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FORMAZIONE ITALIANA NEL MONDO - ITS: PROFESSIONALIZZANTE - NEL 2021 80% DIPLOMATI HA TROVATO UN'OCCUPAZIONE
(2022-06-14)
Dopo undici anni dal suo avvio, il sistema degli Istituti Tecnici Superiori conferma la sua efficacia in termini di occupabilità, nonostante la pandemia. I dati del monitoraggio nazionale 2022 dei percorsi ITS (Istituti Tecnici Superiori), realizzato da INDIRE su incarico del Ministero dell’Istruzione, mostrano che, su 5.280 diplomati, l’80% (4.218) ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia: dal mese di marzo 2020 a dicembre 2020 i percorsi formativi si sono necessariamente svolti in dad e solo in alcune aziende è stato possibile ospitare gli allievi.
La rilevazione si è concentrata sull’analisi dei 260 percorsi oggetto di monitoraggio terminati nel 2020, erogati da 89 Fondazioni ITS su 103 già costituite nel 2018. Dei 4.218 diplomati ITS che hanno trovato lavoro a un anno dal diploma, 3.836 (il 90,9% degli occupati) risultano essere in un’area coerente con il proprio percorso di studi. La restante percentuale comprende coloro che non hanno trovato lavoro, oppure che si sono iscritti a un percorso universitario, oppure ancora impegnati in tirocini extracurricolari.
Dall’analisi dei dati relativi agli occupati nelle diverse aree tecnologiche emerge che sono l’area della Mobilità sostenibile e il Sistema meccanica a registrare le performance migliori (85,7% e 84,7%). Dall’analisi della tipologia contrattuale degli occupati emerge che, a 12 mesi dal diploma, 1.946 diplomati ITS (il 46,1% degli occupati) hanno trovato lavoro con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato, 1.245 diplomati (29,5%) sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e 1.027 (24,3%) con contratto di apprendistato di terzo livello.
Gli iscritti ai 260 percorsi ITS monitorati nel 2020 erano 6.874, prevalentemente di sesso maschile (72,4%). Gli iscritti sono in prevalenza giovani: il 37,9% sono neodiplomati (18-19 anni), mentre quelli tra i 20 e 24 anni sono il 41,9%. In minor numero gli over 25, che comunque risultano il 20,2%.
Gli ITS sono caratterizzati da una flessibilità organizzativa e didattica, da una rete di governance con prevalente presenza delle imprese e dalla capacità di intercettare l’innovazione, con particolare riguardo alle tecnologie proprie del Progetto ITS 4.0. I percorsi in settori tecnologici d’avanguardia erogati dagli ITS hanno una durata biennale e in alcuni casi triennale e fanno riferimento alle aree della Mobilità sostenibile, Efficienza energetica, Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/turismo, Tecnologie dell’informazione e comunicazione, Nuove tecnologie della vita e Nuove tecnologie per il Made in Italy, articolata a sua volta in sistema agro-alimentare, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese, sistema casa.
I percorsi sono progettati sulla base di piani triennali di programmazione regionale, predisposti con riferimento alle figure nazionali previste dal Decreto del 7 febbraio 2013 per ciascuna area tecnologica e con riguardo sia ai fabbisogni formativi dei diversi territori rispetto alle specifiche filiere produttive sia alle esigenze di innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa delle imprese. Rispondono ad alcuni standard minimi, quali stage obbligatori in aziende e laboratori almeno per il 30% della durata del monte ore complessivo, presenza di non meno del 50% di docenti provenienti dal mondo del lavoro e con specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno cinque anni (D.P.C.M. 25 gennaio 2008). Il diploma rilasciato dagli ITS al termine del corso biennale si colloca al V livello EQF (European Qualification Framework); il diploma rilasciato al termine del corso triennale, al VI livello EQF.
I docenti dei percorsi ITS conclusi nel 2020 sono complessivamente 9.161. Diversa la provenienza: impresa (71,9%), università (11,7%), scuola (10,6%), agenzia formativa (4,2%) e centro di ricerca (1,8%). I 6.583 docenti provenienti dal mondo del lavoro svolgono il 72,3% delle ore complessive di docenza, superando tale valore le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (77,9%), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (76,6%) e per gli ambienti delle Nuove tecnologie per il made in Italy: il sistema casa (77,5%) e sistema moda (77,5%).
I percorsi che accedono alla premialità sono 142 (il 54,6% del totale dei percorsi monitorati). Le Regioni con la percentuale più alta di percorsi premiati sono Umbria (83,3%), Piemonte (78,9%), Veneto (65,8%), Lombardia (65,3%), Emilia-Romagna (63,6%).
Il link al rapporto INDIRE https://www.indire.it/wp-content/uploads/2022/05/Monitoraggio-nazionale-2022.-Rapporto_originale.pdf. (14/06/2022-ITL/ITNET)
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