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LAVORO - CONSIGLIO MINISTRI APPROVA DECRETO MISURE TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO ED IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE.

(2025-10-28)

Il Consiglio dei Ministri di martedì 28 ottobre 2025 ha approvato il decreto proposto dal Presidente Giorgia Meloni, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci, che contiene misure per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile.

Formazione, controlli e prevenzione tra i punti cardine del provvedimento che introduce, tra l’altro, sistemi premiali per le imprese, il badge di cantiere come richiesto trasversalmente dalle parti sociali, il potenziamento della rete agricola di qualità, ulteriori assunzioni per 300 ispettori e 100 Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro, oltre alla stabilizzazione di 94 medici e infermieri Inail.
E ancora, una serie di azioni a favore dei più giovani, compresa l’estensione della tutela Inail anche agli infortuni avvenuti in itinere per gli studenti impegnati nella formazione scuola-lavoro e la previsione che non possano essere impegnati in attività ad alto rischio.

Tra gli inediti del decreto, l’istituzione di una borsa di studio per gli orfani delle vittime di incidenti sul lavoro o di malattie professionali.

"Mettiamo in sicurezza il futuro" ha affermato il Ministro Calderone, nella conferenza stampa subito dopo il Consiglio dei Ministri.

A regime, l’insieme delle misure avrà un costo pari a 900 milioni di euro per annualità. 

Di seguito il link al video :

(28/10/2025-ITL/ITNET)


" Non è la prima volta che il governo si occupa di sicurezza sul lavoro, che adotta provvedimenti importanti, che fa scelte che sono strategiche sia sul fronte della prevenzione della formazione in materia di sicurezza, ma anche sul fronte dell'estensione delle tutele, quindi della copertura delle tutele e di categorie di soggetti sempre più ampie.

Non è la prima volta che noi adottiamo anche una strategia che ci consente di mettere in campo più risorse per l'ispezione sul lavoro, per un'ispezione sul lavoro qualificata e che si avale qui che possa valersi di specialisti che
sono importantissimi per portare a compimento quelle che non sono da intendere solo come azioni repressive, ma invece azioni certamente  di controllo che servono per evidenziare quelli che sono fenomeni negativi per il mondo del lavoro e quindi anche situazioni in cui c'è una errata applicazione delle norme in materia di lavoro o di in materia di
sicurezza sul lavoro, ma ancora di più il compito che noi assegniamo i nostri ispettori del lavoro è anche quello di promuovere invece una adeguata conoscenza e consapevolezza da parte delle aziende, dei lavoratori e delle lavoratrici, non solo delle norme in materia di lavoro, ma anche di tutta quel contesto di norme che invece serve
a tutelare la salute e la sicurezza delle persone." ha dichiarato il Ministro Calderone


Nel corso del tempo abbiamo
incrementato notevolmente il il contingente degli ispettori dell'Ispettorato nazionale del lavoro
assumendo anche ispettori con qualifica tecnica indispensabili
per appunto tutti i controlli in materia di sicurezza sul lavoro. La stessa cosa
abbiamo fatto per quanto riguarda l'INPS e l'INAIL, quindi gli ispettori di
vigilanza, autorizzando nell'ultima legge di bilancio 500 assunzioni che tra
IMPS e INAIL per poterci avvalere di una ispezione qualificata che invece nei
numeri stava segnando il passo, ma per un motivo perché erano organi e
organismi ad esaurimento. Siamo anche nel corso del 2024
intervenuti per aumentare il contingente dei carabinieri del nostro nucleo per
l'ispezione sul lavoro. Il NIL dei Carabinieri è la specialità dell'arma
più antica. Il prossimo anno compirà 100 anni. abbiamo eh nel 2024 aggiunto 50
carabinieri con questo decreto, oltre aumentare ancora una volta l'organico
dell'Ispettorato nazionale del lavoro di ulteriori 300 unità di funzionari più
otto funzioni dirigenziali, interveniamo aumentando anche il contingente dei
carabinieri con l'inserimento di un nucleo di ulteriori 100 100 carabinieri
tra carabinieri e e colonnelli capitani e tenenti, quindi
ufficiali. Questo ci serve per poter coordinare al meglio l'attività
ispettiva. Interveniamo anche per quanto riguarda la stabilizzazione del personale sanitario dell'INAIL, così
posso rassicurare il presidente. Si tratta di 94 unità tra medici e
infermieri indispensabili, questo lo dico, per consentire all'istituto di
poter continuare a presidiare tutte quelle attività di prevenzione e di cura
che vengono svolte in modo molto qualificato sul territorio.
