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ECONOMIA ITALIANA - EUROPA/SPAZIO - CESE: GRANDE POTENZIALE ECONOMICO.SERVONO INVESTIMENTI PERCHE' L'UNIONE RAGGIUNGA UN RUOLO DA PROTAGONISTA MONDIALE
(2025-12-29)
Il Comitato Economico Europeo è intervenuto nell'ultima Assemblea Plenaria di Dicembre sul Settore spaziale esortando l'UE a perseguire un ruolo da protagonista mondiale, grazie alle capacità pubbliche e private dei Paesi membri in materia ed in funzione del grande potenziale economico attuale e soprattutto futuro del settore. Ma perchè ciò avvenga, il CESE ha anche chiaramente affermato che servono investimenti urgenti. ***
Della rilevanza del settore sul fronte economico-finanziario se n'è parlato in Italia ad ottobre scorso nel corso degli STATI GENERALI DELLA SPACE ECONOMY 2025 al Ministero degli Affari Esteri, in una rassegna dedicata al futuro della cooperazione internazionale e delle politiche industriali nel settore spaziale. L'iniziativa era promossa dall’ Intergruppo Parlamentare per la Space Economy (IPSE) con l’obiettivo di costruire un confronto strategico sul futuro del comparto spaziale italiano ed europeo.
Lo stesso Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, autorità delegata in materia di coordinamento delle politiche relative ai programmi spaziali e aerospaziali, intervenendo agli Stati Generali della Space Economy, ha sottolineato come “La space economy rappresenti oggi un importante settore strategico per l’industria nazionale ed un nuovo ambito di valorizzazione del Made in Italy tecnologico. L’Italia, grazie a investimenti mirati e competenze di eccellenza, ha consolidato un ruolo di primo piano in Europa, dotandosi della sua prima legge sullo spazio. "Questo comparto rappresenta un asset industriale in grado di gene-rare crescita sostenibile, occupazione qualificata e competitività internazionale. In questo quadro, ha concluso il Ministro Urso, "La diplomazia spaziale rafforza le alleanze tradizionali e apre nuovi partenariati strategici, all’India ai Paesi del Golfo fino all’Africa." E, concludendo ha stigmatizzato "lo spazio è oggi una dimensione essenziale per la proiezione economica e geopolitica del nostro Paese”. *****
Nel adottato nella sessione plenaria di dicembre, il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha esortato l'UE a intensificare gli investimenti pubblici e privati nel settore spaziale, con l'obiettivo di rafforzare l'autonomia strategica e promuovere l'innovazione. Il Comitato ha raccomandato inoltre di aumentare i fondi assegnati all'Agenzia dell'Unione europea per il programma spaziale (EUSPA) nel prossimo quadro finanziario pluriennale (per il periodo 2028?2034).
Il CESE ha chiesto di potenziare immediatamente e in modo strutturale gli investimenti nello spazio, raccomandando di portarli ad almeno lo 0,2 % del PIL dell'UE entro il 2030.
Nel parere, di cui è relatore Angelo Pagliara, il Comitato ha sottolineato che questo potenziamento consentirebbe all'Europa di colmare gradualmente il divario con gli Stati Uniti e la Cina, facendo dell'UE un leader mondiale nel settore spaziale.
Ad oggi, gli investimenti dell'Europa nelle attività spaziali sono significativamente inferiori a quelli dei suoi principali concorrenti: al settore l'UE destina attualmente appena lo 0,07 % del suo PIL, contro una media dello 0,25 % negli Stati Uniti e percentuali anche superiori in Cina, India e Giappone.
"Questo squilibrio strutturale compromette la capacità europea di promuovere innovazione autonoma, mantenere infrastrutture critiche strategiche e contrastare la dipendenza da tecnologie, dati e servizi forniti da paesi terzi", ha affermato Pagliara, aggiungendo "dobbiamo aumentare gli investimenti pubblici europei nel settore spaziale".
Il parere del CESE ha esaminato, inoltre, l'atto legislativo dell'UE sullo spazio, adottato dalla Commissione europea, e ne ha condiviso l'obiettivo di rafforzare il mercato unico per lo spazio.***
Per rendere le attività spaziali sostenibili, sicure e resilienti, l'UE ha bisogno di un immediato rilancio strutturale dei suoi investimenti pubblici in tale settore. Questo significa che l'Unione deve agire con urgenza e adottare politiche industriali ambiziose, altrimenti gli obiettivi della proposta della Commissione rimarranno lettera morta.
