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CULTURA ITALIANA NEL MONDO -MUDY' -E' NATO A FORNACI DI BARGA MUSEO MUDY: ESPONE OPERE DI ARTISTI DI FAMA INTERNAZIONALE REALIZZATE INSIEME A BAMBINI OSPITI DI FONDAZ. DYNAMO ETS. INIZIATIVA IMPRENDITORE ENZO MARES

(2025-04-11)

“Proprio oggi, anniversario della nascita di Adriano Olivetti, ho avuto il privilegio di inaugurare  il 'Mudy', Museo di arte contemporanea, creato dalla Dynamo Camp a Fornaci di Barga dell’amico imprenditore Vincenzo Manes, in cui la creatività dei grandi artisti si coniuga con la cura sociale, la rigenerazione urbana e l'amore per i bambini svantaggiati”.
Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli al termine della sua visita a  Pistoia. 

“Quello che era uno stabilimento dell’azienda di Manes è diventato un luogo di cultura e di formazione. È un cerchio che si chiude, si restituisce alla comunità quanto si è avuto, attraverso quel modello innovativo di solidarietà che caratterizza la Fondazione Dynamo. Questo museo, infatti, è una realtà culturale aperta al territorio, in pieno spirito olivettiano”.

"Dynamo Camp è un’isola di felicità per un'infanzia sofferente ospitata in un’oasi naturale. A San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia, in un’area di oltre 900 ettari, offriamo gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a minori affetti da patologie gravi o croniche,disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità" affermano a Dynamo Camp.

Ben 79.065 bambini e famiglie ospitate a Dynamo Camp dal 2021, 9000 i bambini ospitati senza genitori, 32.000 i bambini con patologie gravi raggiunti in ospedale, associazioni e case famiglia sul territorio nazionale, che ne hanno usufruito.

Divertimento e inclusione sono gli ingredienti fondamentali della missione del fondatore e filantropo, Vincenzo Manes, per dare ai bambini fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, con benefici di lungo periodo in termini di qualità di vita.

E con il Museo Dynamo Camp compie un altro passo avanti rispetto al Camp d'Arte al quale partecipano 
numerosi artisti di fama internazionale. Il Mudy accoglie, infatti, la collezione delle opere che numerosi artisti anche di fama internazionale hanno realizzato nel corso degli anni insieme ai bambini e ai ragazzi ospiti di Dynamo Camp.

Artisti le cui opere sono allestite  nei musei in Italia ed all'estero. E dopo dieci anni di attività a Dynamo Camp, il passo successivo è stato creare una connessione fra l’arte, nella modalità in cui è vissuta a Dynamo, e la realtà museale.

Il museo, spesso percepito come luogo noioso o difficile da comprendere da parte dei bambini  è in realtà il posto dove l’Arte vive e dove gli artisti rendono la propria opera concreta e fruibile al pubblico. Così, dal 2018 Dynamo Art Factory esce dal Camp, per andare a trovare i campers e loro famiglie nei musei delle loro città, in un’ esperienza di immersione nell’Arte contemporanea.
Il progetto Dynamo Art Factory nei musei è costituito da laboratori guidati da artisti affermati e condotti dallo staff Dynamo col metodo della Terapia Ricreativa. L’obiettivo è di fare scoprire il museo come una “casa dell’Arte“ inclusiva e divertente da tornare a visitare, lasciando un’idea accessibile dell’Arte e del fare Arte.
Dopo gli esordi al MAST di Bologna, alla Triennale di Milano e al MAXXI di Roma, Dynamo Art Factory ha continuato il suo tour portando i campers e le loro famiglie in musei e istituzioni culturali come Pirelli HangarBicocca a Milano, il Museo Madre di Napoli, il MAMbo a Bologna, il Centro per l’Arte contempo-ranea Luigi Pecci a Prato, il Museo Novecento a Firenze, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino.

Pensato negli anni 30 del Novecento come opera sociale, sede di una scuola, questo luogo della Garfa-gnana è ritornato alla sua funzione originaria. “Un luogo- ha dichiarato il Presidente della Regione Eugenio Giani -  dove economia, cultura e sociale si incontrano confermando la Toscana terra di inclusione”.