abbiamo degli interventi complessi in questo decreto legge, dicevo anche
molto, ma molto articolati perché abbiamo una serie di
misure che ci consentono di poter dire mettiamo in sicurezza il futuro. Questo
mi piacerebbe che fosse il messaggio che accompagna questo questo testo di legge
perché abbiamo previsto una serie di interventi che sono certamente dedicati
alla prevenzione degli infortuni, alla formazione e all'accompagnamento dei nostri giovani. Per i giovani avevamo
già fatto in passato un intervento per quanto riguarda l'assicurazione INAIL
per gli infortuni sul lavoro in ambito scolastico per tutto il personale docente e non docente e per i ragazzi
che frequentano le scuole di ogni ordine grado. interveniamo per ulteriormente
potenziare questo intervento inserendo anche e quindi ricomprendendo nella
protezione antinfortunistica anche gli infortuni in itinere per i giovani che
partecipano ai percorsi di alternanza scuola lavoro. sui percorsi di alternanza scuola lavoro. Consentitemi
di utilizzare per semplicità questa definizione. Abbiamo fatto un ulteriore
intervento per ribadire insieme al ministro Valdara un concetto molto
importante che è quello che i giovani nell'ambito degli accordi che vengono
stipulati tra le istituzioni scolastiche e i datori di lavoro non possono essere
adibiti ad attività ad alto rischio. Questo perché è importante che nel
avvicinarsi al mondo del lavoro però possano godere di ogni tipo di protezione e di tutela. Abbiamo
istituito anche, e questo è una cosa a cui teniamo moltissimo,
un fondo per le borse di studio che corrisponderemo agli orfani di vittime
di incidente sul lavoro di malattia professionale. Per noi è importante questo messaggio. accompagniamo questi
giovani a poter eh con serenità scegliere il proprio
percorso formativo e poi ovviamente inserirsi nel mondo del lavoro. Quindi
sono previste delle borse di studio di che verranno corrisposte annualmente per
importi da 3000 a €7.000 per la frequenza dei corsi di studio
della scuola primaria e secondaria di primo grado, della scuola secondaria di
secondo grado, di tutti i percorsi di formazione professionale, della formazione universitaria, della
formazione tecnica superiore e della formazione artistica. Questo per dire
che lo Stato si fa carico di accompagnare chi ha perso un familiare
per un evento doloroso come un infortunio sul lavoro. Ma non è l'unico
intervento che faremo perché il nostro obiettivo è quello di prevedere, in
questo caso, tutta una serie di tutele sempre più ampie e che siano in qualche modo anche, come dire, paragonabili a
quelle che vengono riconosciute a chi ha perso un familiare, magari perché è
vittima di mafia. E questo lo dico per dirvi che comunque nell'ambito del
decreto ci sono anche degli interventi, degli ulteriori interventi che servono
proprio a sostegno delle famiglie che hanno perso un congiunto sul lavoro, perché è prevista anche la revisione
delle rendite per a seguito della revisione appunto del
danno biologico. Questo comporta ovviamente anche in questo caso un adeguamento delle rendite. Questo è un
decreto che porta a bordo anche delle misure a favore delle imprese che
investono in sicurezza e che garantiscono un sistema di sicurezza sul
lavoro che nel corso del tempo ovviamente viene implementato e soprattutto da riscontri in termini di
andamento infortunistico favorevole. Per questo motivo è prevista anche la
revisione delle aliquote di oscillazione del premio che ha una dotazione
importante di circa 500 milioni a partire dal 2026 per poi andare a
incrementarsi. La riduzione del del premio è ovviamente legata a dei comportamenti positivi in termini di eh
contenimento del risch dei rischi in materia di eh sicurezza sul lavoro.
