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CULTURA ITALIANA NEL MONDO -ITALIA/SPAGNA - CARABINIERI TPC RESTITUISCONO ALLA SPAGNA STELE FUNERARIA DI ETÀ ROMANA RUBATA DALL’AREA ARCHEOLOGICA DI MERIDA (SPAGNA)

(2025-02-10)

Il 10 febbraio 2025, alle ore 12:30, presso l’Ambasciata di Spagna a Roma, il Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha restituito a S.E. l’Ambasciatore Miguel Fernández-Palacios Martínez una stele con iscrizione funeraria di età romana asportata dal Complesso Archeologico di Merida (Spagna).

L’indagine, che ha consentito il recupero del bene, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma e ha avuto origine a seguito di un’attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercia- lizzazione di reperti archeologici importati illecitamente, avviata su attivazione Interpool nel contesto di Cooperazione Internazionale di Polizia, che segnalava la vendita di un’ara funeraria romana su una nota piattaforma di e-commerce.

Successivamente i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri (RM), hanno proceduto al sequestro del bene custodito presso l’abitazione di un collezionista romano e, con la collaborazione degli esperti funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metro- politana di Roma e la Provincia di Rieti, che effettuavano una meticolosa analisi epigrafica, appuravano che la stele funeraria era indiscutibilmente autentica e di epoca romana, oltre che di rilevante interesse storico archeologico.

Inoltre, le indagini consentivano di accertare che il bene risultava asportato illecitamente dal Complesso Archeologico di Merida, dove era stato rinvenuto nel 1994 nel corso di una campagna di scavi regolar-mente autorizzata dalle autorità locali, le stesse che ne avevano denunciato il furto presso il Commis- sariato di Polizia Nazionale di quel centro il 5 dicembre 2013.

I funzionari del Ministero della Cultura spagnolo richiedevano la restituzione del suddetto bene archeo-logico, in quanto pertinente al patrimonio culturale dello Stato.

Il 10 aprile 2024 veniva emesso dal Tribunale di Velletri il relativo decreto di dissequestro e restituzione alle Autorità della Spagna. (10/02/2025-ITL/ITNET)


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