“In questo caso è la bellezza dell’arte il tramite dell’inclusione, un arte speciale, quella che grandi artisti hanno respirato durante le sessioni svolte a Dynamo Camp. Un’esperienza doppiamente qualificante quando l’opera si unisce a contesti umanamente straordinari come quelli che Dynamo rappresenta. Si è realizzato un sogno – ha proseguito il presidente della Regione ricordando la legge appena approvata sulla Toscana diffusa, ribadendo così l’importanza di fare rinascere luoghi come questo-, ma è un sogno che appartiene a tutti i toscani. A Fornaci di Barga, città che rappresenta il cuore culturale della Garfagnana medievale, nasce oggi qualcosa di straordinario. Questa mostra d’arte contemporanea arricchisce la comunità, mettendo in dialogo i protagonisti del Novecento italiano con un’esperienza unica: quella della Dynamo Camp. Oggi nasce uno spazio nuovo – ha concluso Giani - dove si costruisce comunità e si offre una nuova speranza a tanti ragazzi e persone con disabilità, regalando loro una visione della vita più positiva”

MUDY ha l’ambizione di divenire un punto di riferimento per la diffusione dei principi dell’arte quale strumento di solidarietà e inclusione, aperto soprattutto a scuole e associazioni culturali. (11/04/2025-ITL/ITNET)

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Vincenzo Manes (Venafro, 1º aprile 1960) è un imprenditore e filantropo italiano.

Coniugato con tre figli. Dopo la laurea in Economia e Commercio ottenuta con lode presso la Luiss (Roma), ha lavorato negli Stati Uniti in società di investimenti.

Nel 1993, al rientro in Italia, Vincenzo Manes ha fondato Intek Group, una holding di partecipazioni quotata alla Borsa di Milano, di cui è azionista e presidente.

La più rilevante partecipazione di Intek Group nel settore industriale è in:
KME AG, leader europeo nella lavorazione di prodotti e semilavorati in rame, con 12 stabilimenti tra Europa e Cina (industriale). Il gruppo KME ha nel 2017 un fatturato consolidato di circa 1,87 miliardi di euro e 4000 dipendenti.
Vincenzo Manes, inoltre, è membro dei consigli di amministrazione di Tod's Group, della Compagnia Immobiliare Azionaria, e di Class Editori.

Nel 1997 Vincenzo Manes contribuisce alla nascita di VITA Editoriale, primo network di comunicazione italiano dedicato al non-profit, di cui è azionista di maggioranza; fino al 2017 è stato anche presidente di Fondazione Vita.

Nel 2003 costituisce Fondazione Dynamo, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo della filantropia in Italia. A Fondazione Dynamo fanno capo:
Dynamo Camp, ispirato a "Hole in the Wall Camps", l'iniziativa filantropica iniziata da Paul Newman nel 1988. Dynamo Camp nasce per ospitare gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche
Dynamo Academy, impresa sociale che dal 2011 opera nell'ambito della formazione aziendale su temi sociali e di corporate philanthropy
Pro-Dynamo, che distribuisce merchandising e abbigliamento a marchio Dynamo
Oasi Dynamo, impresa agricola affiliata al WWF, che gestisce un'area montana in provincia di Pistoia
In totale, DYNAMO impiega più di 70 persone a tempo indeterminato, 100 addetti stagionali e 800 volontari l'anno. Dynamo Camp è il primo centro italiano di terapia ricreativa e aderisce a "SeriousFun Children's Network", di cui Vincenzo Manes è membro. Dynamo Camp si finanzia con generose donazioni di individui e imprese e fondazioni, nonché grazie all'attività delle tre imprese sociali a marchio Dynamo (Dynamo Academy, Pro-Dynamo e Oasi Dynamo).

Dal 2013 Vincenzo Manes è membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Adriano Olivetti.

Dal dicembre 2014 al dicembre 2016 è stato Consigliere pro-bono del Presidente del Consiglio Renzi per il Terzo settore e lo sviluppo dell'economia sociale.
Nel 2017 è stato nominato membro del board della associazione Robert F.Kennedy Human Rights - Italia.
Da gennaio 2018 è membro del Consiglio d'Amministrazione della nuova Triennale, di nomina del Comune di Milano
Da marzo 2018 è presidente della Fondazione Italia Sociale, costituita con la legge di riforma del Terzo settore (L.106 del 6 giugno 2016, art.10). (da Wikipedia - (11/04/2025-ITL/ITNET)

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