Stesso intervento che viene esteso anche al settore dell'agricoltura che è un
altro settore importante. Il nostro obiettivo è valorizzare anche le aziende che aderiscono alla rete agricola di
qualità, perché questo vuol dire valorizzare chi sceglie di adottare
consapevolmente delle strategie e dei percorsi di tutela della salute delle
persone. Abbiamo investimenti importanti anche in termini
di promozione e divulgazione della cultura della sicurezza. Sempre attraverso l'INAIL metteremo a
disposizione delle risorse importanti per valorizzare la formazione in materia
di sicurezza nell'ambito dei percorsi scolastici, ma anche per valorizzare
ancora di più l'importanza di percorsi di formazione destinati alle
figure della sicurezza in azienda, come i rappresentanti dei lavoratori per la
sicurezza aziendali territoriali di sito, ma ancora di più, ecco, per
valorizzare tutte quelle buone prassi che fanno sì anche che ci sia la
possibilità di dotarsi di strumenti avanzati per e tecnologicamente avanzati
come presidi di sicurezza. Anche su questo l'INAIL prevede delle specifiche
linee di eh finanziamento che servono proprio a fare degli investimenti in
tecnologia e tecnologia per la sicurezza. Abbiamo certamente anche un
intervento importante a completamento, se volete, o perlomeno come ulteriore passaggio, di un intervento già fatto in
passato che è quello dell'introduzione della patente a crediti in edilizia.
Fermo restando che noi abbiamo sempre detto che la patente che la scelta del
settore edile non era un una scelta, come dire, indirizzata solo ed
esclusivamente a quel settore e che la patente a crediti sarebbe stata
applicata e utilizzata solo ed esclusivamente per l'edilizia, ma che avevamo bisogno ovviamente quando si
introducono delle riforme importanti anche di creare un'esperienza e una
capacità di valutazione dello strumento per poi passare ad altri settori che
sono magari settori ad alto rischio. Riconfermiamo questa posizione, però
introduciamo con questo decreto legge il belgio di cantiere. introduciamo il
badge di cantiere avvalendoci anche di quelle che sono delle esperienze e delle
espertise di successo, per esempio per quelle che ci vengono dall'utilizzo del
begge di cantiere nell'ambito dell'area del cratere del eh del sisma
dell'Appennino dell'Appennino centrale oppure sono è già stato sperimentato in Emilia-Romagna e Roma. Noi utilizzeremo
la nostra piattaforma tecnologica SISL per consentire alle aziende di poter
ottemperare a queste disposizioni gratuitamente perché metteremo a disposizione tutte le informazioni eh
che sono necessarie al personale ispettivo per comprendere se la persona
che incontrano in un cantiere è un dipendente regolarmente assunto, regolarmente retribuito e denunciato per
le assicurazioni, contributi obbligatori, noi lo faremo attraverso quelle informazioni che abbiamo nella
piattaforma che verranno poi condensate in un QR code che metteremo a
disposizione delle delle aziende e dei lavoratori oltre che del personale
ispettivo. Abbiamo questo del Begge di cantiere è una richiesta che ci è venuta
trasversalmente dal mondo delle associazioni di categoria e anche dal mondo dei delle associazioni, dei
sindacati, dei lavoratori è sentito e come tale, così come tanti altri
interventi di questo decreto che avremo modo anche di commentare più in dettaglio, è sicuramente anche la cifra
dell'attenzione dell'ascolto con cui abbiamo portato avanti una
interlocuzione di mesi con le parti sociali. ricorderete che avevamo annunciato la l'intenzione di varare un
decreto eh sicurezza in prossimità del primo di maggio. Oggi questo decreto
sicurezza, in conclusione, porta a bordo misure molto ampie e anche con un
impatto economico importante perché a regime questo decreto peserà 900 milioni
di euro per annualità. Questo vuol dire certamente aggiungere ancora un altro
tassello. Non ci fermeremo qui, ci concentreremo su altri settori, però mi
sembra di poter dire e voglio ringraziare veramente tutti quanti hanno collaborato alla redazione del testo in
primis l'INAIL e l'Ispettorato che siamo veramente sulla buona strada. Grazie
ancora e grazie veramente. Grazie. Grazie ministro Calderoli. Prego.
