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AMBIENTE - BIODIVERSITA' - AD ALGHERO II° INTERNATIONAL SYMPOSIUM ON BIODIVERSITY AND ECOSYSTEM FUNCTIONS UNDER GLOBAL CHANGE
(2025-11-21)
Dal 12 al 14 novembre 2025, Alghero è diventata il centro internazionale della ricerca sulla biodiversità ospitando la seconda edizione del International Symposium on Biodiversity and Ecosystem Functions under Global Change, evento promosso nell’ambito del National Biodiversity Future Center (NBFC) e organizzato in collaborazione con CMCC Foundation e Università degli Studi di Sassari.
L’iniziativa ha riunito oltre 200 ricercatori provenienti da università, enti di ricerca e istituzioni nazionali e interna-zionali, per discutere le sfide e le opportunità legate alla conservazione della biodiversità e al funzionamento degli ecosistemi in un contesto di cambiamenti climatici e ambientali globali.
Il valore dei dati per la biodiversità globale
Al centro del simposio vi è stato il tema cruciale del valore e dell’uso dei dati relativi alla biodiversità. Questi rappresentano oggi uno degli strumenti più potenti per comprendere come gli ecosistemi reagiscono alle pressioni antropiche e climatiche, per orientare politiche efficaci di conservazione e per prevenire gli impatti futuri.
La sessione inaugurale è stata aperta dalla prof.ssa Helena Freitas, titolare della Cattedra UNESCO per la Biodiversità, che nella sua lecture ha voluto sottolineare l’importanza della condivisione dei dati come chiave per una pianificazione globale coordinata e partecipata. “Solo attraverso un approccio aperto e collaborativo – ha affermato – i dati sulla biodiversità possono tradursi in conoscenza condivisa, capace di guidare scelte sostenibili e resilienti per il pianeta”. Successivamente è intervenuta la prof.ssa Xiaojuan Liu, che ha portato il suo contributo sull’importanza della cooperazione internazionale nella ricerca sulla biodiversità.
I risultati del NBFC: tecnologie, modelli e strategie per il futuro
Ampio spazio è stato dedicato alla presentazione dei risultati raggiunti dal National Biodiversity Future Center nei primi tre anni di attività. Il NBFC ha dimostrato come la messa in rete di competenze e dati possa generare conoscenze innovative e strumenti operativi concreti.
Grazie al lavoro del centro, è stato possibile:
- condividere informazioni preziose sulla biodiversità italiana e mediterranea; - sviluppare tecnologie avanzate per il monitoraggio e la mappatura di specie e habitat; - creare modelli previsionali per ridurre il rischio di eventi estremi di origine naturale o antropica, come incendi, dissesti idrogeologici e perdita di habitat; - individuare azioni mirate per la conservazione della biodiversità e il ripristino degli ecosistemi degradati.
Questi risultati testimoniano l’efficacia di una rete nazionale capace di integrare ricerca, innovazione tecnologica e pianificazione ambientale.
Uno dei momenti più significativi del simposio è stato dedicato al ruolo dell’Italia nel Global Biodiversity Information Facility (GBIF), la più grande infrastruttura internazionale per la condivisione dei dati sulla biodiversità.
Nel suo intervento, Kyle Copas (GBIF Secretariat) ha ringraziato il NBFC per aver supportato l’ingresso dell’Italia nel network, riconoscendo il contributo decisivo del centro nella definizione di una strategia nazionale di raccolta e sistematizzazione dei dati e nella costruzione di una rete capillare di collaborazioni su tutto il territorio.
Durante il simposio è stato inoltre ufficializzato l’avvio del nodo nazionale italiano del GBIF, nominato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) su richiesta del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), con la collaborazione di NBFC e di tutti gli enti partner. Questa nuova infrastruttura rappresenta un passaggio fondamentale che consentirà all’Italia di partecipare piena-mente alle politiche globali per la gestione dei dati sulla biodiversità e di proporre progettualità strategiche in ambito internazionale.
Giovani ricercatori e dialogo internazionale: Il simposio ha dato grande rilievo anche alla partecipazione dei giovani ricercatori del NBFC – dottorandi, assegnisti e research fellows – che hanno presentato i propri lavori a una platea internazionale, confrontandosi con esperti di tutto il mondo. Questo spazio di dialogo ha rappresentato un’occasione unica per favorire nuove collaborazioni e per valorizzare la nuova generazione di scienziati che operano nel campo della biodiversità e del cambiamento globale.
Un laboratorio di idee per il futuro della biodiversità
Il II International Symposium on Biodiversity and Ecosystem Functions under Global Change si conferma dunque come un momento di incontro scientifico e politico di alto livello, capace di mettere in rete competenze, dati e strategie per affrontare le grandi sfide ambientali del nostro tempo.
L’appuntamento di Alghero ha mostrato come la cooperazione tra istituzioni, enti di ricerca e infrastrutture internazionali possa tradursi in azioni concrete per la tutela del capitale naturale, a beneficio non solo dell’Italia, ma dell’intero pianeta. (21/11/2025-ITL/ITNET)
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