Al tempo stesso, il CESE ha sottolineato l'importanza di disporre di un quadro normativo chiaro per attrarre gli investimenti privati. Questo deve andare di pari passo con una strategia industriale e tecnologica che massimizzi il ritorno economico e sociale per i cittadini europei, definisca strumenti per ridurre la dipendenza da forniture critiche extraeuropee e sostenga lo sviluppo di capacità di lancio europee.
Il Comitato ha esortato inoltre la Commissione a collegare la strategia spaziale dell'UE all'autonomia strategica europea e a incoraggiare ecosistemi complementari e l'effetto moltiplicatore dell'economia spaziale a sostegno di settori specifici, tra cui l'agricoltura di precisione, l'intelligenza artificiale, la robotica avanzata, l'energia orbitale, il monitoraggio ambientale e la telemedicina.
L'economia spaziale offre un grande potenziale economico, al quale l'UE dovrebbe prestare maggiore attenzione: secondo la relazione Draghi, il suo valore globale ha raggiunto 572 miliardi di EUR nel 2023 e si prevede che superi 1 628 miliardi di EUR entro il 2035, con un tasso di crescita annuo superiore al 9 %. L'economia spaziale deve inoltre essere interconnessa con altre politiche e strategie europee, tra cui il Green Deal e la duplice transizione, e la Commissione dovrebbe fornire indicazioni agli Stati membri su come la normativa dell'UE possa promuovere queste sinergie.
A tal riguardo, e con riferimento all'EUSPA, il CESE ha concordato con la Commissione sulla necessità di potenziare il ruolo operativo dell'agenzia affinché sia in grado di fornire alle amministrazioni nazionali assistenza tecnica, orientamenti e sostegno al coordinamento. Tuttavia, per trasformare l'ambizione in realtà, l'EUSPA ha bisogno di maggiori risorse finanziarie: a tal fine, il Comitato chiede che nel quadro finanziario pluriennale 2028-2034 le sia assegnata una dotazione adeguata.
*** La Commissione europea ha posto la legislazione dell'UE sullo spazio tra le sue priorità e, nel giugno 2025, ha presentato una proposta di atto legislativo dell'UE sullo spazio, intesa a garantire la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità ambientale delle attività spaziali dell'UE, rafforzando nel contempo la competitività del settore.
L'obiettivo è quello di introdurre un quadro armonizzato per le attività spaziali in tutta l'Unione. Attualmente, il panorama normativo europeo è frammentato: esistono 13 diversi approcci nazionali, il che aumenta la complessità e i costi per le imprese.
L'atto legislativo dell'UE sullo spazio è volto a creare un mercato unico per le attività spaziali, rendendo più facile per le imprese, in particolare le start-up e le PMI, crescere e operare a livello transfrontaliero.
***** L'Italia ha una nuova legge quadro sullo spazio: la Legge 13 giugno 2025, n. 89, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 2025, che stabilisce un quadro normativo completo per l'economia spaziale, regolamentando l'accesso allo spazio per operatori pubblici e privati, promuovendo investimenti, innovazione, sicurezza, sostenibilità e definendo ruoli per ASI e Ministeri, ponendo l'Italia all'avanguardia in Europa nel settore.
Cosa prevede la Legge quadro (L. 89/2025) italiana:
Regolamentazione completa: Definisce le attività spaziali e introduce un sistema di autorizzazioni preventive obbligatorie per tutti gli operatori. Promozione della Space Economy: Incentiva investimenti privati, PMI e startup, facilitando l'accesso al settore e il trasferimento tecnologico. Sicurezza e Sostenibilità: Stabilisce standard di sicurezza, resilienza informatica e sostenibilità ambientale per le operazioni spaziali. Governance: Affida ruoli chiave all'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e al Comitato Interministeriale per le Politiche relative allo Spazio (COMINT), sotto la Presidenza del Consiglio. Sovranità Tecnologica: Supporta la creazione di infrastrutture strategiche, come una costellazione satellitare nazionale. Contesto e Obiettivi della legge quadro italiana: Colmare il vuoto normativo: Risponde alla crescente necessità di regolamentare un settore in rapida evoluzione, dominato anche da attori privati. Competitività: Rafforza la posizione competitiva dell'Italia e dell'Europa nel panorama spaziale globale. Monitoraggio e Prevenzione: Sostiene l'uso di tecnologie spaziali (es. osservazione della Terra) per il monitoraggio di rischi naturali e antropici. In sintesi, la Legge Spazio 89/2025 è uno strumento strategico che dota l'Italia di un quadro giuridico moderno per governare la nuova era dell'economia spaziale, incoraggiando la crescita industriale e tecnologica nazionale. (29/12/2025-ITL/ITNET)
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