Abbiamo approvato oggi eh dopo lunga attesa la prima legge di valorizzazioni
delle isole minori marine, lacustri, lagunari che dà attuazione dopo la
modifica della costituzione del 2022 che ha rintrodotto il concetto di insularità
e che doveva essere poi messa a terra. Ovviamente è una parte eh parziale di
tutte le isole, ma le isole rappresentano un capitolo importante del
nostro territorio e della nostra popolazione, perché stiamo parlando di 6 milioni e mezzo di abitanti. Siamo il
primo paese nell'Unione Europea come cittadini che risiedono nelle isole.
Abbiamo tenuto una tre giorni e ringrazio il ministro Musumeci per la
sua organizzazione col dipartimento del mare proprio alle tremiti sulle i
problemi e le problematiche delle isole minori e abbiamo seguito una strada che
è quella che abbiamo già percorso per il discorso della riconoscimento e la
promozione dei comuni montani, cioè come contrastare il l'allontanamento e come
promuovere il ritorno in quelle realtà, garantendo quei diritti che sono diritti
fondamentali e primordiali e che devono essere garantiti a tutti i cittadini, quindi a partire dal capitolo dalla
salute, dell'istruzione, al fatto di poter creare e crescere una famiglia,
attività d'impresa e ripercorrendo quel solo, abbiamo affrontato
con una certa difficoltà per il reperimento dei fondi per poterli
affrontare e risolvere. capitolo sanità, istruzione, problematica ambientale che
è una natura particolarissima visto l'isolamento che si trovano a vivere, la
produzione dell'energia, un capitolo anche legato al turismo, allo sport,
alla disabilità, alla giustizia, cioè mettere tutti quei cittadini in
condizioni di non dover più allontanarsi. Eh, molte delle proposte sono venuti da
altri ministeri, oltre che dal ministro Musumeci, con cui abbiamo collaborato
proprio per la stesura di un progetto in cui tutte e due credevamo e abbiamo
raggranellato un po' di fondi dei nostri ministeri, il mio e il suo. Ringraziamo
anche il ministro Foti per il suo contributo con i fondi di sviluppo e
coesioni, così come lo sport, la disabilità, la giustizia. tutti annesso
quel piccolo contributo per poter avviare e chiaramente c'è l'aspettativa
che in futuro vi sia uno stanziamento incapito nella legge di bilancio proprio finalizzata a poter proseguire questo
cammino che rappresenta un inizio ma che deve essere affrontato più compiutamente.
Al Parlamento abbiamo due strade aperte, una la Camera dei Deputati che si
dedicherà alle isole Maggiori con una proposta di legge presentata dal presidente della bicamerale sulle isole,
un'altra invece al Senato sulle piccole isole che era in attesa del progetto di
legge di iniziativo governativo, visto che tutti hanno le idee molto chiare sul cosa fare, un po' meno chiare su come
trovare le risorse. Quindi oggi siamo riusciti a coniugare proposte e anche quel minimo di risorse con cui partire.
