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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - ITALIA/SPAGNA - I CARABINIERI DEL TPC RESTITUISCONO ALLE AUTORITA' IBERICHE PREZIOSI BENI ARTISTICI ILLECITAMENTE ESPORTATI DALLA SPAGNA

(2025-07-03)

  Una preziosa scultura in legno intagliato policromo e dorato con scene della Passione di Cristo del XVI sec. e ulteriori 64 beni d’arte tra dipinti, specchiere, arazzi, mobili e sculture, illecitamente esportate dalla Spagna, sono stati restituiti dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale alle Autorità iberiche durante la cerimonia che si è svolta il 3 luglio 2025, alle ore 12.00 nel “Salone delle guardie svizzere” di Palazzo Reale in Torino.

L’evento si è svolto alla presenza alla presenza del Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, Gen. D. Francesco GARGARO, dei Procuratori della Repubblica di Torino, Dott. Giovanni BOMBARDIERI, e di Verbania, Dott. Alessandro PEPÈ, nonché della Direttrice Generale del Patrimonio e delle Belle Arti del Ministero della Cultura del Regno di Spagna, Ángeles Albert DE LEÓN, del Generale Alfonso LÓPEZ MALO, Comandante della Policia Judicial della Guardia Civil spagnola e del Console Generale di Spagna Dott. Álvaro TREJO GABRIEL Y GALÁN.

I beni sono stati individuati, grazie all’attività investigativa iniziata nel 2023, quando i Carabinieri del Nucleo TPC di Torino sono intervenuti all’interno di un’abitazione privata di Lesa in provincia di Novara dopo aver esaminato una segnalazione di beni d’arte di provenienza illecita, procedendo d’iniziativa al sequestro degli oggetti trafugati con il supporto dei Carabinieri della locale territoriale.

L’operazione ha permesso di recuperare tra le opere d’arte presenti un retablo di straordinaria rilevanza storica ed artistica, che da successivi accertamenti è risultato essere stato illecitamente trafugato dalla Spagna dai proprietari (defunti) della villa sottoposta al controllo, in spregio al diniego all’esportazione emesso dalle competenti autorità spagnole.

Il Nucleo TPC, coordinato dalle Procure della Repubblica presso il Tribunale di Torino e di Verbania, ha condotto le ulteriori indagini in campo internazionale grazie all’utilizzo dei plurimi Ordini europei di Indagine cooperando Autorità giudiziarie italiane e spagnole, importante il supporto fornito da EUROJUST nell’aver individuato a Marbella (Spagna) una villa appartenente ai medesimi proprietari, dove originaria-mente era presente il “Retablo” e dalla quale risultavano mancare ulteriori beni d’arte (conteggiati in 64 oggetti antiquariali tra dipinti, sculture, mobili e beni vari) illecitamente esportati in Italia, alcuni presenti nella villa di Lesa e i restanti presso dei privati e dei commercianti che li avevano acquistati da una casa d’aste genovese.

Gli accertamenti svolti in perfetta sinergia tra i Carabinieri del TPC e il dipartimento della polizia spagnola “Unidad Central Operativa – Departamento de Delincuencia Especializada y Drogas - Grupo de Patrimonio Historico della Guardia Civil”, avvalendosi degli accurati esami compiuti dai funzionari del Ministero della Cultura e dello Sport spagnolo, è stato possibile confermare l’autenticità dei beni d’arte e l’illecita esportazione degli stessi, l’expertise ha permesso di ottenere dalle autorità giudiziarie italiane i decreti per il dissequestro e restituzione in favore della Spagna.

Il successo dell’indagine, dagli investigatori convenzionalmente soprannominata RETABLO (l’omologa indagine in Spagna è stata denominata ALTARPIECE), ha visto tra i primi casi in Italia l’applicazione del nuovo reato, introdotto nel 2022, di importazione illecita di beni culturali (art. 518 decies C.P.) in forza della quale è ora considerato reato, punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 258 a euro 5.165, il comportamento di chi importa beni culturali provenienti da delitto oppure rinvenuti a seguito di ricerche svolte senza autorizzazione dell’Autorità locale competente, ovvero esportati da un altro Stato in violazione della legge di tutela di quel paese (art. 518 decies c.p.). (03/07/2025-ITL/ITNET)

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