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AMBIENTE - ENERGIA - DAL VENETO PRES. ZAIA IN CONTROTENDENZA : " NO TRIVELLAZIONI IN ADRIATICO. PREOCCUPAZIONE DIFFUSA. NEL POLESINE DISASTRO COLOSSALE "

(2022-11-10)

Il Veneto si è sempre dimostrato attento e solidale, ma in questa fase sarà difficile dipanare le perplessità di una comunità che ha già pagato un conto salato per quello che è stato. Nel Polesine è stato un disastro colossale" . Il presidente Zaia ribadisce il no alle trivellazioni in mare Adriatico.

"Nel referendum del 2016, io avevo sostenuto il no alle trivelle, come quasi l'86% dei veneti e degli italiani. E oggi, confermare quel no non è soltanto una questione di coerenza", dichiara il presidente della regione Veneto, Luca Zaia.
Il pericolo è lo sprofondamento dei terreni e dei fondi marini, che “in seguito alle trivellazioni degli anni Cinquanta sono stati imponenti e devastanti. Ci sono zone in cui il fondo si è abbassato di quattro metri, con una progressione dei cedimenti anche oggi inesorabile".

Zaia spiega che "la preoccupazione è diffusa anche per un fatto a cui si pensa poco: la prima industria del Veneto è il turismo, la metà del fatturato viene proprio dalle spiagge".
La vicina Croazia trivella ma "noi abbiamo fondali sabbiosi, non rocciosi come quelli".
"La nostra - dice Zaia - non è una posizione ambientalista e tantomeno ideologica. Per dire: noi siamo favorevoli ai rigassificatori e le posso dire che siamo pronti ad aumentare la capacità di quello che già c'è. Io capisco fino in fondo la preoccupazione del governo. Però c'è luogo e luogo". ha concluso il Presidente della Regione Veneto (10/11/2022-ITL/ITNET)

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