Grazie. Grazie ministro Musumci. Prego. Grazie. Buonasera a tutti e come ha detto il
collega Calderoli, perché c'è un'affinità fonetica con
Calderone, a parte l'intervento della della collega Calderone che comprende
anche nel suo provvedimento tre articoli destinati alla Protezione Civile,
uno per il regime speciale di volontariato, evitando che i lavoratori che i
volontari vengano considerati lavoratori e dipendenti, ma semmai
assimilati ad alcune ad alcune funzioni e poi le attività di
formazione, di informazione, di addestramento, di controllo sanitario in a beneficio degli stessi volontari di
protezione civile. Uno degli articoli del provvedimento della collega Calderò
ne prevede anche i contratti di lavoro a tempo determinato, su cui non mi
soffermo. Si tratta di personale destinato alle regioni, lavora già da
qualche anno e e soprattutto la previsione del limite
massimo di 3 anni per la durata di ciascun contratto di collaborazione per
chi si occupa a tempo determinato, quindi, della di materia legata alla
protezione civile. L'articolo 21 prevede la proroga dello stato di emergenza per
alcune province di della Toscana, mentre abbiamo oggi deliberato l'avvio della
ricostruzione in alcune province della Emilia-Romagna. Quindi, conclusi i 2
anni della fase di emergenza, come prevede la legge sulla ricostruzione, poi si passa alla fase della
ricostruzione con la nomina di un commissario e una serie di provvedimenti che entro 5 anni debbono consentire
il completamento della fase di ricostruzione. Il collega Calderoli
ha consacrato nel suo intervento l'impegno
che avevamo assunto all'IPari nei tre giorni degli Stati Generali delle isole
minori. Vorrei sottolineare alla stampa come questo governo abbia dedicato a
questa realtà insulare minore particolare attenzione negli ultimi 2
anni. Eh, si tratta di 220-3.000 abitanti, è vero, si tratta soltanto di
35 comuni, è vero, ma anche se si fosse trattato di un solo abitante, noi
abbiamo per dovere istituzionale e costituzionale, oltre che per buon
senso, l'obbligo di garantire a tutti i cittadini il diritto all'accesso agli
stessi servizi. Nelle isole minori, purtroppo, questo non è consentito. il
collega accennava sia alla sanità, sia all'istruzione, sia alla mobilità.
Abbiamo varato un disegno di legge e vado verso l'ultima parte, un disegno di legge
sulla protezione civile. Che cosa dice il disegno di legge? prevede
essenzialmente due obiettivi. Il primo è quello di istituire una sezione speciale
destinata al personale, alle autorità e dirigenti di protezione civile da inserire nell'ambito del della
contrattazione collettiva nazionale. Il secondo obiettivo, chiarire e
definire il regime di responsabilità penale applicabile agli operatori, alle
autorità e ai volontari di protezione civile nel momento in cui svolgono la
loro attività. Ecco, per quanto riguarda la prima esigenza, quella di istituire
una sezione speciale, perché perché le regioni l'hanno l'avevano chiesta già
nel 2021, eravamo in piena pandemia durante il Covid e il personale di
protezione civile era quello che correva a destra e a manca, spesso senza
protezioni, qualche volta mancavano anche i dispositivi di protezione personale pur
di svolgere il proprio compito. Bene, non si può considerare un volontario di
protezione civile come un lavoratore dipendente di qualunque altro settore,
sezione o dipartimento dello Stato. il volontario di protezione civile, il
funzionario di protezione civile, l'operatore di protezione civile va configurato in una sezione speciale
proprio perché speciale è la propria attività. Quindi parliamo naturalmente
parliamo del lavoro straordinario, per esempio, parliamo dei turni di reperibilità, le articolazioni
dell'orario di lavoro e se il lavoratore di protezione civile si considera viene
considerato adeguato e a livello, parlo di trattamento
naturalmente di qualunque altro dipendente della pubblica ammin amministrazione. Il
risultato è che nei dipartimenti regionali di protezione civile non ci va più nessuno. Ecco perché la gente dice
io mi trovo sovraesposto e e non ho nessuna nessun compenso in
cambio, nessun incentivo, nessuna possibilità di poter lavorare in un
clima di serenità. Ecco, chi lavora nelle catastrofi, di tutto deve
preoccuparsi, tranne che di esporsi o sovreesporsi
alla magistratura. Impunità? Assolutamente no.
