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CULTURA ITAIANA NEL MONDO -“ITALIAN ARCHITECTURE WORLDWIDE”: OLTRE 500 OPERE RIPORTATE SU "PLANISFERO ITALIA" PRIMO NUCLEO DI MANUFATTI REALIZZATI DA ARCHITETTI ITALIANI INAUGURATO A VENEZIA IN UNA MOSTRA ITINERANTE
(2025-05-09)
Nel quadro di una nuova iniziativa di “diplomazia di architettura” che la Farnesina ha avviato in sinergia con il Ministero della Cultura – Direzione Generale per la Creatività Contemporanea, è stata realizzata una prima mostra dedicata all’architettura italiana nel mondo, inaugurata l’8 maggio a Venezia in previsione dell’apertura della 19esima edizione della Biennale di Architettura tenutasi sabato 10 maggio. La mostra intraprenderà poi un percorso all’estero attraverso la Rete di Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura del MAECI.
Per la prima volta, la Farnesina è pertanto presente con una propria iniziativa nel contesto del più importante appuntamento internazionale in tema di architettura, in virtù di una collaborazione che, accanto al Ministero della Cultura, ha coinvolto diversi prestigiosi Atenei italiani, quali lo IUAV di Venezia, La Sapienza Università di Roma e l’Università degli Studi dell’Aquila.
In linea con il progetto “ArchITettura Senza Confini /ArchITettura Beyond Borders”, con il quale i due Dicasteri intendono valorizzare attraverso diverse iniziative il lavoro di architetti italiani che hanno contributo allo sviluppo urbano e infrastrutturale in diverse parti del mondo -nel corso della storia come in epoca contemporanea- la mostra itinerante “Italian Architecture Worldwide” rappresenta il primo tentativo di raffigurare un quadro significativo dell’architettura italiana all’estero attraverso una narrativa destinata ad evolversi con nuove ricerche e collaborazioni.
Ripercorrendo le opportunità di un’attività progettuale oltreconfine, molto diffusa e diversificata, l’allestimento a Venezia mira a far comprendere il ruolo svolto da professionisti italiani nella costruzione dell’ambiente umano a livello globale attraverso una rassegna di opere realizzate -o solo immaginate- in diversi contesti storici e geografici. Oltre a promuovere la competenza del Made in Italy e della progettualità italiana, il progetto lascia quindi emergere anche molte opere ancora poco conosciute, malgrado il significato che esse hanno assunto per il patrimonio e il panorama architettonico internazionale.
Le tre sezioni che compongono la mostra Italian Architecture Worldwide a Venezia rappresentano il primo tentativo di raffigurare un quadro significativo dell’architettura italiana all’estero, attraverso una narrativa destinata ad evolversi nel tempo, nel quadro del progetto ArchITettura Senza Confini, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura- Direzione Generale per la Creatività Contemporanea.
Ripercorrendo le opportunità e le ragioni di un’attività di progettazione molto ampia e diversificata, l’espo-sizione mira a far comprendere il contributo offerto da professionisti italiani alla costruzione dell’ambiente umano a livello internazionale, attraverso una rassegna di opere realizzate o immaginate in diversi periodi storici e/o contesti geografici.
In particolare, l’installazione Planisfero Italia evidenzia l’estesa diffusione e distribuzione delle principali architetture realizzate dagli italiani nel mondo, consentendo di apprezzare la portata di un fenomeno qui registrato per la prima volta nella sua articolata varietà. Da Michele Sanmicheli a Renzo Piano, la mappatura raccoglie una campionatura significativa di oltre 500 opere, che si estende a densità variabile attraverso cinque continenti e cinquecento anni di storia.
Alla distribuzione geografica è associata una sequenza cronologica per immagini che restituisce fasi e modalità della presenza dell’architettura italiana all’estero, guidando l’osservatore attraverso brevi episodi o tendenze di lungo corso. Il risultato e un affresco inedito di architetture e di persone che hanno contribuito, ciascuna a suo modo, alla costruzione del mondo.
La proiezione Transnational Mosaics and Micro-histories offre trenta racconti delle architetture moderne e contemporanee realizzate da architetti, ingegneri e imprese italiane fuori dai confini nazionali. Riferibili agli ultimi settant’anni, le opere sono rilette analizzando le occasioni specifiche e locali che le hanno determinate. Dalle molteplici storie professionali, ai casi unici o eccezionali, i 30 racconti cercano di far luce, nel loro insieme, su un fenomeno di vasta portata: quello della diaspora degli architetti italiani nel mondo, tanto significativo quanto ancora poco esplorato.
I 30 mosaici raggruppano tematicamente opere che si possono dividere in tre ambiti principali: la concen-trazione di architetture italiane in una determinata area geografica; le “monografie” di architetti o studi di architettura particolarmente attivi all’estero; le tipologie ricorrenti.
A ognuno di questi “mosaici” corrisponde una specifica “microstoria”, ovvero un focus su una o due opere a confronto.
Infine, la sezione Dieci Sogni Irrealizzati propone un viaggio nell’immaginario progettuale di dieci archi-tetti italiani del XX secolo che hanno lasciatoo il segno con le loro proposte visionarie, pur senza vederle concretizzate. A cura di docenti e ricercatori IUAV, l’esposizione fa emergere il valore delle idee mai realizzate o solo temporanee di alcuni grandi Maestri dell’architettura italiana, presentando le loro opere e interventi in Paesi stranieri.
Attraverso una serie di documenti originali custoditi dagli archivi IUAV, Studio Valle, Fondo Aldo Rossi, University of Miami Libraries, Archivio digitale Gregotti Associati, International e MAXXI, l’esposizione analizza il contesto storico e culturale in cui questi progetti sono nati e le ragioni della loro mancata realizzazione.
Proposte come quella di Gianugo Polesello per Danzica o le partecipazioni a concorsi internazionali di Luciano Semerani, Leonardo Benevolo, Giuseppe Samonà Aldo Rossi e Vittorio Gregotti– rispettivamente a Beirut, Berlino e Londra – offrono una riflessione sul ruolo fondamentale del progetto nell’immaginare e tracciare nuovi possibili orizzonti. (09/05/2025-ITL/ITNET)
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