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AMBIENTE - CRISI IDRICA - ISTITUITA CABINA DI REGIA MINISTERI INTERESSATI A DEFINIZIONE PIANO IDRICO STRAORDINARIO - IL 3 MARZO LE PRIORITÀ' DELLE REGIONI. IL CASO PIEMONTE

(2023-03-01)

  Si è tenuto oggi a Palazzo Chigi un tavolo sulla crisi idrica, presieduto dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Ne hanno preso parte il Vice Presidente e Ministro Matteo Salvini, e i Ministri Francesco Lollobrigida, Raffaele Fitto, Gilberto Pichetto Fratin, Roberto Calderoli, Nello Musumeci, il Vice Ministro Vannia Gava, i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli.

Nel corso della riunione si è convenuto di affrontare la questione idrica a fronte della siccità in corso:

- Istituendo a Palazzo Chigi una Cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione, anche utilizzando nuove tecnologie;

- Lavorando a un provvedimento normativo urgente che contenga le necessarie semplificazioni e deroghe e accelerando i lavori essenziali per fronteggiare la siccità;

- Avviando una campagna di sensibilizzazione sull’uso responsabile della risorsa idrica;

- Individuando un Commissario straordinario con poteri esecutivi rispetto a quanto programmato dalla Cabina di regia.


"Bene il Governo sulla crisi idrica per aver accolto la mia richiesta della scorsa settimana e aver prontamente convocato la cabina di  regia che si e' riunita oggi", così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che commenta
"Sono particolarmente soddisfatto che  si stia pensando a un provvedimento normativo urgente con  semplificazioni e deroghe che possano consentire di svolgere  celermente le azioni per fronteggiare la siccita' e soprattutto che  sia stato previsto un coinvolgimento delle Regioni. Dopodomani,  venerdi' 3 marzo, terremo un Tavolo regionale per individuare le  priorita' da condividere a questo punto anche con la cabina di regia nazionale".

Il 2022 è stato per il Piemonte il peggiore anno sotto profilo idrologico degli ultimi 65, afferma l’Arpa ed il Pres. della Regione Piemonte, Alberto Cirio, spiega che l'emergenza idrica è un problema serio ma ci sono gli strumenti per affrontarla: nel nuovo Programma di sviluppo rurale del Piemonte ci saranno 55 milioni per aiutare le aziende agricole a realizzare piccoli invasi, che dovranno essere fatti salvaguardando l'ambiente e il paesaggio. Mettendo queste risorse abbiamo mosso i primi passi, ma come Regioni rivendichiamo una attenzione dello Stato forte e determinata, perché è necessario azionare tempestivamente leve importanti".

"Fino a pochi anni fa - sottolinea Cirio - in Piemonte si facevano i convegni sulle alluvioni, tanti venivano da noi a imparare come gestire l'eccesso di acqua. Oggi la situazione si è invertita e dobbiamo imparare da chi ha già affrontato il problema come gestirne la scarsità. L'approccio che vogliamo è di tipo scientifico, guardando innanzitutto ai dati. Senza dimenticare che l'assenza di precipitazioni crea anche problemi di qualità dell'aria".
"L'agricoltore, che in Piemonte finora non si è mai dovuto preoccupare dell'acqua – osserva Cirio - ora dovrà occuparsene, ma non sarà lasciato solo. In montagna saranno costruiti nuovi bacini per il contenimento dell'acqua, e abbiamo pianificato anche azioni di coinvolgimento del mondo agricolo sul tema".(01/03/2023-ITL(ITNET)

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