Si tratta di dovere tenere conto della specificità della propria funzione
che lo porta ad assumere decisioni importanti nello spazio di pochi
secondi. Questa fattispecie
concordata con il collega Nordio naturalmente della giustizia
consentirà al volontario, all'operatore di protezione civile, ma anche alla
autorità di protezione civile, e non è uno scudo penale, di potere lavorare
in una condizione tale da potere rendere il massimo
delle proprie energie. Chi gestisce un incendio, chi gestisce un post
terremoto, chi gestisce un post alluvione, deve farlo nella piena
consapevolezza delle proprie responsabilità, è chiaro nel rispetto
delle linee generali che il proprio compito gli affida. Ecco perché questa
sezione speciale noi la riteniamo assolutamente
necessaria per rivitalizzare le strutture locali, si intende, di
protezione civile e per consentire ai giovani che non lo abbiano ancora fatto
di rinserrare le file del nostro volontariato, che è un volontariato di
terzo settore, sì, ma che ha una specificità che lo rende assolutamente
originale e differente rispetto a tutte le altre forme di volontariato. Io sto
correndo proprio perché ho rispetto per la stampa e per i propri tempi, quindi
la peculiarità di protezione civile, l'imprevedibilità degli eventi, purché segua le linee
generali che gli vengono affidati. Il fatto che finora il volontario fosse
assimilato a un dipendente pubblico non ha reso giustizia alle migliaia e
migliaia di donne e di uomini che dedicano il proprio tempo non sempre
libero, le proprie energie morali, fisiche e intellettuali, spesso a favore
di chi neanche conoscono. Questo è questa è la decisione che il Consiglio
dei Ministri ha adottato oggi e che ho avuto l'onore di rappresentare
al Consiglio dei Ministri. Naturalmente l'augurio è che il Parlamento proceda
proceda velocemente. Abbiamo deliberato una procedura di urgenza per il disegno
di legge. Sono convinto che da parte del Parlamento nei due rami troveremo la
necessaria condivisione per dare un assetto razionale
meritato, equo, a questo personale di un
dipartimento come la Protezione Civile che gode di una leadership indiscussa a
livello internazionale. Ma proprio per questo io credo che Bata premiato per
l'altruismo, per la preparazione, per l'impegno, per la capacità, per la
passione che dimostra quotidianamente nel proprio operato. I minuti sono
quelli giusti, ho un calendario di tutti, se dovesse
servire a disposizione. Grazie. Grazie ministro. Abbiamo già una domanda Andrea Pira del Messaggero.
Prego. Sì, buongiorno ministri. Vorre una
domanda per la ministra Calderone, poi una anche per il ministro Mossumeci. eh per la ministra Calderone sui diciamo
sulle risorse, perché all'inizio si era parlato di 600 milioni che erano stati stanziati a maggio, se non ricordo male,
gli ha detto che a regime saranno il costo attorno ai 900, ci sono 500 che è
il costo diciamo per l'assicurazione per gli sconti e gli incentivi per chi
per le aziende sicure. Volevo un attimo quindi capire il quadro delle risorse e invece per il ministro Musumici si
poteva spiegare meglio quello che ha detto non è uno scudo penale, ma come può funzionare. Grazie.
Bene, rispondo magari prima io. Siamo conterranei, mi sembra di capire.
Allora, eh quando io dico che il decreto a regime eh porterà con sé un 900
milioni di impegno, è perché prendendo in considerazione tutte le misure,
facendo la somma delle misure, andiamo oltre quei 600 milioni che erano stati
quotati, ma solo ed esclusivamente con riferimento a quegli interventi che
erano che possono essere classificati. come riduzioni di premio perché solo
sulla riduzione delle aliquote per oscillazione il primo anno, il 2026 ha
una cubatura di 502 milioni che poi si alza nel corso del tempo. A questo vanno
aggiunti altri 90 milioni per quanto riguarda la riduzione dei dei contributi
nel settore dell'agricoltura, ma poi ci sono tutta una serie di interventi come
promozione della formazione, come risorse messe a
disposizione per le borse di studio, per gli studenti, come
anche investimenti fatti per il contingente
del personale, dell'ispettorato del lavoro, dei carabinieri e poi anche per
la conferma in servizio dei dipendenti e dell'INAIL. In più ci sono degli
interventi per, come dicevo, l'innalzamento degli importi delle
rendite per effetto della riqualificazione, quindi ridefinizione del danno, dell'incidenza del danno
biologico. Se sommiamo tutti questi interventi, noi andiamo ad avere regime
una cifra superiore ai 900 milioni di euro. solo perché eh ho usato ovviamente
un totale, però poi tutte le misure sono molto più ampie di quelle prime che
erano legate solo alla revisione delle aliquote.
