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RICERCA SCIENTIFICA ITALIANA - SEN. GIACOBBE (PD/ESTERO): SERVE PIANO STRUTTURALE A SOSTEGNO RICERCA IN ITALIA PER FERMARE FUGA CERVELLI. ERRORE GRAVISSIMO INDEBOLIMENTO INCENTIVI FISCALI.

(2025-02-12)

iacobbe (PD): "Sosteniamo la ricerca per fermare la fuga di cervelli e costruire il futuro dell’Italia"
"Il nostro Paese investe troppo poco in ricerca e innovazione, con un numero di ricercatori inferiore alla media europea e finanziamenti che ci collocano al 15º posto tra i Paesi OCSE. La scienza non è una variabile temporanea, ma deve essere una costante nel tempo: senza un piano strutturale, il sistema rischia il collasso". È quanto dichiarato dal Senatore Francesco Giacobbe (PD), eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartide, nel suo intervento a Palazzo Madama in sostegno alla mozione Cattaneo, finalizzata a garantire un finanziamento più stabile e trasparente alla ricerca in Italia.

Il Senatore ha evidenziato le criticità del sistema attuale: "I bandi PRIN sono stati irregolari e insufficienti, con lunghe pause e finanziamenti inadeguati. Il Fondo Italiano per la Scienza ha tassi di successo ridicoli, intorno al 2-3%, mentre in Francia arrivano al 24%. L’assenza di un’agenzia nazionale per la ricerca, che coordini e garantisca una pianificazione pluriennale, ci penalizza gravemente".

Ma la questione, ha sottolineato Giacobbe, va oltre il semplice finanziamento: "Stiamo assistendo a una silenziosa ma devastante emorragia di talenti. Ogni anno, migliaia di ricercatori italiani sono costretti a portare il loro sapere all’estero perché il nostro Paese non offre condizioni di lavoro adeguate.

L’indebolimento degli incentivi fiscali per chi rientra è stato un errore gravissimo: avevamo finalmente uno strumento per riportare a casa i nostri migliori talenti, ma anziché rafforzarlo è stato limitato e reso poco appetibile".

Nel suo intervento, il Senatore ha ricordato il caso del professor Giuseppe Barca, italiano dell’Università di Melbourne, primo connazionale nella storia a vincere il Gordon Bell Prize, il "Nobel del supercalcolo", per la creazione di un algoritmo rivoluzionario in ambito chimico e biologico: "Un risultato straordinario, che avrebbe meritato il plauso delle istituzioni italiane. Invece, con rammarico, ho scoperto di essere stato l’unico a scrivergli per congratularmi. È inaccettabile che il nostro Paese dimentichi le proprie eccellenze solo perché lavorano all’estero".

Giacobbe ha quindi ribadito la necessità di un piano strutturale per la ricerca e l’innovazione: "Servono investimenti seri, condizioni di lavoro competitive, incentivi fiscali per chi torna e soprattutto una visione politica chiara. Per questo invito tutti a sostenere questa mozione: fermare la fuga di cervelli non è solo un atto di giustizia verso i nostri ricercatori, ma una necessità strategica per il futuro dell’Italia".(12/02/2025-ITL/ITNET)

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