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CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SPAGNA - IL MUSEO DEL PRADO DEDICA A GUIDO RENI UNA MOSTRA ANTOLOGICA DI 90 OPERE PROVENIENTI DAI PIU' GRANDI MUSEI DEL MONDO

(2023-03-07)

Il Museo del Prado prosegue la sua indagine sulle opere della pittura italiana, uno dei suoi fondi principali, e quest'anno ribadirà il suo rapporto privilegiato con il Bel Paese attraverso prestiti di opere di Goya, El Greco, Raffaello, Dosso Dossi e Alonso Berruguete per le mostre in programma a Roma, Napoli e Milano.

E' in quest'ambito che si situa la grande mostra su Guido Reni al Museo del Prado, realizzata in collaborazione con  lo Städel Museum di Francoforte, ed il patrocinio esclusivo della Fondazione BBVA,  in programma dal 28 marzo al 9 luglio a Madrid, al Museo del Prado, a cura di  David García Cueto, direttore del dipartimento Pittura italiana e francese, dello stesso  Museo spagnolo.
A presentarla, oggi a Roma ospiti di Palazzo Barberini, il Direttore aggiunto del Museo Nazionale del Prado, Andrés Úbeda, con Miguel Ángel Fernández-Palacios, Ambasciatore di Spagna a Roma e Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Palazzo Barberini.

La mostra, che riunirà più di 90 dipinti provenienti da 40 istituzioni culturali di tutto il mondo, intende far luce sul decisivo contributo del pittore bolognese alla configurazione dell'universo estetico del barocco europeo. E lo farà sulla scorta dei contributi storiografici più recenti,  prestando particolare attenzione ai suoi legami con la Spagna, riscontrabili sia nelle collezioni della Corona e in quelle dell'aristocrazia spagnola, sia nell'influsso dei suoi modelli iconografici su artisti fondamentali del 'Siglo de Oro'  spagnolo.

La mostra, che sarà inaugurata il prossimo 27 marzo al Museo del Prado  offrirà una visione completa del percorso artistico del grande artista bolognese, regalando l'opportunità di approfondire la conoscenza di Guido Reni e di analizzare l'attualità della sua eredità, nonché la percezione delle sue idee sulla bellezza e sulla rappresentazione del corpo umano nel terzo decennio del XXI secolo.
L'Italia, con 22 dipinti, è il Paese da cui proviene il maggior numero di opere, due delle quali prestate dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma: Salomè con la testa del Battista e la Maddalena penitente.

I visitatori della mostra avranno l'opportunità di contemplare importanti lavori dell'artista, che poche volte  sono stati ammirati fuori dalle loro contesti abituali, come l'imponente Trionfo di Giobbe, proveniente dalla cattedrale di Nôtre-Dame di Parigi, la Circoncisione della chiesa di San Martino di Siena o La caduta dei Giganti dei Musei Civici di Pesaro (Palazzo Mosca), assieme a molte delle sue opere più famose, come l'Immacolata Concezione del Metropolitan Museum of Art di New York, che tanto influì su pittori spagnoli come Murillo; la Cleopatra della Royal Collection di Londra, L'unione del disegno e del colore del Museo del Louvre di Parigi, la Predica di san Giovanni Battista, di proprietà delle Madri agostiniane di Salamanca, il cui restauro ha consentito di confermarne la qualità e l'autore; l'inedito e assai rilevante Bacco e Arianna, proveniente da una collezione privata svizzera, oltre ai già citati Salomè con la testa del Battista e Maddalena penitente delle Gallerie Nazionale di Arte Antica di Roma (Galleria Corsini).

A questi e altri capolavori si uniranno le opere di proprietà del Museo del Prado, molte delle quali restaurate per l'occasione (a volte con risultati sorprendenti, come nel caso del San Sebastiano); da sottolineare, inoltre, la presenza dell'opera  'Ippomene e Atalanta', che per la prima volta potrà essere ammirato assieme alla versione giunta dal Museo di  Capodimonte (Napoli).