Sì, eh ho già ho già chiarito, ma naturalmente serve qualche ulteriore
chiarimento. La materia della
operatività in sede di quindi di calamità o di post calamità del personale di protezione
civile è stata oggetto di una consolidata giurisprudenza
in base alla quale ogni operatore deve scegliere
secondo criteri di razionalità. Un operatore che agisce in una
condizione di catastrofe deve preoccuparsi di salvare il
salvabile, ecco, e deve farlo nella consapevolezza che ogni sua azione,
dalla da ogni sua azione possa discendere e dipendere
responsabilità anche per altri con ricaduta anche per altri soggetti.
L'operatore di protezione civile deve poter godere non di una protezione
penale, ma deve poter godere di una condizione di operatività
che gli consenta di agire senza freno,
il che significa io posso agire in buona fede, posso anche incorrere nella colpa
lieve. Ma ho il diritto e il dovere di mantenermi all'interno delle linee
generali che il codice di protezione civile mi assegna. Questo nel passato
non è stato possibile. La giurisprudenza si è in modo particolare accanita e noi
lo diciamo con grande rispetto verso la magistratura, sia accanita verso le scelte che tendevano, e l'Aquila lo
dimostra, o da un lato a minimizzare e quindi non bisogna mai minimizzare di
fronte ad un paventato evento né dall'altro lato non tenere conto della
prevedibilità dell'evento stesso. Nessuno può prevedere un un evento
catastrofico come il terremoto. Per esempio, se io sindaco dico "Vabbè,
andiamoci a bere un bicchiere di vino stasera dopo una scossa e poi dopo la
scossa, dopo un giorno, due giorni arriva il terremoto, è chiaro che io nel
passato io sindaco, risulto responsabile di avere minimizzato l'evento. Questo
purtroppo è uno è una giurisprudenza assai diffusa che ha portato davanti al
magistrato anche autorità di protezione civile, il che scoraggia
il più volenteroso fra i funzionari e fra i dirigenti a continuare a lavorare
nei dipartimenti di protezione civile. Allora, non uno scudo, ma la consapevolezza che io per colpa lieve
posso anche sbagliare, ma non finisco in galera, proprio perché in quel momento
sotto la spinta emotiva dell'evento ho operato comunque all'interno delle linee
generali che mi venivano indicate. Io credo che ci sarà nelle prossime
settimane un incontro apposito con il collega Nordio col quale
abbiamo concordato questa linea che non è di difesa, ma è di razionale
equilibrio, proprio per chiarire nei particolari quale sarà lo sviluppo che daremo
ad una interpretazione che intende mettere ogni volontario, ogni ogni funzionario, ogni operatore e ogni
sindaco nelle condizioni di operare nei contesti di emergenza. Infine, voglio
dire che questa norma risolve anche una in
un equivoco. Il volontario non dipende da nessuno. Il volontario è membro di un
gruppo di volontariato, obbedisce alle indicazioni del capogruppo, il quale si
sintonizza con l'autorità locale che è il sindaco. una recente giurisprudienza,
una recente sentenza, ha considerato invece il sindaco datore di lavoro e il
volontario lavoratore. Può accadere in altre forme di volontariato, non accade
e non deve accadere e non accadrà con questa norma all'interno della
Protezione Civile. Grazie ministro, grazie a tutti i ministri e grazie a voi per aver
partecipato. Buonasera.

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