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IMPRESE ITALIANE NEL MONDO - EXPORT/USA-UE. V.PREMIER TAJANI: "L'ITALIA DIALOGA CON TUTTI. NO A GUERRA COMMERCIALE. ITALIA AMBASCIATORE UE. PRESERVARE PRESENZA IMPRESE ITALIANE IN USA

(2025-03-21)

  Se l'allargamento della base commerciale del nostro Paese è orientata verso Paesi emergenti "L'Italia dialoga con tutti" -ha tenuto a precisare il Vice Premier  e Ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso della presentazione a Roma ed in una affollatissima conferenza ripresa in diretta on line dal portico di Villa Madama, del nuovo piano d'azione per l'export italiano sui mercati extra-ue ad alto potenziale. 

Doveroso, dunque, affrontare una delle questioni al centro del dibattito, ovvero  la nuova politica protezio-nistica dell'amministrazione americana sulla quale sta spingendo l'acceleratore il Presidente Trump per tornare ad essere "America First", come ha più volte ribadito nei suoi interventi: ovvero l'incremento dei dazi. Una decisione preannunciata e posta in essere per acciaio ed alluminio, ma che verrà ampliata ad altri settori dei quali si conosceranno i termini il prossimo 2aprile con il coinvolgimento di tutti Paesi UE e  con  l'Italia, in prima fila assorbendo l'11% dell'Export italiano. (vedi: articolo dedicato:

Ebbene, sottolinea l'esponente del Governo "l'Italia intende essere il principale Ambasciatore dell’UE nel rapporto con gli Stati Uniti, che assorbono quasi l’11% del nostro export." Dunque, "È necessario trovare un possibile terreno d'intesa e scongiurare una "guerra commerciale" che non avvantaggerebbe nessuno, né gli Stati Uniti, né l'Europa" .  Ed Il Governo italiano, considerate le buone relazioni instaurate,  "può fare da pontiere, facilitando il dialogo franco fra le due sponde dell’Atlantico, ed essere ambasciatore dell’Europa verso l’Amministrazione Trump. Dobbiamo insistere per il dialogo e anche ragionare insieme su concessioni reciproche senza cadere in una spirale di rappresaglie." Questa  la linea del Governo italiano che Tajani afferma condividere pienamente con la Premier Meloni.

Quanto alla STRATEGIA CON L'EUROPA,

riassume il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, che annuncia la riforma delle competenze  della Farnesina, con un ambito dedicato alla politica estera ed un altro alla promozione dell'Italia.
Occorre:
  -rafforzare il mercato europeo e la sua competitività, con una forte sburocratizzazione e una politica industriale che riduca i costi di produzione e dell’energia;
- stimolare investimenti privati completando l’Unione dei capitali;
- lavorare a una strategia di rilancio dell’Unione anche stimolando un ruolo proattivo della BCE;
- aumentare le spese per la difesa, anche nell’ottica di rafforzare la cooperazione industriale con gli USA in questo settore, acquistando prodotti militari americani senza dogmatismi;
-  incoraggiare la Commissione Europea a espandere la rete di accordi di libero scambio, che offrono preziose opportunità di diversificazione del nostro export.

ITALIA - STATI UNITI

Il surplus commerciale italiano con gli Stati Uniti vale 38,8 miliardi di Euro. A fronte dell’annuncio di dazi da parte dell’Amministrazione americana, occorre rafforzare ulteriormente i rapporti economici con gli Stati Uniti, anche in un’ottica di riequilibrio del surplus della bilancia commerciale: è possibile una “strategia transattiva”, con accordi su gas (GNL) e difesa, anche sotto il profilo degli acquisti.

È importante preservare la presenza delle nostre imprese nel mercato americano, perché se le nostre imprese uscissero dal mercato USA i costi di rientro sarebbero molto alti.
Inoltre, il rafforzamento della nostra presenza imprenditoriale potrebbe mitigare la portata dei dazi americani nei confronti del nostro export.

Dunque, assieme ai partner europei, occorre reagire ai dazi statunitensi in stretto raccordo con la Commissione Europea e il Commissario al Commercio Sefkovic, in maniera proporzionale e non escalatoria, utilizzando gli strumenti a disposizione dell’UE e cogliendo ogni occasione per affrontare questi temi attraverso il dialogo e il confronto costruttivo.

In questo senso, la possibilità di "cogliere possibili spazi aperti dall’andamento del dollaro e dall’aumento cautelativo delle scorte di beni italiani da parte delle imprese americane. Dazi americani elevati verso altre aree del mondo potrebbero aprire spazi competitivi per il Made in Italy." (21/03/2025-ITL/ITNET)

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