo-putiniani” o "antisemiti” coloro che chiedono il rispetto del diritto internazionale e una soluzione diplomatica ai conflitti, sia in Ucraina che a Gaza.

L’ex premier ha denunciato lo sterminio in atto nella Striscia di Gaza, con oltre 45.000 vittime . "Mi vergo-gno del silenzio del governo”, ha affermato, aggiungendo che l’Unione Europea sembra più concentrata su una “transizione militare” che su quella ecologica.

Passando ai temi interni, Conte ha parlato della crisi della democrazia, evidenziata dall’alto tasso di astensione elettorale. “IL Movimento 5 Stelle ha scelto di mettersi in discussione con un processo di tre mesi di confronto e con un nuovo voto interno. Siamo ripartiti senza avere grilli per la testa, offrendo una nuova forma di partecipazione democratica."

Sull’abbandono del voto da parte di molti cittadini, ha sottolineato: "La metà degli italiani non va a votare. La politica deve interrogarsi su come riavvicinarsi alle persone”. Ha poi proposto il voto elettronico per i fuori sede e il coinvolgimento dei giovani a partire dai 16 anni.
Conte ha inoltre ricordato le battaglie del suo Movimento per contrastare l’autonomia differenziata, una riforma che rischia di distruggere la coesione sociale.
"Occorre investire in welfare e istruzione, non in armamenti," ha concluso, ribadendo il bisogno di una politica che risponda ai bisogni reali delle persone.

Maurizio Landini ha focalizzato il suo intervento sulla necessità di riportare la pace al centro del dibattito politico e sociale, definendola una battaglia che richiede coraggio e determinazione. "Viviamo in un’epoca in cui la guerra è normalizzata, e questo ha effetti devastanti non solo sui conflitti, ma anche sulla vita quotidiana delle persone," ha affermato.

Landini ha denunciato il legame tra la crisi democratica e l’aumento della precarietà: “La metà degli italiani non vota, mentre il lavoro è sempre più svalorizzato. Non possiamo accettare un modello di impresa che alimenta competizione e individualismo, rompendo la solidarietà.”
Ha inoltre sottolineato come l’attuale governo stia mettendo in discussione i diritti e le rappresentanze sociali: “Il decreto sicurezza non aumenta la sicurezza, ma limita gli spazi di partecipazione. La vera sicurezza è la pace, il diritto a non morire sul lavoro, alla parità di genere, e alla libertà di restare nel proprio Paese senza paura.”

Il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, ha posto l’accento sul valore unico del Terzo Settore italiano, definendolo un modello di cui essere fieri. "Il mondo del Terzo Settore è un unicum italiano, che ancora oggi è sconosciuto a livello europeo.

L’Europa non comprende la dignità e la grandezza di questo sistema," ha affermato. Bellucci ha rassicurato le organizzazioni sul tema dell’IVA: "Non metteremo in difficoltà le realtà del Terzo Settore. In attesa delle risposte dell’UE, prorogheremo le attuali."
Ha inoltre illustrato strumenti messi in campo dal governo, come il social bonus per chi dona e  l’ammini-strazione condivisa, ribadendo l’importanza di un’alleanza tra pubblico, privato e privato sociale.

"Uno Stato forte ha bisogno di una società forte, ed è mio impegno portare avanti questo mandato con voi," ha concluso, riaffermando il suo sostegno al Terzo Settore come elemento imprescindibile del tessuto sociale italiano.

  Stefania Proietti, neopresidente della Regione Umbria, ha evidenziato la necessità di coinvolgere i giovani e ricostruire la loro fiducia nella politica. "Il voto dei giovani tra i 18 e i 24 anni è stato determinante per la nostra vittoria. Ora dobbiamo lavorare per riportare tutti i cittadini alla partecipazione e al coraggio di scegliere," ha dichiarato.
    Proietti ha ricordato il suo legame con le ACLI, associazione che l’ha ispirata nei suoi primi passi in politica: "Vent’anni fa, proprio alle ACLI in Umbria, ho parlato per la prima volta di cambiamenti climatici. Da allora, non ho mai dimenticato il valore di una politica fatta con la P maiuscola." Ha concluso sottoli-neando la centralità dei temi sociali nel suo programma di governo, dalla sanità pubblica al sostegno ai più fragili, invitando a lavorare insieme per costruire una società più inclusiva e giusta." (30/11/2024-ITL/ITNET)

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