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AMBIENTE - GREENITALY: REALACCI (SYMBOLA) CRISI CLIMATICA LEGATA A DINAMICHE AMBIENTALI E SOCIO-ECONO-MICHE". PRETE (UNIONCAMERE): EVIDENTE IMPEGNO SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO NELLA TRANSIZIONE VERDE

(2023-10-31)

“Sul tentativo di negare o sminuire la portata della crisi climatica, Papa Francesco, con l’esortazione apostolica Laudate Deum, ha detto parole chiare in vista della COP28 di Dubai. Una crisi - dichiara Ermete Realacci, presidente della Fonda-zione Symbola - legata a doppio filo a dinamiche ambientali, economiche, sociali. Non possiamo permetterci le incertez-ze con cui procede l’attuazione dell’Agenda 2030. Anche in alcune politiche del nostro Paese. Pensiamo al ritardo sulle energie rinnovabili.

Sono 510 mila le imprese italiane che negli ultimi cinque anni hanno investito sulla green economy e sono 3,2 milioni i greenjobs. Accelerare gli investimenti nella transizione verde e nelle energie rinnovabili aumenta la stabilità finanziaria come dimostrano gli studi della BCE e della Banca D’Italia, dà forza al made in Italy, riduce i costi a medio termine per famiglie e imprese, rafforza la nostra indipendenza energetica. Siamo una superpotenza europea dell’economia circolare e questo ci rende più competitivi e capaci di futuro.
Nel rapporto GreenItaly si legge un’Italia che va verso un’economia più a misura d’uomo che punta sulla sostenibilità, sull’innovazione, sulle comunità e sui territori”.

“GreenItaly, con i suoi numeri e le sue storie d’impresa - ha dichiarato Andrea Prete, presidente Unioncamere - pone in chiara evidenza l’impegno del sistema produttivo italiano nella transizione verde. Grazie a un trend di investimenti aziendali nella direzione della sostenibilità ambientale che non si è arrestato neanche nei periodi di maggiori difficoltà - come quelli legati alla crisi pandemica e ai conflitti mondiali - da anni siamo infatti tra i paesi eco leader in Europa.

Non sempre però le nostre imprese sono messe nelle condizioni di operare al loro meglio. È il caso del tema delle
energie rinnovabili, fondamentali per una riduzione delle importazioni di energia del nostro Paese e per una stabiliz-zazione dei prezzi, la cui crescita è spesso rallentata da ostacoli burocratici: nel 2022 è stata installata una potenza da fonti rinnovabili pari a 3 GW, contro gli 11 della Germania e i 6 della Spagna, un dato lontano dal target di circa 8-9 GW all’anno da installare entro il 2030”.

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Il Rapporto GreenItaly, arrivato alla quattordicesima edizione, è realizzato dalla Fondazione Symbola e da Unioncamere, con la collaborazione del Centro Studi Tagliacarne e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Al rapporto hanno collaborato Conai, Novamont, Ecopneus, European Climate Foundation, molte organizzazioni e
oltre 40 esperti.
Il rapporto è stato presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola; Andrea Prete, presidente Unioncamere; Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Alessandro Rinaldi, direttore studi e ricerche del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.
Sono intervenuti Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont; Silvia Bodoardo, professore ordinario Politecnico di Torino; Simona Fontana, responsabile del Centro studi per Economia Circolare del CONAI; Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura. (31/10/2023-ITL/ITNET)

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