L'ampia selezione dell'opera di Reni dialogherà all'interno della mostra con dipinti e sculture di altri artisti, al fine di evidenziare i principali influssi ricevuti dal maestro nella formazione della sua personalità artistica e quelli che egli esercitò su altri protagonisti del suo tempo, con particolare riferimento ad alcuni artisti fondamentali della Spagna del "Siglo de Oro". Una notevole selezione di disegni del Maestro consentirà inoltre di apprezzare la ricchezza e la bellezza del suo processo creativo.

Numerose e di particolare interesse le iniziative collegate alla mostra, a cominciare da  un importante congresso internazionale  dal titolo "Guido Reni: nuevas investigaciones", che dal 15 al 16 giugno riunirà i più prestigiosi esperti sull'autore e nell'occasione  i giovani ricercatori specializzati sulla sua figura presenteranno le ultime novità e le nuove scoperte sul 'maestro' bolognese.
Il congresso internazionale sarà dedicato alla memoria del professor Charles Dempsey (1937-2022), autore di studi fondamentali sulla scuola bolognese.

Inoltre, un CICLO DI CONFERENZE permetterà di approfondire la conoscenza dell'artista italiano:
3 maggio David García Cueto, MNP "Guido Reni e la sua opera nella Spagna del Siglo de Oro"

10 maggio Fernando Loffredo, Stony Brook University "Guido Reni e la scultura del suo tempo"

17 maggio Rafael Japón, Universidad Autónoma de Madrid "Il Guido Reni spagnolo: la ricezione della pittura italiana nello stile di Bartolomé Esteban Murillo"

24 maggio Gloria Antoni, Borsista BE-MNP "In groppa ai giganti": Guido Reni e l'arte del XVI secolo

31 maggio Gonzalo Redín Michaus, Universidad de Alcala


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Guido Reni (1575-1642) portò l'arte pittorica di Bologna ad un livello di perfezione mai raggiunto in precedenza. Figlio di un musico, personalità virtuosa e riservata, già nell'adolescenza s'incamminò verso la formazione artistica. Guidato dagli stessi principî difesi dai Carracci, Reni ricevette l'appellativo di 'divino' per il suo talento nella rappresentazione del sovrannaturale. Egli, però, non considerò mai questa sua capacità un dono innato, bensì il risultato del suo immane sforzo nella ricerca della bellezza, in cui il disegno e il colore si univano in armoniosa simbiosi.
Dalla natia Bologna la fama di Guido sarebbe giunta a Roma e di lì al resto d'Italia e a buona parte d'Europa. Anche la Spagna fu partecipe della sua gloria, poiché molte sue opere importanti entrarono a far parte di diverse collezioni, mentre il Maestro assurgeva a modello per gli artisti ispanici.
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Il catalogo della mostra, in lingua spagnola ed inglese,  offre  nuovi ed importanti contributi per la comprensione della figura e dell'opera di Guido Reni da diversi punti di vista attraverso saggi di:

Guido Reni, un genio bolognese per la Spagna del Siglo de Oro di David García Cueto

Novità: Guido Reni e la modernità di Lorenzo Pericolo

«Come un'ape in mezzo ai fiori»: il giovane Guido fra Bologna e Roma di Rachel McGarry

Il «sò insign Cumpatriott Guido Reni», gloria di Bologna di Raffaella Morselli

Viceré, ambasciatori, intendenti, teologhi. Trent'anni di (burrascosi) rapporti fra Guido Reni e la Spagna di Stefano Pierguidi

«Un homme qui consulte perpétuellement la Nature»: Guido Reni e il disegno di Viviana Farina

Dipingere per la posterità: i materiali e la tecnica di Guido Reni di Aoife Brady

Guido Reni: un maestro senza scuola?  di Daniele Benati

Guido Reni e la pittura spagnola del XVII secolo di Javier Portús

BIGLIETTI: I biglietti della mostra  sono disponibili sul sito:  www.museodelprado.es.

NELL'ARCHIVIO DI ITALIANNETWORK:

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - GUIDO RENI - ALLA GALLERIA BORGHESE UNA MOSTRA DEDICATA A "GUIDO RENI A ROMA. IL SACRO E LA NATURA' -  https://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=74262 .  (07/03/2023-ITL/ITNET)

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